Nomadica – Atelier per le arti e il cinema di ricerca (aprile 2016)

Tre incontri curati da Nomadica nel corso del mese di aprile a Bologna. Il cinema d’animazione di Leonardo Carrano, il teatro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, il cinema di Pedro Costa.

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Inaugurato nel 2015 e sviluppatosi nel corso di numerosi mesi, prosegue il percorso dell’Atelier per le arti e il cinema di ricerca di Nomadica con un nuovo ciclo di seminari che avranno luogo nel mese di aprile 2016 a Bologna presso lo spazio Menomale. Il progetto punta a creare uno spazio di riflessione condivisa, dando voce a chi il cinema lo fa e lo vive, per realizzare la «diffusione di un “pensiero altro” dell’immagine in movimento, del cinema come del teatro, dell’arte, delle “realtà” ed esperienze». Non lezioni frontali, ma un reciproco scambio circolare tra autori, studiosi e appassionati.

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Jazz for a Massacre, di Leonardo Carrano e Giuseppe SpinaNel mese di aprile vi saranno tre appuntamenti: il primo (1,2,3 aprile) vede la partecipazione del regista di animazione sperimentale Leonardo Carrano, autore di numerosi lavori realizzati con le più disparate tecniche, tra cui ricordiamo Aeterna e il recente Jazz for a Massacre, realizzato insieme a Giuseppe Spina. Oltre a mostrare i suoi film, il regista illustrerà le principali tecniche di lavorazione da lui utilizzate, permettendo ai partecipanti di sperimentarle a loro volta in maniera attiva. Ad accompagnare il lato pratico del seminario vi sarà lo storico Giannalberto Bendazzi, massima autorità del cinema di animazione mondiale e reduce dalla pubblicazione del mastodontico Animation: A World History, uno studio scritto in lingua inglese di ben 1456 pagine suddivise in tre volumi che racconta in maniera esaustiva la storia del cinema di animazione di ogni parte del globo, senza tralasciare (per una volta) davvero nulla.

 

Il secondo appuntamento avrà luogo il 7 aprile, in un fulmineo incontro con Antonio Rezza e Flavia Mastrella, da decenni eroi invisibili di un teatro inimitabile e per molto tempo clandestini di un cinema proliferato in numerosi corti, due lungometraggi, e approdi a corpo morto in quel capolavoro televisivo che era Troppolitani, e che continua a (non) vivere in installazioni che travalicano la durata televisiva e proiettate fortuitamente nei più disparati contesti. A conclusione dell’incontro sarà possibile assistere a due di queste ultime creazioni, con la proiezione di Troppolitani – Via Padova (2013) e Troppolitani – Valle Occupato (2012), girati rispettivamente a Milano e Roma, insieme al classico (quasi lungo) Confusus (1993), non incluso nella raccolta in DVD edita da Kiwido e visto principalmente grazie a Fuori Orario.  L’incontro si svolge in concomitanza con la tappa bolognese dell’ultimo spettacolo di RezzaMastrella Anelante, in scena al Teatro Duse nei giorni successivi.

 

Cavalo Dinheiro di Pedro CostaL’ultimo degli incontri, il 23-24-25 aprile, vedrà protagonista il regista portoghese Pedro Costa, uno dei più importanti autori contemporanei ancora poco conosciuto in Italia ma assoluto protagonista della scena cinematografica internazionale. Approdato a uno stile registico sempre più scarno e minimale tanto dal punto di vista produttivo che stilistico ma colmo di umanità e poesia, il cinema del regista ha forse il suo vertice nel suo ultimo film Cavalo Dinheiro, premiato a Locarno nel 2014 con il Pardo d’Argento per la miglior regia, che sarà visibile agli spettatori italiani grazie a Zomia che lo distribuirà nelle sale a fine aprile. Nel frattempo i tre incontri di Nomadica con il regista, accompagnato dal critico e curatore cinematografico Rinaldo Censi, saranno accompagnati dalla retrospettiva proposta dalla Cineteca di Bologna, che oltre al già citato Cavalo Dinheiro proporrà la cosiddetta trilogia di Fontainhas, quartiere nella periferia di Lisbona popolato in prevalenza da immigrati capoverdiani, di cui Costa ha documentato, attraverso i suoi film, la vita e la demolizione. I tre film, Ossos, No quarto do Vanda e il capolavoro Juventude em Marcha rappresentano la summa del lavoro di Costa, rinunciando definitivamente alla sceneggiatura in favore di un metodo di lavoro organico, in simbiosi con i suoi stessi protagonisti che portano la loro pelle e le loro storie di fronte alla macchina da presa.

Per ulteriori informazioni: http://www.nomadica.eu/atelier/

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