"Mille miglia…lontano" di Zhang Yimou
Poteva essere un vibrante film sul perdono. Invece è soltanto un freddo teorema sui sentimenti girato con quella pomposità ancora più evidente in quanto nascosta nei silenzi Il film esibisce quindi la sua autorialità. Come se si mettesse in posa davanti a una vetrina. Peccato, perché ultimamente il cinema di Zhang Yimou non ne aveva proprio bisogno.
È piuttosto sintomatico che il cinema di Zhang Yimou denoti i segni di stanchezza proprio nel momento in cui si approccia al versante più realistico e intimo. A metà tra il Giappone e
Mille miglia…lontano è un film di spostamenti, di superamenti di barriere, geografiche e umane. Il viaggio di Takata Gou-ichi – interpretato da Takakura Ken, leggenda del cinema giapponese che ha lavorato anche in Yakuza di Pollack e Black Rain di Ridley Scott – sembra riprendere quello della moglie del contadino incinta che arriva fino a Pechino per chiedere giustizia di La storia di Qiu Ju o della supplente che da uno sperduto paesino va in città per recuperare un allievo che ha deciso di abbandonare la scuola per cercare un lavoro in Non uno di meno. Quello di Zhang Yimou è anora un percorso sentimentale (senza però avere, minimamente, l'impatto emotivo di La strada verso casa) e all'interno della burocrazia dello stato cinese, evidente nei tentativi di Takata Gou-ichi di mettersi in contatto con Li Jamin, visto che l'attore è stato arrestato e si trovain prigione. Il film è però trattenuto nelle tonalità grigie e riporta alla luce del cinema più accademico del cineasta cinese. Quello di Mille miglia…lontano appare quasi un apologo sulla distanza: la non-comunicazione tra padre e figlio, il consistente distacco spaziale in cui Yimou riprende quell'antinomia città-campagna. Poteva essere un vibrante film sul perdono. Invece è soltanto un freddo teorema sui sentimenti girato con quella pomposità ancora più evidente in quanto nascosta nei silenzi che sembrava svanita nei due straordinari wuxia (Hero e La foresta dei pugnali volanti) nel riprendere le forme d'arte tradizionali cinesi e con cadute visive di cattivo gusto come, per esempio, la scena in cui il padre si trova in ospedale e sente di essere rifiutato dopo aver ascoltato una conversazione del figlio con la moglie. Mille miglia…lontano esibisce quindi la sua autorialità. Come se si mettesse in posa davanti a una vetrina. Peccato, perché ultimamente il cinema di Zhang Yimou non ne aveva proprio bisogno.
Titolo Originale: Qian li zou dan gi
Regia: Zhang Yimou
Interpreti: Ken Takakura, Shinobu Terajima, Kiichi Nakai, Jiang Wen
Distribuzione: Mikado
Durata: 107'
Origine: Cina, Giappone, Honk Kong, 2005