Muore Richard Kiel, il cattivo di 007

richard kiel

Aveva combattuto contro James Bond in La spia che mi amava, era alto 2 metri e 22, un ghigno feroce e denti d'acciaio, da Squalo. Un antagonista che si era fatto amare dal pubblico e che era capace di prendere una funivia a morsi. E' morto l'altro ieri a 74 anni in un ospedale di Fresno in California una settimana dopo essersi rotto una gamba.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

richard kielE’ morto, e non in modo spettacolare, come nei suoi film. Richard Kiel, il gigantesco cattivo di due film di 007, 2 metri e 22 centimetri di rugginoso impaccio, lui che aveva combattuto contro James Bond in La spia che mi amava (1977), con un ghigno feroce e mostruosi denti d’acciaio, è morto l'altro ieri, in un ospedale di Fresno, California.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

Aveva 74 anni, e una settimana fa si era rotto una gamba, cadendo. E cadere, per un gigante come lui, non era uno scherzo. Domenica scorsa, aveva partecipato ad una trasmissione radiofonica che aveva riunito attori che avevano partecipato alla serie di 007. Roger Moore, che era il James Bond di quei due film, ha rivelato: “La sua voce mi era sembrata molto flebile, come se non stesse affatto bene. Eravamo in studio a Londra, lui parlava dalla California. Mi hanno spiegato che forse era la linea, ma non ci ho creduto. Aveva fatto un’enorme fatica a raggiungere lo studio, a uscire dall’auto. Non sapevamo che era stato operato nella stessa settimana, per essersi rotto una gamba. Cadere, con quel peso e quell’altezza, è qualcosa di terrificante”. E ha aggiunto, il vecchio sir Roger Moore: “Era un uomo grande, con un cuore ancora più grande”.

 

Caso abbastanza raro fra i “cattivi” di 007, Richard Kiel era riuscito a farsi amare dal pubblico. Temuto, ma anche amato, con i suoi denti di acciaio, la sua potenza primitiva. Lui, capace di tagliare i cavi della funivia prendendoli a morsi.

“His name is Jaws. He kills people”, dice Roger Moore, presentandolo alla Bond girl di turno. E la frase, è ovvio, fa rima – mentale – con “my name is Bond, James Bond”. Jaws, lo Squalo. Quei denti, un’icona del cinema degli anni ’70.

richard kiel e roger mooreC’era qualcosa di infantile, in fondo anche di puro, nel modo in cui Kiel interpretava il suo ruolo. Alla gente piacque. Sarebbe dovuto morire alla fine del film, divorato da uno squalo. Ma regista e produttori optarono in extremis per un altro finale. “Alla prima proiezione di prova del film, quello fu uno dei più bei momenti della mia vita”, racconta l’attore. “Quando ‘Jaws’ emerge dall’oceano, vivo, salvo, ci furono urla, applausi, grida di gioia. Non potevo crederci”.

Così, anche per lui vale il motto bondiano: si vive solo due volte. Che comunque non è poco. Il suo personaggio torna ad apparire in Moonraker. Operazione spazio (1979), dove diventa addirittura un alleato di Bond. E dove trova anche – cinematograficamente – l’amore, convolando a nozze con una biondina.

 “Per tutto il resto della mia vita, ho dovuto andare in giro con occhiali da sole e cappellino da baseball, perché la gente ha continuato a gridarmi: ‘Hey, Jaws!’…”, ricordava Kiel. Eppure, ha interpretato altri 70 ruoli al cinema e in tv, dall'alieno in Ai confini della realtà, passando per il film di Aldrich Quella sporca ultima meta (1974), e arrivando a cavalcare al fianco di Clint Eastwood in Il cavaliere pallido (1985). A cavallo, aveva anche cominciato la sua carriera, negli anni ’60, nella serie western Laramie. Però, a un ruolo come quello di “Jaws”, lo Squalo, non si sfugge. Kiel rimarrà, nel nostro immaginario, come l’ultimo dei giganti terribili, ma in fondo anche capaci di destare una inattesa tenerezza. Come il Golem enorme, dai piedi di argilla, di due film del Muto. Come la creatura di Frankenstein. Come il minaccioso e fragile King Kong. Come, se si vuole, anche il cattivo e in fondo indifeso Primo Carnera, a cui forse Kiel assomiglia più di tutti.

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array