Mindcage – Mente criminale, di Mauro Borrelli

Un thriller psicologico dal risvolto soprannaturale e dall’aspetto televisivo che delude nonostante la presenza di John Malkovich e Martin Lawrence

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Jake (Martin Lawrence) e Mary (Melissa Roxburgh) sono due detective sulle tracce di un assassino che sta mietendo vittime in modo simile al famigerato serial killer Lefevre (John Malkovich), incarcerato e soprannominato L’Artista per via del suo talento nel disegno. I detective sono costretti a rivolgersi proprio a lui per cercare di catturare il misterioso criminale, cedendo alla richiesta di commutazione della pena di morte in ergastolo. Da qui si sviluppa una vicenda che metterà alla prova entrambi i protagonisti ribaltando le loro ciniche convinzioni su cosa sia reale e cosa invece sia soltanto superstizione.

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Il principale riferimento cinematografico di Mindcage – Mente criminale è chiaramente Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme. Una giovane detective che si trova costretta a confrontarsi da sola con un pericoloso ma brillante serial killer a proposito di un suo emulatore. Qui John Malkovich, che non azzecca un film da ormai diverso tempo, non è un antropofago ma un eccentrico Artista che ama disegnare e scolpire il viso e la mente delle sue vittime. La contrapposizione tra arte e morte è forse l’unico aspetto davvero interessante. Si nota con piacere la cura con cui il regista e l’art department hanno lavorato sull’aspetto delle prostitute uccise dal serial killer e poi trasformate in statue rinascimentali. Per il resto Mindcage – Mente criminale vorrebbe approfondire l’aspetto psicologico dei suoi protagonisti ma è tutto talmente approssimativo a livello narrativo e recitativo da risultare davvero respingente per lo spettatore. Martin Lawrence, al suo primo vero ruolo drammatico, è la caricatura di un detective cinico e stanco, dovrebbe probabilmente attenersi ai soliti ruoli comici, o perlomeno “ironici”, come nel caso della saga di Bad Boys.

Mindcage – Mente criminale è un thriller psicologico con il ritmo, l’estetica e il doppiaggio di uno sceneggiato televisivo che lo rendono molto più simile ad una puntata di CSI o Law & Order che ai suoi riferimenti cinematografici. Alcune volte voler osare non premia, come nel caso dell’inspiegabile flashback sull’infanzia dell’Artista o tutta la svolta sovrannaturale del finale. Per poter arrivare ad una conclusione del genere c’è assoluto bisogno di preparare lo spettatore a dovere, in modo tale da sorprendere ma sempre rendendo credibile l’inverosimile. In questo caso l’unica possibile reazione al colpo di scena finale è sorridere e andare oltre, ma date le premesse iniziali ci si doveva aspettare una risoluzione più convincente.

Mindcage – Mente criminale può incuriosire da diversi punti di vista, per la trama, per la presenza di Malkovich e Lawrence o semplicemente per il genere da thriller psicologico dai risvolti soprannaturali. Da ognuno di questi il film resta piuttosto deludente.

Titolo originale: Mindcage
Regia: Mauro Borrelli

Interpreti: Martin Lawrence, Melissa Roxburgh, John Malkovich, Robert Knepper, Neb Chupin
Distribuzione: Notorious Pictures
Durata: 96′
Origine: USA, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
2 (5 voti)
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