"MissTake", di Filippo Cipriano
Le aspirazioni sono tante e tutte lodevoli: il cinema indipendente americano, come modello produttivo e narrativo, poi la commedia nera, il grottesco e il sarcasmo “pulp” e “post-pulp” dichiaratamente ispirato a Alex De
Seconda prova cinematografica di Filippo Cipriano dopo il promettente Still Life del 2006, MissTake aspira ad essere una commedia nera corale, girata con grande sfoggio di abilità televisive (Cipriano è stato regista di diverse trasmissioni tv e soprattutto di pubblicità), e prodotta dalla “giovane” Altoverbano Pictures di Giacomo Pozzetto insieme ad Ulisse Lendaro, entrambi presenti nel film come attori. Le aspirazioni sono tante e tutte lodevoli: il cinema indipendente americano, come modello produttivo e narrativo, poi la commedia nera, il grottesco e il sarcasmo “pulp” e “post-pulp” dichiaratamente ispirato a Alex De
L’ idea di base, un gruppo di persone che si riunisce al capezzale di una coppia di anziani nobili decaduti per cercare di ereditarne i beni, pur essendo piuttosto scontata, offrirebbe di per sé parecchi spunti espressivi. Ma l’impianto narrativo è oltremodo debole: le battute e quelli che dovrebbero essere, nelle intenzioni del regista, i colpi di scena sono privi di ritmo e soprattutto privi dell’arguzia che è invece fondamentale per la riuscita di ogni commedia, in particolare di una commedia nera. Quello che doveva essere, ancora nelle intenzioni di Cipriano&co., l’elemento grottesco viene ribaltato in un’ imbarazzante macchiettismo da varietà televisivo soprattutto nella costruzione dei personaggi; Marco Massari ce la mette tutta per rendere credibile il suo, ma l’ impresa è ardua. Remo Girone è invece a dir poco imbarazzante e fuori ruolo come strozzino romano.
Peccato perchè gli spunti per costruire un prodotto almeno discreto ci sarebbero: il personaggio di Frida, dignitosamente interpretato da Anna Valle, la televendita russa dei coltelli, i camerieri unici detentori di un residuo di moralità. Ma soprattutto, ed è quello che dispiace di più, si intravede, a sprazzi, una certa dose di autoironia, con le continue autocitazioni televisive e cinematografiche, che viene incredibilmente sprecata e annegata in un mare di banalità. L’ impressione è che sia stata confusa la forma con la sostanza, e che Cipriano si sia entusiasticamente perso per strada scambiando per “novità” un uso delle tecniche di ripresa e degli effetti in 3D che altro non è se non un richiamo “trendy” e molto ruffiano ad un certo tipo di audience televisiva.
L’errore non è la “novità”, che tra l’altro non è neanche vera novità. Non c’è assolutamente niente di nuovo in MissTake, ma non è questo il problema. Il problema, il clamoroso “errore” di valutazione, è l’aver voluto strafare con una “confezione” visivamente eccessiva e autocompiaciuta, e di averci buttato dentro un’accozzaglia di elementi visivi e narrativi privi di spessore e di qualsivoglia interesse. Peccato.
Regia: Filippo Cipriano
Interpreti: Anna Valle, Remo Girone, Giacomo Pozzetto, Sara Zanier, Victoria Zinny, Marco Massari, Guido Palliggiano, Ulisse Lendaro
Distribuzione: Millennium Storm
Durata:
Origine: Italia, 2007