di Danilo Frontani

Ormai è una prassi affermata che dai film e libri di maggior successo venga tratta una trasposizione videoludica, spesso purtroppo con risultati non all'altezza delle aspettative sia dei fan dell'opera originale, sia del popolo dei videogiocatori; decisamente più particolare invece è la situazione in cui un videogioco precede volutamente l'uscita del film, come nel caso di WHEELMAN.
Scelta di tempismo senza dubbio particolare, che porta il videogioco a fare volutamente da background alla pellicola che uscirà solo fra qualche mese e che avrà come protagonista, come nel gioco, il massiccio Vin Diesel (tra l'altro il gioco è svluppato da Tigon Studios, fondato per l'appunto da Vin Diesel in persona, noto amante di videogame). In Wheelman vestiremo i panni di Milo Burik, un agente americano che lavora sotto copertura a Barcellona, per sventare una inizialmente non chiara minaccia internazionale; per scoprirne di più il modo migliore risulterà infiltrarsi nelle varie organizzazioni criminali che controllano la città Catalana, fingendosi un autista prezzolato. Guideremo il nostro Milo a compiere varie missioni per i Boss criminali delle tre principali “famiglie” mafiose, in modo da scalarne i ranghi e saperne sempre di più. Classica trama da action movie hollywoodiano, con qualche colpo di scena e che molto si regge sul carisma del suo protagonista principale: per fortuna Vin Diesel è più che adatto per questo ruolo, e la sua controparte videoludica lo è altrettanto.
La storia si dipana lungo una trentina di missioni principali, fino al gran finale: per aggiungere un po' di pepe i ragazzi di Tigon Studios hanno affiancato alla trama principale ben centoventi missioni secondarie ed opzionali, divise in sei categorie. Si va dal dover portare un cliente da una parte all'altra della città a bordo di un taxi, al dover rubare un tot di macchine entro il tempo limite o ancora a una divertentissima modalità nella quale dovremo realizzare un certo quantitativo di danni, distruggendo parte dello scenario a bordo del nostro veicolo.

Una macchina, il mio regno per una macchina!!

Pad alla mano il gameplay risulta una sorta di piacevole incrocio tra la modalità sandbox di Grand Theft Auto, con un modello di guida molto arcade, vicino a titoli come Need for Speed: questo sinceramente vista l'altissima dose di azione presente nel titolo è un bene. Bisogna ammettere che guidare per Barcellona a folle velocità, affrontando una serie di curve in derapata con la polizia alle calcagna, risulta veramente divertente e rende bene l'idea dei tanti inseguimenti visti su celluloide. Per non parlare di quando si inizia a sparare agli altri veicoli: qui entra in gioco una delle caratteristiche più adrenaliniche del titolo. Se, infatti, i vari Max Payne e soci ci hanno regalato la funzione “Bullet Time”, ancora nessuno ci aveva permesso di sfruttarla a bordo di un veicolo e il nostro Milo può farlo in ben due modi differenti: l'Aim Shoot rallenta il tempo e permette di sparare con precisione ai veicoli che ci precedono, magari cercando di centrare gomme o serbatoio, mentre la modalità Cyclone si presenta come decisamente più spettacolare, poichè ci permette di colpire i mezzi dietro di noi, secco colpo di freno a mano, testa coda da 180°, e poi avanti di retromarcia mentre facciamo strage dei poveri malcapitati alle nostre spalle. Per attivare queste due modalità è necessario riempire un contatore focus, il che è possibile sia guidando in maniera pulita evitando gli incidenti, sia distruggendo panchine, abbattendo pali della luce e semafori e quant'altro si trova ai bordi della strada, il tutto si presuppone, con somma gioia del sindaco di Barcellona che dopo ogni nostro passaggio sicuramente vedrà le casse comunali svuotarsi per le riparazioni!
Esiste anche un altro modo per combattere a bordo di un veicolo, ed è il classico sistema delle sportellate: lo stick destro quando ci si trova alla guida è deputato proprio a questa funzione, poichè inclinandolo lateralmente Milo eseguirà una veloce sterzata per colpire i nemici alla sua destra e sinistra, mentre in avanti si effettuerà uno speronamento, utilissimo per rompere i posti di blocco.
Ma cosa succede se dopo un lungo scontro carrozzeria contro carrozzeria, il nostro mezzo risulti pesantemente danneggiato?
Di norma bisognerebbe scendere dal veicolo e rubarne uno nuovo, ma non in Wheelman: grazie alla funzione AirJack e a un minimo di tempismo, potremmo saltare direttamente su un mezzo in condizioni migliori del nostro e dire “gentilmente” al proprietario di scendere perché adesso appartiene a noi.
Purtroppo finché siamo a bordo di un veicolo Wheelman dà il meglio di sé, ma una volta a piedi cominciano ad uscire alcune magagne: i controlli risultano un po' legnosi, non esiste nessun sistema di copertura se non il potersi abbassare e anche il sistema di mira che forse aiuta un po' troppo il giocatore, togliendo sicuramente parte della sfida negli scontri a fuoco, non aiuta a migliorare il quadro generale delle sessioni a piedi.
A dare il colpo di grazia finale è un'intelligenza artificiale veramente scarsa: i nemici generalmente non faranno altro che rimanere impalati ad aspettare la loro dose quotidiana di piombo. Per fortuna la stessa IA si rivela decisamente credibile e divertente nelle sessioni di guida, riuscendo più di una volta a dare seriamente filo da torcere con manovre aggressive e un'ottima scelta dei percorsi.

Sull'Unreal Engine 3 e i suoi utilizzi

Per la realizzazione tecnica della loro creatura i Tigon Studios hanno deciso di affidarsi al famoso Unreal Engine 3; una scelta coraggiosa che fortunatamente si è rivelata giusta, che rende palese la versatilità di questo motore grafico anche in ambiti non strettamente sparatutto. Barcellona è stata ricreata con dovizia di particolari, sopratutto nelle sue strutture più famose ed è una gioia per gli occhi ammirarla su schermo; anche il modello di Vin Diesel è eccellente sia per quanto concerne le animazioni fisiche sia quelle del volto. Un po' sottotono invece i modelli degli altri protagonisti e dei passanti in generale che si lasciano dimenticare molto in fretta.
Il parco auto disponibile in Wheelman è ampio anche se solo due veicoli sono concessi su licenza ufficiale, mentre tutti gli altri sono facilmente riconoscibili grazie ad una modellazione accurata al pari di Milo. Persino il modello dei danni è ben fatto e rispecchia l'inspirazione Hollywoodiana del titolo con esplosioni di buona fattura. Il tutto si muove poi in maniera fluida su schermo senza mai il minimo cenno di cedimento nel framerate, anche in situazioni con molti nemici e veicoli su schermo.
Il comparto sonoro del titolo non fa gridare al miracolo, con musiche orecchiabili ma abbastanza anonime ascoltabili attraverso diverse stazioni radio a bordo di un veicolo; di miglior fattura il doppiaggio, che nella versione italiana può contare sul supporto del doppiatore originale di Vin Diesel, anche se purtroppo a volte si nota un po' di fuori sincrono tra l'animazione facciale e il sonoro, una pecca che nelle scene d'intermezzo contribuisce di molto a far calare l'immedesimazione.
Concludendo Wheelman è un titolo di buona fattura, le sessioni di guida sono estremamente divertenti, la grafica è ben curata e la trama si lascia seguire con piacere, anche se ovviamente priva dello spessore di altre produzioni: ottima anche la longevità che si assesta sulla trentina di ore. Peccato per la scarsa realizzazione delle sessioni a piedi: l'assoluta deficienza artificiale dei nemici vi farà sperare di risalire presto a bordo di un veicolo, inoltre chi non sarà catturato immediatamente dallo stile di gioco di Wheelman rischierà di trovare il gioco troppo ripetitivo alla lunga.

Scheda Gioco: