Newsletter 16/2/2008
BERLINALE 58 – Caos calmo – Il petroliere – Guerra a STORIE DEL CINEMA – Michel Gondry – Julian Schnabel – Mike Nichols – Roy Scheider
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STORIE DEL CINEMA al Detour via Urbana 47/A
“Il cinema è in guerra”; il conflitto nelle e tra le immagini. |
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I FILM IN SALA – Le novità al cinema dal 14 febbraio In uscita questa settimana Away From Her – Lontano da lei di Sarah Polley, Il petroliere di Paul Thomas Anderson, Lo Scafandro e la Farfalla di Julian Schnabel, Parlami d’amore di Silvio Muccino FILM IN TV – Dal 17 al 23 febbraio tutti i film sui Network nazionali
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NEWS |
Secondo premio, dopo il FIPRESCI, per il messicano Fernando Eimbcke
Il film del brasiliano José Padilha ottiene il massimo riconoscimento della 58° Berlinale
Premiato Errol Morris
Premiato Asyl – Park and Love Hotel
Per There Will Be Blood
Premiati l'attore Reza Najie e l'attrice Sally Hawkins
Vince Wang Xiaoshuai, anche sceneggiatore del film oltre che regista
Premiati i film a tematica omosessuale
Assegnati i premi dell´Organizzazione Internazionale delle Chiese Cattoliche e Protestanti
Accreditati, film, pubblico e…prossima edizione
Alle 19, circa 1600 invitati
Vince l'australiano The Black Balloon di Elissa Down
Il messicano Lake Tahoe miglior film del concorso
Sono stati assegnati i primi premi di questa edizione. Si comincia naturalmente dalle sezioni "minori"
Sostanzialmente il festival si conclude oggi. I possibili vincitori sembrano ben delineati…
Dalle 18.15 il Red Carpet fino alla conferenza stampa delle 20.45
La pop star ha confessato di voler far uscire il suo film, Filth and Wisdow, in rete
Le due attrici oggi presentano il film, in anteprima mondiale, The Other Boleyn Girl
Dal 16 al 24 febbraio al Cinema Trevi
Nuove soluzioni per le sponsorizzazioni nelle sale
Si fa gia´qualche nome come possiblie vincitore di questa edizione
del film Feurherz, dell'italiano Luigi Falorni
Il secondo film in concorso di un regista italiano accolto con freddezza dalla stampa
autore di film come L'arpa birmana e Fuochi nella pianura, aveva 92 anni
Il film di Antonello Grimaldi ha avuto un'ottima accoglienza alla proiezione del pubblico.
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di Simone Emiliani
Verdetto clamoroso che nega il massimo riconoscimento a Paul Thomas Anderson. Totalmente a bocca asciutta Caos calmo di Grimaldi, Night and Day di Hong Sangsoo e Sparrow di Johnnie To. Negato anche il premio alla magistrale prova di Daniel Day-Lewis mentre pienamente meritato è quello a Sally Hawkins per Happy Go-Lucky di Mike Leigh –
Tutte le corrispondenze dei nostri inviati al Festival
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E’ un verdetto a sorpresa. Ad essere generosi, discutibile. Ad essere onesti, ingiusto, quasi scandaloso. Tropa de elite, il film del brasiliano José Padilha, ha vinto l’Orso d’Oro della 58° Berlinale. Restano così a mani vuote There Will Be Blood di Paul Thomas Anderson che si deve accontentare dell’Orso d’Argento per la miglior regia e Happy Go-Lucky di Mike Leigh che ha visto premiata soltanto l’interprete femminile, la bravissima Sally Hawkins. Niente premi all’Italia per Caos calmo di Antonello Grimaldi e Feuerherz di Luigi Falorni. Le voci alla vigilia si rincorrevano in maniera confusa, ma sembrava sin dall’inizio che nessuno potesse togliere il massimo riconoscimento al film di Paul Thomas Anderson. Ci si poteva anche attendere una sorpresa ‘nazionale’, come quella all’irritante Kirschblüten – Hanami, di Doris Dörrie C’è da dire che il livello del concorso di questa edizione è stato complessivamente medio tendente verso il basso. Però non sono mancati i film che potevano essere premiati. L’edizione del 2008 poteva essere l’anno giusto per il riconoscimento di un grande cineasta come il coreano Hong Sangsoo con il suo immenso Night and Day e poteva essere anche un’occasione per i nostri distributori di farlo conoscere in Italia. Clamorosa anche l’esclusione dai premi finali del bellissimo Sparrow di Johnnie To, un perfetto teorema geometrico del cinema d’azione con frammenti quasi musical da brividi e dell’ottimo Kabei del giapponese Yoji Yamada. La giuria presieduta da Costa-Gavras ha invece deciso di scegliere il cinema d’impegno civile con un occhio anche alla dimensione spettacolare, privilegiando, come è già avvenuto in passato, un cinema di contenuti. Di Tropa de elite pensiamo che ci dimenticheremo abbastanza presto. Lascia anche piuttosto sconcertati il premio per il miglior attore. Nessuno nega l’indubbia bravura a Reza Najie, vincitore per The Song of Sparrows dell’iraniano Majid Majidi. Ma negare il premio a un mostruoso Daniel Day-Lewis (sulla stampa tedesca qui a Berlino, dopo la proiezione del film di Anderson, c’è chi ha parlato addirittura di prova epocale da parte dell’attore) ma anche a Nanni Moretti per Caos calmo appare quantomeno un’altra forzatura di questo verdetto. L’unica decisione che ci trova d’accordo è quella, oltre al premio per la miglior attrice, di assegnare il Gran Premio della giuria a Standard Operating Procedure di un ottimo documentarista come Errol Morris. Per il resto, restiamo a notevole distanza dai premi di questa 58a Berlinale.
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