NANNI MORETTI AL LUMIÈRE

Al cineclub bolognese, da mercoledì 22 marzo la retrospettiva dedicata al regista.

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NANNI MORETTI AL LUMIÈRE


 


Da mercoledì 22 marzo la retrospettiva dedicata al regista


 


E martedì 4 aprile Nanni Moretti presenterà il suo nuovo film Il caimano


 

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L'attesa è fremente per Il caimano e la Cineteca di Bologna propone una retrospettiva dedicata al cinema di Nanni Moretti.


Si apre mercoledì 22 marzo, ore 22.40, Lumière/Officinema, con il primo lungometraggio, che il regista romano girò nel 1976, Io sono un autarchico, ritratto generazionale in Super8, già intriso del talento morettiano e che lo porterà poi all'ingresso nel cinema professionale due anni dopo, nel 1978, anno in cui uscì Ecce Bombo, diventato subito un cult, che vedremo venerdì 24 marzo, ore 20.15, Lumière/Officinema (e in replica mercoledì 5 aprile, ore 22.15).


Vero e proprio evento della retrospettiva dedicata a Nanni Moretti sarà la presenza del regista, ospite della Cineteca, martedì 4 aprile, giornata in cui Moretti presenterà al Cinema Arlecchino il suo nuovo film Il caimano (spettacoli ore 17 e ore 21), incontrando il pubblico al termine di ciascuna proiezione.


Nel frattempo il ciclo Nanni Moretti proseguirà al Lumière/Officinema con un'ampia selezione dei suoi lavori, spaccato della storia artistica di un regista e della storia di un paese che Moretti ha, con acume e sarcasmo, con leggerezza e disperazione, saputo raccontare come pochi altri.


 


Da Cineteca di aprile:


"Cinque ragioni per essere grati a Nanni Moretti.


1. All'epoca d'oro dei girotondi, ci fu chi disse che Nanni Moretti era il vero leader della sinistra italiana. Qualcuno ha pensato: "Magari!". Qualcun altro ha ritenuto che fosse il preludio a una candidatura. Però Moretti una tentazione del genere l'aveva già ampiamente sublimata sul terreno che gli è più congeniale. D'altra parte si tratta di un cineasta capace di fare film al contempo militanti e sulla militanza. Un cinema politico nel senso più pieno del termine ma sempre al di qua della palude dell'ideologia.


2. Forse l'equilibrio con cui Moretti ha saputo sostenere le proprie ragioni dipende da una presa di posizione, mantenuta con una coerenza rarissima in un panorama circense come quello italiano. Ogni enunciato deve essere sottoposto a quello che il dottor Freud avrebbe definito il principio di realtà. Vale a dire che deve essere compatibile con i risultati di una documentatissima analisi delle condizioni sociali con cui ci si confronta. Vale a dire che Moretti è uno che racconta le cose come stanno, anche quando – come dire – non gli conviene. Anche quando sarebbe infinitamente più facile sorvolare o esercitare qualche piccola restrizione del campo visivo. Questa è una cosa che non si insegna. Già in uno dei suoi primissimi cortometraggi, la sconfitta, la crisi e il discorso dell'extraparlamentare aveva il contrappunto straniante e devastante della colonna sonora proveniente dal cosiddetto 'paese reale', al quale resistere ma di cui tenere conto: le voci del Rischiatutto o di Tutto il calcio minuto per minuto.


3. Nanni Moretti è, volente o nolente e ormai da trent'anni, il punto di riferimento di una intera generazione di italiani. Per qualcuno un compagno di scuola, per qualcun altro un fratello appena più giovane o appena più grande, ma i suoi film possiedono una trasparenza che deriva dalla sua capacità di disciplinare l'egocentrismo in una direzione che invita al rispecchiamento. Senza fare sconti ma, al contempo, senza compiacersi nell'autodenigrazione. Per molti Moretti è stato – sia detto senza enfasi – un modello. Soprattutto di riscatto dalla condizione di "popolo più analfabeta e borghesia più ignorante d'Europa" (secondo la celebre sentenza pasoliniana).


4. Tutto quello che è stato fin qui enunciato, che comporta la capacità di tenere insieme piani diversi, è reso possibile, in gran parte, dal potere di amalgama esercitato da uno straordinario senso dell'ironia. Gli siamo debitori di alcuni grandi esercizi di modulazione della comicità in tutte le sue sfumature (caustica, grottesca, sottile, feroce, fino a quella più semplicemente liberatoria) e di alcune memorabili battute, entrate nel linguaggio comune per la loro capacità sintetica e la loro precisione. Ciascuno può scegliere, nel repertorio, le sue preferite.


5.Questo non è l'ultimo dei motivi di gratitudine, ma è quello che solitamente viene ricordato per ultimo, se resta il tempo, col risultato di rendere scarsa giustizia al talento e all'intelligenza dell'artista. Moretti ha cominciato usando il cinema in maniera strumentale (come avrebbe potuto essere diversamente per un ragazzo giovanissimo capace di realizzare un lungometraggio con poche centinaia di migliaia di lire?) per diventare, col tempo, uno dei più apprezzati e stimati cineasti internazionali. Questo per il semplice fatto che, rielaborando in chiave personale e originalissima lezioni eterogenee (quella di Godard e quella di Fellini, quella del neorealismo e quella di Pasolini…), ha saputo giungere a qualcosa di più di uno stile. Moretti incarna un'idea di cinema estremamente sofisticata che si pone però come obiettivo la semplicità più rigorosa. Ce lo ricordano i trionfi di Cannes e l'entusiasmo dei Cahiers du cinéma, una delle poche cose per cui Moretti lascia trasparire, giustamente, il suo orgoglio. Come dice Woody Allen, meno male che esistono i francesi".


 


Mercoledì 22 marzo, ore 22.40, Lumière/Officinema

IO SONO UN AUTARCHICO (Italia/1976) di Nanni Moretti

 


Venerdì 24 marzo, ore 20.15, e in replica mercoledì 5 aprile, ore 22.15, Lumière/Officinema

ECCE BOMBO (Italia/1978) di Nanni Moretti


 


Sabato 25 marzo, ore 22.15, e in replica domenica 26 marzo, ore 20.15, Lumière/Officinema

SOGNI D'ORO (Italia/1981) di Nanni Moretti


 


Lunedì 27 marzo, ore 20, Lumière/Officinema


LA MESSA È FINITA (Italia/1985) di Nanni Moretti


 


Mercoledì 29 marzo, ore 22.15, e in replica giovedì 30 marzo, ore 22.15, Lumière/Officinema


CARO DIARIO (Italia-Francia/1993) di Nanni Moretti


 


Venerdì 31 marzo, ore 20.15, Lumière/Officinema


APRILE (Italia-Francia/1998) di Nanni Moretti


 


Lunedì 3 aprile, ore 22.15, Lumière/Officinema


PALOMBELLA ROSSA (Italia-Francia/1989) di Nanni Moretti


 


Martedì 4 aprile, ore 17 e ore 21, Cinema Arlecchino


IL CAIMANO (Italia/2006) di Nanni Moretti


Al termine di ciascuna proiezione incontro con Nanni Moretti


 


Giovedì 6 aprile, ore 22.15, Lumière/Officinema


LA STANZA DEL FIGLIO (Italia/2001) di Nanni Moretti


 


 


 


Info: Andrea Ravagnan


Ufficio Stampa Cineteca di Bologna


Tel. 051 2194833


Cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it


www.cinetecadibologna.it

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