MOVIEGAMES – Massive multiplayer alternativo

Potrebbe sembrare che TrackMania United non c'entri per nulla con una rubrica dedicata ai videogiochi "cinematografici”. Anche se fosse così (ma vedremo perché invece non lo è), tuttavia non è meno importante ed interessante affrontarlo anche da un punto di vista non esclusivamente "ludologico"

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In questa rubrica si è sempre cercato di scrivere di videogiochi "cinematografici", sia nel senso di lavori legati esplicitamente a film (Terminator, Man In Black), sia, invece, nel senso di giochi che richiamano elementi cinematografici – come trama, inquadrature, montaggio, eccetera – nella propria impostazione ludica (Keepsake, Fahrenheit). In più si è spesso entrati in polemica con le posizioni dei cosiddetti "ludologi", ovvero gli studiosi "ufficiali" (per lo più docenti/ricercatori universitari) dei videogiochi. Questi ultimi affermano che i videogiochi non sono un elemento assimilabile ai prodotti cinematografici e che in essi l'elemento narrativo è inesistente o irrilevante. In questo modo viene affermata la distanza che persiste tra il mondo accademico e la realtà. Si segnala ad esempio la recente pubblicazione del manuale per sviluppatori ed aspiranti tali "Game Writing – Narrative Skills for Videogames" a cura di Chris Bateman (Charles River Media, 2007) dove si offrono consigli su come sviluppare al meglio la narrazione in prodotti afferenti ad un media in rapida evoluzione. Di più, il trattare il medium videoludico come un tutto omogeneo da cui qualcosa possa essere escluso (o incluso) in assoluto, dimostra come il tentativo di teorizzazione non corrisponda ad uno sforzo reale di comprendere l'oggetto della stessa. In realtà il medium videoludico è avvicinabile maggiormente a quello televisivo piuttosto che a quello cinematografico. Lo dimostrano non solo la comune fruizione prevalentemente casaliga, ma anche la maggiore eterogeneità di generi e format, ed infine la fruizione dilazionata nel tempo e la conseguente assenza di un'unità drammatica coerente. Per questo motivo ci sono videogiochi che maggiormente si avvicinano ai prodotti cinematografici ed altri che invece girano lontani da tale impostazione rifacendosi piuttosto a programmi sportivi o a quiz televisivi.

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TrackMania United, in questo senso, sembrerebbe il prodotto perfetto per esemplificare la non cinematograficità del prodotto videoludico. Il primo TrackMania venne pubblicato nel 2004 ed era un curioso ma abbastanza interessante simulatore di autopiste. Di autopiste nel senso che, anche a livello visivo, i tracciati da percorrere non si riferivano alla realtà delle varie discipline afferenti alle corse su quattro ruote, ma piuttosto alle piste "artificiali" con tanto di trabocchetti o trucchi. Non a caso in TM non si gareggia con altri piloti presenti sulla pista, ma unicamente contro il tempo. Le altre auto presenti sono fisicamente "trasparenti" per evitare che il primo arrivi tale unicamente a danno degli altri (con sportellate, tagli di strada, eccetera). La corsa non è però l'unico elemento significativo del gioco, perché, proprio come accade per le autopiste, un altro elemento essenziale è la costruzione della pista stessa. E TM a questo fine offre un amplissimo set di tool e la possibilità di scambiare le proprie piste in linea con altri giocatori/creatori. Da allora ad oggi ciò che è cambiato sono sostanzialmente le dimensioni e l'ambizione relativa a questo progetto che all'inizio era qualcosa di semi-amatoriale prodotto da una sconosciuta software house francese ed ora è un punto di riferimento per l'eSport mondiale. Di fatto il nuovo TM non è altro che la summa di tutte le pubblicazioni precedenti in termini di piste disponibili (quasi 200 nella confezione, ma oltre 100.000 sono quelle create dagli utenti e a disposizione su Internet), di modalità di gioco (3: corsa, puzzle – prima costruire il circuito avendo la sola partenza e l'arrivo, e poi conseguire su di esso il miglior tempo -, e platform – come corsa ma con la vita complicata dalla complessità densa di trabocchetti delle piste), e una vasta gamma di possibilità di gioco multiplayer, dalla "Hot Seat" (più giocatori che si alternano sullo stesso pc in modalità "time attack", dove vince il tempo migliore, e "turn by turn", dove vince il tempo migliore col minor numero di tentativi) al multiplayer in rete sia locale che Internet ("round" tutti partono nello stesso momento ed il primo che taglia il traguardo vince, "time attack", "squadra" dove vengono sommati i punteggi ottenuti con la modalità "round" di ogni componente della squadra, "giri" che prevede il completamento di un predefinito numero di giri, anche con un tempo predefinito). Infine c'è ovviamente l'editor che permette di creare piste personalizzate ed uploadarle in maniera estremamente semplice in rete. Il gioco gestisce completamente anche la community dei giocatori profilandoli in base alla regione d'appartenenza (non solo quindi Italia, ma anche Emilia-Romagna, eccetera) e permettendo loro di giocare in server  geograficamente vicini, creando delle vere e proprie classifiche locali che vanno a confluire in quelle nazionali e globali facendo sì che ogni giocatore, in qualsiasi momento, stia competendo in un campionato mondiale.

Ad esaltare questo sistema di gioco si aggiunge un meccanismo economico virtuale basato sui "copper". I "copper" sono l'unità di moneta virtuale che si guadagna giocando o ottenendo punteggi nelle gare online, che servono per scaricare skin, potenziamenti, piste, e altro. E con questo sembrerebbe ben definito un gioco che porta ad un nuovo livello il Massive Multiplayer Online Game, che finora ha coinvolto sostanzialmente solo due generi di giochi: quelli di ruolo e i First Person Shooter. Ovvero per la prima volta un gioco sportivo si candida a tale titolo grazie all'implementazione di attività tipiche delle community, cioè la possibilità di creare sfide personalizzate condivisibili e liberamente scambiabili con gli altri. In tutto ciò non c'è davvero nulla di cinematografico? In realtà qualcosa c'è. Lo scopriamo dapprima quando dobbiamo affrontare nella modalità "corsa" il primo anello per il quale passiamo dalla visuale in terza persona a quella in prima persona (la visuale "radiatore"), poi quando il traguardo è alla fine del rettilineo la telecamera stacca all'improvviso su una visuale panoramica estremamente scomoda ma suggestivamente scenografica, ecc. Non solo: ad ogni pista, ad ogni suo tratto che creiamo, è possibile associare uno specifico punto di vista, una colonna sonora, un intro animato, eccetera.

Per quanto in effetti non esistano in TM storia, trama, narrazione, esistono, ed in misura maggiore rispetto ad altri titoli sportivi, elementi tipici della tecnica cinematografica che, se non servono a "narrare", sono utili tuttavia ad una "drammatizzazione" della competizione. Cosa che contribuisce a rendere il gioco ancora più affascinante dal punto di vista del MMOG perché ogni giocatore può proporre una propria specifica versione di una pista che gli altri utenti possono provare e poi votare. Ed eventualmente tentare di personalizzare ulteriormente seguendo il circolo virtuoso che caratterizza Internet. Tra l'altro, pur non essendo TM un prodotto open source, il sito ufficiale permette il libero download di una versione precedente del gioco, con la possibilità quindi di entrare gratuitamente a far parte della comunità dei creatori di piste. La Electronic Sports World Cup ha infatti richiesto agli sviluppatori una versione del loro gioco che potesse essere utilizzata per le competizioni da affiancare a giochi come Quake IV, Pro Evolution Soccer 5 e GranTurismo 4. Una delle richieste avanzate dalla federazione era che il gioco fosse disponibile gratuitamente in tutto il mondo, così che il maggior numero di persone potesse scaricarlo, "allenarsi" ed eventualmente decidere di prendere parte alla competizione. Il risultato è stato appunto TrackMania Nations che è scaricabile nella sezione "Download" del sito ufficiale.


TrackMania United è sviluppato dalla francese Nadeo e commercializzato in Italia da Koch Media, è disponibile per pc ed è completamente localizzato in italiano.

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