Per un “curioso destino” il film di Brian De Palma, premiato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia – e miglior film secondo Sentieri selvaggi – non ha trovato una distribuzione nelle sale cinematografiche ed approda direttamente sulla tv satellitare, ovvero Sky. Dal 14 marzo al 17 aprile sarà programmato in anteprima assoluta su SKY Prima Fila, sarà acquistabile 24 ore su 24 con partenze ogni 30 minuti. Censura di mercato o stato avanzato della visione post-cinematografica?…. Intervista a De Palma – La recensione di Redacted
Ci mancava lo sguardo di Peter Del Monte. Un cinema, il suo, che si sacrifica con ogni mezzo per sorreggere i volti e i passaggi di questa storia. Si immerge senza peso la dove le cicatrici ancora sanguinano, riemerge nell’universalità dei dolori, delle scelte sbagliate e delle scalate alla luce.
BERGAMO FILM MEETING 26 – “Problemat s komarite i drugi istorii (The Mosquito Problem and Other Stor … Paunov sa essere poeta e comico portandoci tra i cittadini di Belene, Bulgaria, che guardano alla centrale atomica innocenti, fiduciosi e a volte bestiali come gli abitanti di Springfield, con uno sguardo che muta improvvisamente dall'affettuoso, e folle, a uno strappo dolorante nella ferita del filmino di famiglia, mentre una signora affaticata chiama il suo gatto con un fischio ossessivo, piange sulla tomba di una madre di cui conserva le foto diciannovenne, con le sopracciglia arroganti e la divisa da kapò di regime comunista. I bambini intanto si tuffano nell'insetticida in un valzer viennese, guidati da un capitano di mare… La sorpresa della nuova sezione "Visti da Vicino"
BERGAMO FILM MEETING 26 – “Hafner’s Paradise”, di Günter Schwaiger (Visti da vicino)Non abbiamo già ascoltato e analizzato fino all’osso, fino alla loro semplicità inaccettabile, le risposte di rito ai processi – mi è stato ordinato, era necessario – per riproporre un confronto tra il carnefice nazista e la vittima, il sopravvissuto di Dachau, sostenendo in qualche modo che avverrà un crollo, che il vecchio cadrà fulminato da 50 anni di sensi di colpa occultati insieme ai corpi nelle fosse comuni?
BERGAMO FILM MEETING 26 – “Gli anni Falck”, di Giusi Castelli e Francesco Gatti (Visti da Vicino)
Il documentario intraprende una sorta di viaggio parallelo. La crescita finanziaria e tecnologica delle storiche Acciaierie Falck nel corso di trent’anni, finisce per l’andare di pari passo con l’avvicendamento delle migliorie elettroniche nel campo delle riprese cinematografiche, testimoniato dai filmati amatoriali in super8 girati dal direttore delle Falck in ogni occasione privata o ufficiale.
Non abbiamo già ascoltato e analizzato fino all’osso, fino alla loro semplicità inaccettabile, le risposte di rito ai processi – mi è stato ordinato, era necessario – per riproporre un confronto tra il carnefice nazista e la vittima, il sopravvissuto di Dachau, sostenendo in qualche modo che avverrà un crollo, che il vecchio cadrà fulminato da 50 anni di sensi di colpa occultati insieme ai corpi nelle fosse comuni?
Questo importante documentario realizzato dal regista basco nel 2003 e incentrato proprio sulla ‘questione basca’, i nazionalismi, l’Eta, il Partito Popolare Spagnolo, diventa sorprendentemente testo perfetto per ‘schizzare’ i contorni del cinema dell’autore di Lucia y el Sexo. Come la lingua basca, il cinema di Medem pare senza reale appartenenza, estraneo, inafferrabile, dal ceppo di provenienza sconosciuto.
Sceneggiato e girato dal regista di La parola ai giurati, Il verdetto, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Serpico, Quinto potere, è un thriller terribilmente premeditato, in ordine logico che non tradisce e contrasta assolutamente i salti cronologici e i cambiamenti sottili di prospettiva nei quali i suoi personaggi sembrano decomporsi e ricomporsi poco a poco. Presentato fuori concorso alla Festa del cinema di Roma
Al suo terzo lungometraggio, James Gray entra prepotentemente tra i registi da amare e diffondere. Sguardo fiero tra Martin Scorsese e Paul Schrader: il cinema gli appartiene a discapito della scrittura apparentemente o volutamente approssimativa, a discapito di una spettacolarizzazione manierata. In concorso al 60° Festival di Cannes
"Grande, grosso e… Verdone", di Carlo Verdone
L’omaggio di Carlo Verdone al suo pubblico si traduce in uno dei punti più bassi della carriera del regista romano: un film vuoto, senza idee, una riproposizione noiosa e stanca delle sue maschere più famose. Un’operazione fuori tempo massimo, che vorrebbe aggiornarsi al presente senza avere nulla da dire.
Box Office Italia: C'è solo Carlo VerdoneGrande, grosso e Verdone domina il week-end: il distacco con gli avversari è talmente elevato che non lascia dubbi sulle scelte che gli spettatori hanno fatto tra venerdì e domenica. Carlo Verdone aspetta 10000 A.C. sorridendo di fronte al premio che gli ha dato il pubblico italiano: 5 milioni di euro sono uno dei risultati migliori della stagione.
Box Office USA: 10,000 B.C. è primo senza sfondare
E’ ancora presto per dire che la montagna 10,000 B.C. ha partorito un topolino, ma il risultato del primo week-end è sotto le aspettative: il kolossal di Roland Emmerich non ha infatti sfruttato un calendario favorevole e ha conquistato la vetta senza impressionare. La media per sala più alta è stata quella di Paranoid Park, sotto i primi cinquanta posti e distribuito solo in due sale, comunque affollatissime.
LIBRI DI CINEMA – Le novità di marzo “Nannarella”, “Il film noir americano”, “Il mondo narrativo”, “Cinefilosofando”, “Ingmar Bergman. Il posto delle fragole”, “Tutti i film di Stanley Kubrick”, “Il cerchio e la spada”, “Adattamento”, “Cineterapia”, “L’universo di Hitchcock”, “Il libro del cinema 2008”, “Alain Resnais”, “Inquadrature e regie”, “I film di Mario Monicelli
"Cenerentola e gli 007 nani", di Paul J. Bolger eYvette Kaplan
Paul J. Bolger e Yvette Kaplan, decisi ad imprimere una potente scossa al pacifico universo delle storielle per bambini, catapultano gli ignari protagonisti di fantasiosi racconti vecchi di secoli, in un limbo sconosciuto. Per una volta l'equilibrio supremo tra Bene e Male salta, mettendo in serio pericolo il puntuale sopraggiungere del lieto fine
Il regista Peter Del Monte e gli attori Kasia Smutniak e Marco Foschi parlano del loro ultimo film: Nelle tue mani. Un’opera complessa, disturbante, imperfetta ma anche estremamente sanguigna e vitale. I due attori raccontano come si sono avvicinati ai loro personaggi mentre il regista svela la sua esigenza di ritrarre la femminilità in maniera diversa dai canoni abituali del cinema italiano.
LA FOTO DEL GIORNO – “Tropic Thunder” la folle guerra di Ben StillerTropic Thunder, "epica action comedy" di e con Ben Stiller, oltre a Jack Black, Robert Downey Jr. e Nick Nolte esce in USA il 15 Agosto. Dalle anticipazioni degli spettatori intervenuti ai primi screening-test, si tratta di una commedia tra ¡Three Amigos! di John Landis e Palle al balzo che gioca con i clichè della lavorazione di un film, che vede Stiller regista e attore confermarsi capofila del cosiddetto Frat Pack, che identifica una generazione di talenti comici di cui fanno parte Jack Black, Owen e Luke Wilson, Will Ferrell. Alla sceneggiatura ha collaborato un altro giovane promettente attore, Justin Theroux. Teaser trailer – VIDEO.
“Water Horse – La leggenda degli abissi”, di Jay RussellEccellente la realizzazione, da parte di Weta Digital e Weta Workshop, della creatura marina, leggenda del mitico Loch Ness. Dopo Il mio cane Skip, il regista Jay Russell firma ancora una pellicola per ragazzi, tratta dal racconto di Dick King-Smith, lo stesso autore letterario di Babe, maialino coraggioso. Film divertente, ma anche prevedibile e poco fantasioso.
“Redacted”, di Brian De Palma Massimo Causo Frammenti di un immaginario personalizzato nel punto di vista fremente, giusto/sbagliato della mano che filma di per sé, frammenti che viaggiano alla velocità di schegge impazzite sull’orizzonte dello scenario di guerra iracheno. La vera guerra è questa, ci dice De Palma, schiantata sulle fotografie vere (tutte? anche l’ultima, quella della vittima stuprata, assassinata e data alle fiamme dai soldati americani?) esposte nel finale affidato al pieno lirico pucciniano della Tosca. Uscito direttamente in tv su Sky Primafila
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Il 19 aprile, con una festa che faremo al Makenoise, Sentieri selvaggi compie 20 anni. E per regalo di compleanno ci siamo regalati, e vogliamo regalare a tutti i nostri lettori, un film, Sfiorarsi, di Angelo Orlando, che uscirà in sala a Roma, al Filmstudio, a partire dall’8 maggio. Sembra una piccola cosa, e forse lo è, eppure è una piccola/grande “rivoluzione culturale”: invece di piangerci addosso sulla crisi del cinema, della distribuzione, delle sale che non ci sono, o che non prendono i film indipendenti, ecc… abbiamo fatto una piccola partnership: una rivista di cinema, SENTIERI SELVAGGI, una distribuzione indipendente, l’ATALANTE FILM, un cineclub indipendente, il FILMSTUDIO: e insieme portiamo finalmente questo bel film al cinema. Con tre iniziative collaterali: un concorso per filmmakers, una prevendita dei biglietti, una festa!
Sosteneteci e raccontateci la “vostra” Sentieri selvaggi.
In occasione dell’uscita del film “Sfiorarsi” e del ventennale della rivista di cinema Sentieri selvaggi, è bandito un concorso per un video di circa tre minuti, indirizzato a filmmakers italiani e stranieri. Il tema è legato al titolo del film: “Sfiorarsi” – questa è la parola da far risuonare liricamente o narrativamente utilizzando qualunque genere che ne possa gradevolmente accompagnare il senso (cortometraggio, spot, videoclip, documentario…). Il video che risulterà vincitore, accompagnerà il film di Angelo Orlando nelle sale. Scadenza 14 aprile 2008
“PIANOSEQUENZA”
il cinema è tempo e durata. il piano sequenza come negazione e come compimento del montaggio. il controllo e la deriva della visione, tra iperrealismo ed astrazione. il cinema che punta disperatamente al suo oltre, al suo impossibile oltrepassamento.
ore 21.30 FILM A SORPRESA
nelle tue mani
il nuovo film di Peter Del Monte
con Kasia Smutniak e Marco Foschi
e con Alba Rohrwacher, Luisa De Santis, Luciano Bartoli
Un film toccante che conquista e illumina
(Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
Sulla scia di Rossellini… parla al cuore senza retorica
(Maurizio Porro, Corriere della Sera)
Un ritratto di donna appassionato e perfetto
(Lietta Tornabuoni, La Stampa)
Kasia Smutniak è una promessa del cinema italiano
(Paolo D'Agostini, La Repubblica)
Mavi (Kasia Smutniak) è un vulcano emotivo in piena, perenne, spettacolare eruzione. Del Monte torna finalmente dietro alla macchina da presa
(Roberto Silvestri, Il Manifesto)
Ci mancava lo sguardo di Peter Del Monte. Un cinema, il suo, che si sacrifica con ogni mezzo per sorreggere i volti e i passaggi di questa storia. Si immerge senza peso la dove le cicatrici ancora sanguinano, riemerge nell’universalità dei dolori, delle scelte sbagliate e delle scalate alla luce
-------------------------------------------------------------- Sentieriselvaggi21st #11: JONAS CARPIGNANO La nuova frontiera del cinema italiano
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