Monografia Parenti e D’Anolfi: retrospettiva completa alla Viennale 2025
Il festival, programmato dal 16 al 28 ottobre, ospiterà i due registi milanesi e proietterà tutti i loro documentari, realizzati negli ultimi vent’anni, partendo dal recente Bestiari, erbari lapidari
Il Vienna International Film Festival ha annunciato che l’edizione 2025, che si terrà dal 16 al 28 ottobre, vedrà nel suo programma una retrospettiva monografica sul cinema di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, in cui verranno proiettati tutti i loro film: da I promessi sposi (2006) a Bestiari, erbari, lapidari (2024).
I due registi lavorano insieme da circa vent’anni e hanno realizzato oltre una decina di documentari, che hanno prodotto, scritto, girato e montato. Partendo da un linguaggio che riprende il documentario osservazionale e il Direct Cinema, il loro cinema si è evoluto con uno stile riconoscibile, basato sull’accostamento di elementi vari e disparati che si collegano creando significati nuovi. Aprirà la retrospettiva Bestiari, erbari, lapidari, tra i migliori film di Venezia 2024, che con il suo carattere di film-enciclopedia esemplifica l’intera opera del duo artistico. Opera che spesso è stata anche riflessione sull’immagine e sul cinema stesso, attraverso l’uso ripetuto degli archivi (non solo cinematografici), come in Guerra e pace o Una giornata nell’archivio Piero Bottoni.
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La Viennale motiva la sua scelta: “il saggio come tentativo di ruotare attorno alle grande questioni dell’umanità (la natura, l’amore e la morte), ma anche come ricerca di risposte a domande che nessuno si è ancora posto. Il duo di registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti è impegnato su entrambi i fronti e possiede il requisito necessario per farlo: la pazienza“. In effetti gli argomenti specifici dei loro documentari diventano sempre parte di qualcosa di più grande, come in Spira Mirabilis che era una grande riflessione sull’immortalità.
Gli altri documentari previsti nella retrospettiva completano la filmografia del duo: Grandi speranze (2009), Il castello (2011), Materia oscura (2013), L’infinita fabbrica del duomo (2015), e Blu (2018). Dieci film nei vent’anni di carriera di due tra i più importanti registi italiani in attività.





















