Netflix distribuirà settanta film originali nel corso del 2021

Un recap sull’ambiziosa strategia di distribuzione di Netflix per il 2021, che con un almeno un titolo originale in piattaforma a settimana, punta a dire la sua nella guerra dello streaming

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Dopo le grandi manovre a opera di Disney e Warner, che nel mese di Dicembre 2020 hanno svelato una strategia di distribuzione dei loro titoli per il 2021 quasi completamente pensata per la dimensione dello streaming, anche Netflix ha pensato ad un approccio a lungo termine che gli permetta di far concorrenza alle due major. In un comunicato rilasciato lo scorso 12 Gennaio, infatti, l’azienda di Los Gatos ha presentato quella che forse è, ad oggi, la più nutrita slate di distribuzione annuale pensata da un provider di contenuti streaming. Nel corso del 2021 Netflix distribuirà circa 70 film originali suddivisi tra 52 live action, 10 film stranieri e 8 film d’animazione, con una media di almeno un nuovo lungometraggio a settimana. Tra i titoli coinvolti in questa strategia ci saranno Army Of The Dead di Zack Snyder, il musical Tick…Tick…Boom diretto da Lin-Miranda, il western The Harder They Fall, con Idris Elba e Regina King, oltre a tanti ritorni di pregio, come quello di Taylor Sheridan (Those Who Wish Me Dead), di Adam McKay (Don’t Look Up), di Paolo Sorrentino (La Mano De Dios) e di Jane Campion (The Power Of The Dog).

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Riflettendo su quest’approccio aggressivo alla distribuzione colpisce quanto si innesti su un modo di intendere la dimensione cinematografica vicino a quello della Hollywood Classica, come già annotato da alcuni commentatori. Le piattaforme e le case di produzione ingaggiano talent con contratti pluriennali ma soprattutto considerano le Proprietà Intellettuali su cui sviluppare franchises come un bene di prima necessità per la loro sopravvivenza, capace di dare prestigio ed entrate all’azienda.

Non è casuale che Adam Epstein, nel commentare la notizia su Quartz ha messo in parallelo la strategia di Netflix con quanto fatto settant’anni prima dalla MGM, che tra gli anni ’30 e ’40 arrivò a far uscire in una sola stagione 50 film con le più importanti star del momento.

Anche dalle parole di Scott Stuber, Head Of Original Film per Netflix, che ha commentato la strategia su Deadline, si percepisce la volontà di sintetizzare un approccio a metà tra Hollywood Classica ed Età dello streaming, attenta allo star system ma consapevole della nuova dimensione digitale in cui si gioca la competizione. “Siamo particolarmente eccitati per una serie di fattori” – ha detto Stuber – “personalmente sono molto felice, ad esempio, che Netflix possa contare sul prossimo film di Jane Campion, un’artista che ho sempre ammirato e mi fa molto piacere che la piattaforma possa ospitare anche il debutto da regista di Lin-Manuel Miranda”.

Stuber prosegue poi ricordando come Netflix continuerà a essere di supporto per tutti quei progetti diventati troppo esosi per gli studios tradizionali, curando e distribuendo l’action Red Notice, a cui Universal aveva precedentemente rinunciato.

In sottotraccia è evidente tuttavia quanto la strategia Netflix sviluppi anche gli interessi specifici dell’azienda in rapporto alla dimensione digitale.

La mole di film distribuiti porta con sé in primo luogo il tentativo di allargare il più possibile il target  dei prodotti della piattaforma e successivamente la volontà di sviluppare nuove proprietà intellettuali forti abbastanza da garantire a Netflix franchise con cui poter giocare allo stesso tavolo di Marvel o Dc.

Con un portafoglio titoli a tal punto diversificato e al contempo concettualmente solido, è chiaro quanto Netflix non potrà far altro che potenziare tutti quei fattori che le garantiscono le entrate ed il potere contrattuale: la raccolta dei dati degli utenti con cui sviluppare algoritmi sempre più precisi e una soglia d’attenzione sempre costante da parte degli spettatori.

A oggi la strategia di Netflix è forse la più ambiziosa tra quelle sviluppate dai giocatori della guerra dello streaming ma è anche la più rischiosa. Con 70 titoli distribuiti in un solo anno la possibilità che molti si rivelino flop commerciali è altissima e al contempo l’azienda non ha ancora piani definiti per far sì che alcuni dei suoi progetti possano essere presentati in concorso ai Festival Internazionali. La possibilità che l’azienda di Los Gatos si ritrovi con dei risultati molto più ridimensionati rispetto alle aspettative è quindi particolarmente concreta, ma al momento rimane che attendere, osservare le reazioni dei suoi competitor e magari vedere il primo film di questa strategia, Outside The Wire, che Netflix ha distribuito lo scorso 15 Gennaio.

Al link l’elenco di tutti i titoli facenti parte della strategia di distribuzione di Netflix

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