MOVIEWEB – Geishe, tè e kimono: le antiche arti del Sol Levante

"Memorie di una geisha”, l'ultimo film di Rob Marshall, è un'occasione per tracciare un percorso attraverso affascinanti figure e costumi del Paese del Sole

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L'ultimo film di Rob Marshall, Memorie di una geisha, ha scatenato un mare di polemiche in Giappone e in Cina. I giapponesi hanno duramente contestato la scelta delle protagoniste, considerando le dive cinesi Zhang Ziyi e Gong Li inadatte a interpretare ruoli profondamente radicati nella cultura del Sol Levante. Dal canto loro, i cinesi, visto che ultimamente non corre buon sangue con il vicino arcipelago, hanno accusato le loro compatriote di tradimento, fino ad arrivare a minacciarle di morte. Ciò che più conta, però, è che il film di Marshall, per forza di cose, guarda con occhio occidentale ad una delle figure più misteriose della tradizione giapponese, sfruttandone piuttosto furbamente il fascino esotico. Insoddisfatti e stimolati dalla curiosità, siamo, quindi, andati a cercare sul web notizie più approfondite sulla storia e le arti delle geishe. Tra i vari siti sull'argomento ne segnaliamo uno in inglese, www.immortalgeisha.com, curato da Naomi Graham-Diaz (il nome tradisce un evidente origine giapponese). Pensato molto probabilmente per un pubblico femminile, visto l'assoluto predominio del colore rosa, "Immortal Geisha" si presenta con un home page accattivante, estremamente chiara e lineare, con numerose sezioni "a tendina" (articles, gallery, videos, ig collections, resources, community, travel, about us ecc.). I percorsi sono tutti molto interessanti: si va da una storia delle geishe a notizie sul loro abbigliamento e il loro trucco, sino ad arrivare ad una biografia delle geishe più famose. Un nutrito glossario sopperisce alla mancanza di un motore di ricerca e ci informa sul significato di termini, oggetti, usi e costumi. Veniamo così ad apprendere la differenza tra una maiko, ragazza sottoposta ad un apprendistato di cinque anni nelle varie arti (danza, canto, conversazione, cerimonia del tè) e geisha, termine che letteralmente vuol dire "persona dedita all'arte" (da gei – arte e sha – persona). Una ricca galleria di foto (alcune delle quali acquistabili!) testimonia l'evoluzione dei costumi (o il mantenimento delle tradizioni, se si preferisce) dalla fine del secolo scorso sino ai giorni nostri. Inoltre, il sito offre la possibilità di scaricare video che documentano le attività e le cerimonie di cui le geishe sono maestre. Una sezione ("resources") è dedicata ai libri, romanzi e saggi, che parlano dell'argomento, mentre la community, per ora, non funziona in maniera soddisfacente. Tre categorie di FAQ rispondono alle domande più frequenti riguardo a geishe e maiko, alle opportunità del sito e a varie altre questioni (miscellaneous). A completare il tutto, poi, una nutrita serie di links a siti giapponesi, inglesi, tedeschi e italiani, che parlano di cultura, usi e tradizioni giapponesi.

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Da segnalarne almeno due. Il primo, in giapponese e inglese, è dedicato alla cerimonia del tè: www.teahyakka.com. Si tratta di un sito graficamente molto spartano, con pochissime immagini, ma con una mole impressionante d'informazioni. In un approfondito percorso storico si evidenziano le relazioni tra lo Zen e la cerimonia del tè, si descrivono le modalità di quest'utilma e, con l'ausilio di una mappa dettagliatissima (anche in 3D!), si spiegano le caratteristiche di una Tea Room, una sala da tè giapponese. Vi siete mai chiesti quanto misuri un tatami? Ecco, qui vi verrà spiegato per filo e per segno. Un imponente glossario (bilingue) dà notizie sui vari personaggi storici che s'incontrano nei percorsi. In sezioni apposite è, inoltre, possibile leggere degli haiku, brevi componimenti poetici giapponesi e approfondire il discorso taoista dello Yin Yang.


L'altro sito di cui vogliamo parlare è in italiano ed è dedicato al kimono, più che un capo d'abbigliamento, una vera e propria arte: www.neeta.it/kimonogatari. Home page semplice, snella ed elegante, adatta alla settorialità dell'argomento. In verticale le varie sezioni cui è possibile accedere direttamente: kimono, obi, kitsuke (cioè le modalità con cui va indossato un kimono), i particolari, l'arte. Ognuna di esse è suddivisa in sottocategorie. Ad esempio sotto la voce kimono sono riportate e descritte le varie tipologie: uchikake, kakeshita, susohiki e così via…Di ogni tipo, viene fatta una descrizione minuziosa: come è fatto, chi lo indossa in genere, in quali occasioni, i motivi dei disegni e via dicendo. Il tutto corredato da numerosi disegni e fotografie. Nella sezione "info utili", poi, si danno consigli su dove e come acquistare questi preziosi e costosissimi abiti.  

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