MOVIEWEB – L'occhio "selvaggio" di Andrea Pazienza

Poetico e anticonformista, irriverente e geniale, Andrea Pazienza ci ha lasciato con le sue tavole, i suoi disegni, i suoi fumetti, un mondo complesso e originale. Un percorso sul web per uno sguardo sulla sua opera

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Cosa dire altro su Andrea Pazienza? Come illuminare il senso delle sue opere, delle sue tavole e dei suoi disegni, senza scadere nell'elogio sperticato, nella banalità della retorica?  Come rendere giustizia al suo genio e al suo furibondo estro creativo? Le parole, le analisi, i tributi dedicati alla sua memoria non sono certo mancati in questi ultimi anni. E ogni contributo non ha mancato di esaltare le qualità di un fumettista, o meglio di un'artista, straordinario. Straordinario nel senso letterale del termine: fuori dall'ordinario, sempre e comunque originale, oltre gli schemi, irriverente e anticonformista, anarchico e autarchico… Si è parlato molto del suo stile, o meglio del suo polistilismo: un coacervo di stimoli e influssi disparati (Moebius su tutti), un mix stupefacente di eleganza del tratto, di perfezione ai limiti del classicismo, di eccessi ridondanti e barocchi e di stilizzazioni, sino a scivolare nel grottesco e nella caricatura superdeformed. "Ci sono gli album in cui la sua vena fastosa e lussureggiante è sacrificata ad un passo più stringato", scrive Roberto Barilli, "… Ma poi c'erano i giorni, le occasioni della festa e del mito e allora veniva buono il solenne, pomposo, gonfio geroglifico". Si è parlato molto dell'uso della lingua nei fumetti di Paz, a partire da quel mirabolante Pentothal del 1977. Una lingua che secondo alcuni rispecchierebbe un particolare microcosmo, quello di un'università (come il DAMS di Bologna), in cui vivono giovani provenienti dalle realtà sociali e geografiche più disparate ma che condividono per anni un determinato mondo. Una sorta d'esperanto, in cui alla koinè dell'italiano vengono a mescolarsi cadenze, dialetti, un rinnovato volgare che crea da sé il proprio vocabolario ibrido e bastardo, il gergo giovanile con i riferimenti al sesso, alle droghe, ecc. E soprattutto si è parlato della capacità di Pazienza di rappresentare e precorrere i suoi anni, quel '77 della contestazione studentesca, della lotta politica seguiti dagli anni '80 del riflusso ideologico.

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Ma forse la vera grandezza di Paz, ciò che permette alle sue tavole di trascendere i tempi e di parlare ancora all'oggi, sta nell'aver saputo fotografare, meglio di tanti altri, gli umori e gli smarrimenti della giovinezza, nell'aver saputo individuare nello scazzo tenero e disperato dei suoi personaggi il segno distintivo di una fase della vita di tutti. Pazienza muore di overdose a soli 32 anni ma rifugge dalla facile mitologia del maledettismo generazionale. I suoi Zanardi, Pistilli, Colasanti, Fiabeschi, Pentothal, Pompeo sono le tante facce di un Proteo multiforme, di una giovinezza cinica e fragile, crudele e succube, il cui sbando non è un atteggiarsi fasullo, ma vera e propria vita che arde e brucia. Non è facile parlare di Pazienza… occorre raccogliere le tracce molteplici e lasciarsi andare alle fologorazioni e alle suggestioni. Abbiamo cercato di ricostruire un possibile percorso sul web, ma, com'era ovvio, abbiamo incontrato strade diverse e a volte fuorvianti, letture parziali, stilistiche, politiche, generazionali. Abbiamo iniziato dal sito ufficiale, www.andreapazienza.it, ma si è rivelato una porta chiusa, una possibile casa ancora in costruzione. Niente da fare neanche con http://www.rccr.cremona.it/doc_comu/cfap/cfap.html, sito del Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona, anch'esso in rinnovamento. Più soddisfazioni ci ha dato www.genesys.cosulich.it/~barto/spaz/spaz.html, un website, piuttosto scarno e spoglio, che però offre spunti numerosi e interessanti: biografia, bibliografia e filmografia dedicati a Paz, testi ed immagini, articoli ed opinioni di Omar Calabrese, Reanto Barilli, Vincenzo Mollica, Oreste Del Buono, Fulco Pratesi, Ermete Realacci, Enrico Brizzi, Mirko Tavosanis, per poi chiudere con una ricca serie di link. Altro portale interessante http://www.cs.unibo.it/~amico/apaz/, un omaggio a Pazienza curato da Mauro Amico dell'Università di Bologna, con contributi di Iacopo Fo e Vincino.

Altre notizie ed immagini sono reperibili qua e là, nell'intricato dedalo del web: http://fc.retecivica.milano.it/~Andrea.Spalla/pazienza/apaz_01.htm, che nasce in occasione della mostra dedicata a Pazienza alla Triennale di Milano 1998/99; http://www.urla.com/consapevolezza/pazienza.html, dove è possibile leggere un commento di Maurizio Trotta, tratto da Settantasette, in cui ci si sofferma soprattutto su Le straordinarie avventure di Pentothal. Molto interessante anche http://www.2fly.it/paz/, un sito dall'elegante veste grafica, che presenta la biografia di Paz, una galleria di disegni e illustrazioni, la fumettografia del nostro, oltre a rare interviste filmate e contributi di appassionati internauti. Il tutto corredato da una nutrita serie di schede linkabili, che danno un approfondimento su nomi citati, riviste, pubblicazioni, ecc. Per concludere, uno dei portali migliori, per grafica e contenuti, su Andrea Pazienza resta il sito ufficiale del (peraltro deludente) film Paz di Renato De Maria: http://www.pazilfilm.it/homeflash.html . Disponibile in due versioni, html "per computer mooolto vecchi" e flash, il sito si apre con un bellissimo scritto, in cui Pazienza rivendica tutti i suoi amori, intellettuali e non: "…il mio amore per i pennarelli è secondo solo all'amore che nutro per me stesso… amo Hugo Pratt, Wolinsky e Pichard… amo Chiappori, Toppi, Battaglia… amo le Malboro e le MS… amo Ezra Pound, fascista…e Balla, Boccioni, Segantini, Severini, Carrà; e Marinetti Filippo Tommaso, fascisti…". All'interno, ci viene presentato il film, sinossi, troupe, musiche, il cast con i vari attori messi a confronto con i relativi personaggi. C'è poi la sezione "community", con la relativa mailing list, il forum e la possibilità di ricevere notizie sugli aggiornamenti del sito. La sezione "tributi" è costruita con la collaborazione degli utenti, che possono inviare scritti e disegni. Per concludere tavole inedite di Paz, video dei trailer, sfondi desktop da scaricare (nella sezione "download") e una nutrita serie di link.

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