New York Stories
La retrospettiva New York Stories, a cura di Guido Chiesa è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in occasione di Traffic Torino Free Festival. Dal 12 al 16 luglio 2006.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta
in anteprima e in esclusiva per Traffic Torino Free Festival
Perturbazione vs. Maciste
"Maciste" musicato dal vivo dai Perturbazione inaugura
la retrospettiva "New York Stories" a cura di Guido Chiesa
ingresso libero
In anteprima ed esclusiva nell'ambito di Soundtraxx – Anteprima Traffic, martedì 11 luglio 2006 al
Maciste di Vincenzo Denizot e Luigi Romano Borgnetto, 1915,
I Perturbazione sono sei musicisti impegnati da anni a tracciare una "terza via" tra la vivacità del mondo indipendente e la canzone d'autore italiana. La loro storia si declina attraverso l'esordio Waiting to Happen (1998) e il seguito 36 (1999), centinaia di concerti in tutta la penisola, svariate compilation, fino al disco In Circolo uscito nel 2002 che diventa un "best-seller" della discografia indipendente e raccoglie unanimi consensi presso la critica. Il singolo Agosto conquista le playlist dei principali network radiofonici nazionali.
Il tour che segue tocca i principali club e i grandi festival estivi, coinvolgendo sempre maggiore pubblico. 125 concerti in 18 mesi, che valgono al gruppo l'invito all'MTV Brand:New Tour ed il premio come "Miglior Tour Italiano
I Perturbazione sono Tommaso Cerasuolo (voce), Elena Diana (violoncello), Stefano Milano (basso), Rossano Lo Mele (batteria),
Da sempre attento al corredo video delle proprie creazioni musicali, il sestetto rivolese affronta per la prima volta l'insolita sfida di sonorizzare in diretta un film muto.
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Museo Nazionale del Cinema
Tel. 011 8138509 – cell. 335 5449617 – email: geraci@museocinema.it
PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI
New York Stories
Martedì 11 luglio
21.00 Maciste (di Vincenzo Denizot e Luigi Romano Borgnetto, 1915, 60') musicato dai Perturbazione
Giovedì 13 luglio
16.15 Shadows di J.
18.30 The Connection di
20.30 Trash di P. Morrissey (Usa 1970, 110', v.o. sott.it.)
22.30 Blow Job di A. Warhol (Usa 1963, 35', v.o. sott.it.), Flaming Creatures di J. Smith (Usa 1963, 45', v.o.), Film Magazin of the Arts di J. Mekas (Usa 1963, v.o.)
Venerdì 14 luglio
16.15 Trash (replica)
18.15 Blow Job, Flaming Creatures, Film Magazin of the Arts (replica)
20.30 The Foreigner di A. Poe (Usa 1978, 77', v.o.)
22.00 The Blank Generation di A. Poe (Usa 1976, 55', v.o.), Black Box di Scott e Beth B. (Usa 1979, 10', v.o.)
Sabato 15 luglio
16.30 The Blank Generation, Black Box (replica)
18.00 The Foreigner (replica)
20.30 Permanent Vacation di J. Jarmush (Usa 1980, 75', v.o. sott.it.)
22.00 Poison di T. Haynes (Usa 1991, 85', v.o. sott.it.), The Manhattan Love Suicides di R. Kern (Usa 1985, 30', v.o.)
Domenica 16 luglio
16.30 Permanent Vacation (replica)
18.00 Poison, The Manhattan Love Suicides (replica)
20.15 Shadows, Pull My Daisy (replica)
22.30 The Connection (replica)
***
John
Shadows
Usa 1959,
Copia conservata da British Film Institute
Hugh, Leila e Ben sono tre fratelli afroamericani che vivono a Manhattan. Hugh, il più grande, è un cantante di nightclub in declino che vede uno spiraglio di felicità quando gli viene proposta una nuova scrittura. Leila frequenta i circoli degli esistenzialisti ma dopo una sfortunata avventura accetta la corte di un ragazzo. Ben, il più giovane dei tre, tenta di superare il disagio di essere di colore frequentando un gruppo di ragazzi bianchi che passano le giornate tra flirt, risse e gioco d'azzardo finché decide di condurre una vita più tranquilla. Il film è stato concepito come saggio di recitazione improvvisata realizzato in
Sc.: J.
GIO 13, h. 16.15, DOM 16, h. 20.15
Robert Frank, Alfred Leslie
Pull My Daisy
Usa 1959,
Ritratto della condizione più intima di un'intera generazione. Libera improvvisazione su una scena tratta da una commedia mai rappresentata di Jack Kerouac. Uno degli elementi più interessanti è il sonoro: il film è stato girato muto, mentre la voce di Kerouac doppiava tutti i personaggi commentando liberamente anche le loro azioni. In tal modo i commenti di Kerouac acquistano un'immediatezza, una poesia e una magia considerati da Jonas Mekas senza precedenti nel cinema americano. "Potrebbe quasi essere considerato un film beat – è l'unico vero film beat, se mai ce ne fosse uno – intendendo per beat l'espressione del rifiuto inconscio e spontaneo della nuova generazione nei confronti della classe media, degli uomini d'affari" (J. Mekas).
Sc.: Jack Kerouac; Int.: Allen Ginsberg, Gregory Corso, Larry Rivers.
GIO 13, h. 17.45, DOM 16, h. 21.45
Shirley Clarke
The Connection/L'intermediario
Usa 1962,
Copia restaurata e conservata da UCLA
Il film narra la storia di un gruppo di tossicodipendenti in attesa dell'uomo che dovrà portar loro la "roba". Il film fu un evento di grande importanza, anche perché il dramma di Gelber introduceva tutta una serie di tecniche tipiche del teatro d'avanguardia dell'epoca: dall'uso sistematico delle improvvisazioni al coinvolgimento provocatorio del pubblico. The Connection ricreava la tossicodipendenza "in diretta": infatti gli attori erano dei veri drogati, che accettavano di salire sul palco in cambio della dose. Dopo 722 rappresentazioni in tre anni, The Connection divenne un film nel 1962, diretto da Shirley Clarke. Compare come attore anche lo scrittore e poeta William Burroughs, icona del movimento della Beat Generation
Sc.: Jack Gelber, dal suo dramma omonimo; Fot.: Arthur J. Ornitz; Int.: Warren Finnerty, Jerome Raphael, Gary Goodrow, James Anderson.
GIO 13, h. 18.30, DOM 16, h. 22.30
Paul Morrissey
Trash
Usa 1970,
A causa dell'uso della droga, un giovane non riesce ad avere piú rapporti sessuali con la propria ragazza che colleziona oggetti scovati tra i rifiuti e, per racimolare un po' di soldi, si fa credere incinta da un'assistente sociale. Introdottosi in una casa nel tentativo di rubare, il tossicomane viene sorpreso dai proprietari che lo utilizzano, senza scrupoli, per i propri giochi erotici. Seconda parte della trilogia prodotta da Warhol. La macchina da presa di Morrissey non arretra di fronte a nulla ma proprio per questo il film è sincero ed emozionante, senza nessun moralismo. Il doppiaggio fu curato all'epoca da Pier Paolo Pasolini, che preferì voci che non avevano mai seguito corsi di dizione.
Sc. e Fot.: P. Morrissey; Int.: Joe Dalessandro, Geraldine Smith, Patty D'Arbantville, Holly Woodlawn.
GIO 13, h. 20.30, VEN 14, h. 16.15
Andy Warhol
Blow Job
Usa 1963,
Blow Job è costituito unicamente dal primo piano fisso di un ragazzo mentre qualcuno, fuori campo, compie una fellatio su di lui. Il viso è illuminato da una forte luce che piove dall'alto e lo sfondo è un muro di mattoni. Alla fine del film il giovane si rilassa fumando una sigaretta. "Warhol parodizza il cinema pornografico che, nelle sue forme primarie, era anch'esso muto. L'illuminazione dall'alto del volto fa emergere delle ombre nelle orbite del ragazzo, che a momenti ne trasformano il volto in teschio: la morte, la petite mort che accompagna l'erotismo, fa la propria comparsa. All'opposto, ma sono opposti che coincidono, quella stessa luce, che nelle code iniziali e finali è come se "bruciasse" la pellicola, introduce una dimensione che non è azzardato definire spirituale, nella banale registrazione "documentaristica" del primo piano: come se Warhol volesse estrarre da quel volto, attraverso un cinema al di là del cinema, un'estasi divina.
Fot.: A. Warhol; Int.: Willard Maas.
GIO 13, h. 22.30, VEN 14, h. 18.15
Jack Smith
Flaming Creatures
Usa 1963,
Copia conservata da The Film-Makers' Cooperative
Uno dei film più celebri e celebrati dell'underground americano, una farsa umoristica che si sviluppa in un mondo popolato da travestiti, falli cadenti, maquillages esagerati, glamour hollywoodiano. È la gloriosa manifestazione di un istante di libertà fissato sulla pellicola da un artista che influenzerà le opere di tutta una generazione di cineasti e di performer.
Int.: Joel Markman, Mario Montez.
GIO 13, h. 23.10, VEN 14, h. 18.50
Jonas Mekas
Film Magazine of the Arts
Usa 1963,
Copia conservata da The Film-Makers' Cooperative
Il film è composto da otto sequenze indipendenti, che descrivono diverse esperienze artistiche. Esse sono girate in modo documentaristico senza interagire direttamente con le azioni, con una regia spontanea ed improvvisata. L'idea principale che Mekas voleva sviluppare era di riuscire a raggruppare tutti i modelli principali dell'arte contemporanea newyorchese, andando dalla Pop Art all'Happening, dal teatro sperimentale, alla musica d'avanguardia.
Fot.: J. Mekas, Ed Emshwiller, David Brooks; Int.: Andy Warhol, Jasper Johns, Jerry Joffen, Eric Hawkins.
GIO 13, h. 24.00, VEN 14, h. 19.45
Amos Poe
The Foreigner
Usa 1978,
L'agente segreto Max Menace arriva a New York e, in attesa di incontrare il suo contatto e di venire a conoscenza della sua prossima missione, si imbatte in una serie di strani personaggi e vive assurde situazioni senza mai riuscire a scoprire perché sia stato chiamato a New York. In questo suo vagabondaggio osserva il mondo senza trovare un senso, aspira alla violenza per noia e per paura.
Sc.: A. Poe; Fot.: Johanna Heer, Kirine El Khadem; Int.: Eric Mitchell, Anya Phillips, Patti Astor, Deborah Harry, A. Poe.
VEN 14, h. 20.30, SAB 15, h. 18.00
Amos Poe, Ivan Kral
The Blank Generation
Usa 1976,
Girato in 16mm da Poe insieme a Ivan Kral, membro del Patti Smith Group, al CBGB's di New York nel 1975. Il film include riprese di band come Television, Ramones, Talking Heads, Blondie, Patti Smith Group, Johnny Thunders & The Heartbreakers (con Richard Hell), Wayne County e altri gruppi. Il risultato è un vibrante filmato, simbolo dell'estetica del nuovo cinema, in bianco e nero e con il sonoro fuori sincrono (le riprese erano mute, il sonoro è stato poi aggiunto da demo e live delle band). Frammentato, convulso, sfalsato, un documento importante, che mette in luce il talento di Poe e mostra i primi passi di alcune delle band del successivo movimento new wave americano.
VEN 14, h. 22.00, SAB 15, h. 16.30
Scott e Beth B.
Black Box
Usa 1979,
Nei film di Scott e Beth B. c'è, quasi sempre, un'atmosfera di paranoia politica, di un mondo da incubo in cui la libertà può essere portata via in ogni momento da forze repressive, atmosfera che mette le persone l'una contro l'altra in modo che la gente non si organizzi mai, ma che sia invece in competizione per denaro e una migliore posizione. "Tutti i nostri film parlano degli indesiderabili. Li trovo in un certo senso più reali. La maggior parte dei
Int.: Bob Mason, Kristof Kolhofer, Lydia Lunch, Kiki Smith.
VEN 14, h. 23.00, SAB 15, h. 17.30
Jim Jarmusch
Permanent Vacation
Usa 1980,
Allie, un ragazzo ancora adolescente, condivide un appartamento a New York con una sua amica. Soffrendo d'insonnia, la notte cammina per strade deserte, tra edifici diroccati coperti da fitta vegetazione. Le bombe di una guerra immaginaria esplodono a distanza. Dopo aver visto il quartiere in cui è nato, decide di andare a trovare sua madre, ricoverata in un ospedale fatiscente. Ma la compagna di stanza della madre lo respinge con delle risate isteriche e Allie decide di andarsene. Durante il suo vagabondaggio per le strade incontra diversi personaggi: una ragazza che canta spagnolo, un nero drogato che racconta barzellette, un sassofonista che improvvisa serenate ipnotiche. Dopo aver rubato e rivenduto un'automobile per 800 dollari, Allie torna a casa e fa la valigia, lasciando un messaggio scritto per la sua amica. Alle luci del mattino si imbarca su una nave da carico che lo porta lontano.
Sc.: J. Jarmusch; Fot.: James A. Lebovitz; Int.: Chris Parker, Leila Castil, John Lurie, Richard Boes, Sara Driver.
SAB 15, h. 20.30, DOM 16, h. 16.30
Todd Haynes
Poison
Usa 1991,
Basato sugli scritti di Jean Genet, il film racconta tre storie: in Hero un bambino di 7 anni uccide il padre e poi scompare. In Horror uno scienziato isola l'impulso sessuale in forma liquida, ma poi lo beve per errore e dà origine a una tremenda epidemia. In Homo un ladro fa il suo ingresso in un carcere dove le relazioni omosessuali sono all'ordine del giorno, e incontra una sua vecchia conoscenza. Differenziati e distinguibili nello stile, i tre episodi sono rispettivamente riflessione sull'impossibile realismo del cinema, un omaggio ai b-movie di fantascienza degli anni Cinquanta, un omaggio diretto a Jean Genet.
Sc.: T. Haynes, dai racconti di Jean Genet; Fot.: Maryse Alberti Shore, Barry Ellsworth Tiel; Int.: Edith Meeks, Millie White, Buck Smith.
SAB 15, h. 22.00, DOM 16, h. 18.00
Richard Kern
The
Usa 1985,
Quattro sguardi di Richard Kern in quattro cortometraggi. In Stray Dogs vediamo un pittore che gira per New York con le sue ragazze spendendo e spandendo. Woman at the Wheel segue una donna e i suoi due fidanzati vertiginosamente in giro per
Sc.: R. Kern; Int.: Nick Zedd, David Wojnarowicz, Bill Rice.
SAB 15, h. 23.30, DOM 16, h. 19.30