Regista d’avanguardia Luhrmann colloca la sua opera oltre la Bohème, il film di John Huston del 1952 e il musical teatrale "Rent", realizzando con questo caldo, pirotecnico e appassionato film il primo musical postmoderno della storia del cinema
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Il sipario di un teatro. Un direttore d’orchestra compare sul podio e inizia a dimenarsi sulle note dell’inno della Fox. Il sipario si apre, lo spettacolo può avere inizio. Sulla scena iniziano a comparire i personaggi della rappresentazione. Uno schermo televisivo. Una giornalista introduce all’interno di un notiziario gli eventi e i personaggi. Il notiziario si conclude e comincia l’azione. Gli incipit di “Moulin Rouge” e di “Romeo+Giulietta” contengono entrambi un’idea di cinema come rappresentazione (teatrale), di luogo in cui si in(s)contrano verità e menzogna. Baz Luhrmann come un Orson Welles (post)moderno delinea in apertura di film il suo “mondo approssimato per eccesso”. La sua rivoluzione postmoderna abbraccia con “Moulin Rouge” il genere musical. Innestando le canzoni al centro del cuore narrativo della storia Luhrmann si distacca dalla tradizione (quando le canzoni erano puro complemento). I brani di Elton John, David Bowie, Lennon&McCartney, Police, Madonna diventano lo strumento attraverso il quale i personaggi si esprimono e cantano la propria storia. Rivisitazione del mito di Orfeo, “Moulin Rouge” è ambientato in una Parigi-Ade dove il protagonista Christian-Orfeo giunge in cerca della vie bohème e dell’amore ideale. Luhrmann illustra la Parigi dell’epoca con un occhio rivolto ai movimenti artistici del periodo e con l’altro attento a non dimenticare la finzione del racconto. Le pennellate con cui immortala il can can delle ballerine sembrano uscire da una tela di Degas, la pubblicità dell’assenzio inscenata nei cieli di Parigi è figlia delle illustrazioni di Toulouse Lautrec (personaggio presente nel film) e la luna ridente nel cielo è un omaggio al mondo fantastico di George Meliès. Regista d’avanguardia Luhrmann colloca la sua opera oltre la Bohème, il “Moulin” Rouge di John Huston del 1952 e il musical teatrale Rent, realizzando con questo caldo, pirotecnico e appassionato film il primo musical postmoderno della storia del cinema.
MOULIN ROUGE
Regia: Baz Luhrmann
Sceneggiatura: Baz Luhrmann & Craig Pearce
Fotografia: Donald M. McAlpine
Montaggio: Jill Bilcock
Musica: Craig Armstrong
Direzione musicale: Marius DeVries
Scenografia: Catherine Martin
Costumi: Catherine Martin & Angus Strathie
Coreografie: John O’Connell
Interpreti: Nicole Kidman (Satine), Ewan McGregor (Christian), John Leguizamo (Toulouse Lautrec), Jim Broadbent (Zidler), Richard Roxburgh (Duca di Worchester), Garry McDonald (Il dottore), Jacek Koman (L’argentino privo di sensi), Matthew Whittet (Satie), Kerry Walker (Marie), Deobia Oparei (Le Chocolat)
Produzione: Baz Luhrmann, Martin Brown e Fred Baron per Bazmark Production
Distribuzione: Twentieth Century Fox
Durata: 124’
Origine: Usa, 2001
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