Mr. Beau – Amici veri si diventa, di Claudia Tosi
Indaga antropologicamente il rapporto tra uomo e animale, ma scade in un didascalismo eccessivo che limita il potere dell’immagine.

Presentato in anteprima al Pordenone Doc. Film Fest e al Festival CinemAmbiente di Torino, Mr. Beau, documentario girato dalla regista modenese Claudia Tosi, racconta il legame affettuoso che lega la regista stessa al suo golden retriever di nome Beau.
Il progetto nasce dalla necessità, da parte della stessa autrice, di conoscere a fondo le dinamiche del suo rapporto con l’animale, dopo che quest’ultimo è stato colpito da un tumore. Per questa ragione, il cane verrà sottoposto a dei test (condotti da veterinari e istruttori cinofili) che aiuteranno i due protagonisti a comprendere tutte le sfaccettature del loro legame, a cominciare proprio dalla comunicazione uomo-animale.
Nel seguire le varie “lezioni” condotte dai professionisti del settore, il voice over della regista accompagna perennemente lo spettatore in questo suo personalissimo viaggio alla scoperta della natura del suo fidato amico a quattro zampe, tra escursioni nei boschi e passeggiate al parco che offrono alla coppia svariate occasioni per interagire l’uno con l’altro e con l’ambiente circostante.
Se l’intento della regista è chiaramente quello di evidenziare, attraverso la sua esperienza, la profonda connessione emotiva che lega un essere umano al suo animale, nel film questo si traduce in un eccessivo didascalismo che, attraverso numerosi commenti e pensieri espressi ad alta voce, rischia quasi di mettere in secondo piano il lato più affascinante e libero della creatura, che riesce invece ad emergere nei filmati di repertorio.
Nel corso del film assistiamo quindi ad un maturamento delle concezioni della regista riguardo alla natura, che lascia progressivamente da parte il suo attaccamento affettivo per il cane per abbracciare una visione più realista e consapevole nei confronti degli istinti puramente animali del co-protagonista.
In definitiva, Mr. Beau è un film che riesce indubbiamente a mettere in discussione certe convinzioni errate sul rapporto tra esseri umani e animali, ma, a causa di un’eccessiva verbosità (forse dettata anche dal forte coinvolgimento emotivo della regista), non riesce ad esprimere pienamente le sue potenzialità, limitando le occasioni in cui le immagini avrebbero potuto emergere come vera e propria forma di espressione emotiva.
Regia: Claudia Tosi
Distribuzione: Stefilm
Durata: 83′
Origine: Italia/Germania, 2024