"New York Taxi", di Tim Story

Aspettando “Fantastic Four”, il regista Tim Story gira il remake di Luc Besson (qui tra i produttori del film), “Taxxi”. Commedia d'azione, che sembra conformarsi al genere "buddy-buddy" per poi scompaginare e invertire i ruoli. Spasso e movimento non perdono il contatto con corpi e rottami lasciati al passaggio.

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Aspettando Fantastic Four, e dopo il successo di Barbershop (del 2002), il regista Tim Story gira il remake di Luc Besson (qui tra i produttori del film), Taxxi. Commedia d'azione, che sembra conformarsi al genere "buddy-buddy" per poi scompaginare e invertire i ruoli. Apparizione dei fenomeni più estremi. Per le strade di New York come se fossero deserte, come se il set fluttuasse tra gli ingombri mentali e fisici, rendendo la gravità più leggera o mostrando quanto il movimento caotico è assai prevedibile nelle "fughe". Uno sbirro impacciato (Jimmy Fallon), innamorato del suo tenente (Jennifer Esposito),  per i suoi continui fallimenti si vede relegare nelle retrovie del comando. Sulle tracce di avvenenti rapinatrici brasiliane (tra cui la modella Gisele Bundchen), il poliziotto non demorde e decide di allearsi con una tassista della "Big Apple" (la cantante e attrice Queen Latifah), asso del volante che sogna di diventare un giorno un pilota professionista. Tra inseguimenti, malintesi, catastrofi sfiorate e pendenti, la coppia diverte e si amalgama, in un continuo gioco di rimandi alle commedie di azione fisica, rituale e svago anarcoide. Come catapultati in un videogame, il genere assume sembianze non di avvieneristica portata, ma di più ampio respiro. Il gioco virtuale non è solo valore aggiunto ideale, ma si interseca tra le maglie semiotiche narrative. Cinema certamente non pretenzioso, ma dagli intenti esclusivamente di intrattenimento, in cui il fuoco della percezione sembra comunque espandersi alle periferie dei codici visivi, senza per forza sconfinare nella cultura "parcours" francese, di cui Besson è ormai tra i "messaggeri" cinematografici. La città si presta come scenario asimmetrico: è un insieme di forme, che pur essendo stabili, sono disposte sempre in modo irregolari, tali da indurre lo sguardo alla mobilità, sia che esso segui il profilo delle sue "vette", sia che scorra sull'andamento delle traiettorie delle quattro ruote. La sensazione è quella di non trovarsi invischiati in una corsa memorabile, ma neanche nella levigatezza tutta artigianale che esprime puro esercizio meccanico e manieristico. La commedia e l'azione non perdono il contatto con i corpi e i rottami lasciati al passaggio. Nessuna perdita di controllo, nessun sorpasso in corsa, ma neanche quell'avanguardismo hollywoodiano (dei Woo o Harlin), che se non lo mastichi con naturalezza, rischi di deragliare pericolosamente in fuori pista.          

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Titolo originale: Taxi


Regia: Tim Story


Interpreti: Queen Latifah, Jimmy Fallon, Henry Simmons, Jennifer Esposito, Gisele Bundchen, Ana Cristiana De Oliveira


Distribuzione: Twentieth Century Fox Italia


Durata: 98'


Origine: USA, 2004

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