Narciso em férias, di Renato Terra e Ricardo Calil

Presentato nell’ottava edizione del Seeyousound di Torino, nella sezione Music is the weapon, il potentissimo racconto dei 52 giorni di reclusione del cantautore brasiliano Caetano Veloso

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Il 1° Aprile 1964 le forze armate brasiliane destituiscono il democraticamente eletto presidente Joao Goulart, è l’inizio del buio periodo noto come “governo militare brasiliano” o “regime dei Gorillas”: un repressivo stato militare che faceva del nazionalismo e dell’anticomunismo le sue colonne portanti. In questi anni migliaia di indigeni persero la vita, centinaia di brasiliani morirono o sparirono, e ancora di più vennero arrestati e torturati. Narciso em Férias di Ricardo Calil e Renato Terra racconta del periodo in cui, nel 1968, il cantautore Caetano Veloso, insieme al collega ed amico Gilberto Gil, vennero arrestati e detenuti per due mesi, perché la loro musica era considerata sovversiva e “de-virilizzante”.

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Narciso em Férias è un’intervista: Caetano Veloso, seduto davanti ad una parete anonima, che potrebbe benissimo apparire come il cortile di una prigione, si confessa alla videocamera per due ore. L’essenzialità della messa in scena, l’assenza di ricami ed orpelli, mette in scena la nuda storia: il racconto intimo e privato di un uomo che ripercorre uno dei momenti più bui e spaventosi della sua vita nella loro drammaticità.

L’assenza di interventi di montaggio tradizionali (niente repertorio o sequenze “esterne” né voce dell’intervistatore) permette alla figura del cantautore di diventare l’unico elemento su cui lo spettatore può concentrarsi. L’abilità di intrattenitore e l’energia di Veloso riescono a commuovere e, con grande autoironia, a far sorridere, al punto che il racconto, nei suoi passaggi più paradossali e disumanizzanti, arriva ad apparire come la lettura di una pièce teatrale di Beckett o una novella di Kafka.

La decisione di raccontare quanto accaduto in una lunga intervista, girata soltanto nel 2020, svariati anni dopo i fatti, porta con sé un forte messaggio politico di attualità. Ettore Caretta, produttore e amico di Veloso, presentando il film della sezione Music is the weapon ci ha tenuto a precisare che “Caetano odia profondamente Bolsonaro”. Ricordare le atrocità del governo militare permette allora di gettare luce sulle atrocità del governo attuale, creando un parallelismo tra ciò che successe e ciò che oggi sta succedendo nel Brasile di Jair Bolsonaro, in cui la storia di una dittatura militare, nazzionalista e oppressiva sembra ripetersi ignorata dal mondo occidentale.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
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Il voto dei lettori
2.5 (2 voti)
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