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Non si tratterebbe dunque di un progetto nato per sfruttare provvidenzialmente la scomparsa di Salinger. In due ore di durata, il film sembra affrontare la vita di Salinger come una storia di finzione più che di classico biopic.

In una recente intervista rilasciata a Paste Magazine, il newyorkese Jesse Malin ha annunciato di aver scritto cinque canzoni per il documentario su Salinger, raccontando che nel 2007 fu contattato da Shane Salerno. Malin sarebbe stato inizialmente scettico a causa del curriculum non proprio letterario di Shane Salerno, ma infine convinto dall'invio di una mole di biografie, fotocopie, stampe e libri sull'autore di Catcher in the Rye.

Nonostante qualche rumor su una possibile partecipazione al prossimo Festival di Cannes, il film sembra non avere ancora un distributore, né una benedizione ufficiale da parte della famiglia di Salinger. Intanto, tra i tanti coccodrilli insensati nati come funghi in rete sulla morte dello  scrittore, segnaliamo almeno il bellissimo intervento di Tommaso Pincio. (m.p.)

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