Nostalgia canaglia: Poli opposti, di Max Croci

Una commedia sentimentale che si avvicina ai grandi nomi del passato attraverso un’operazione nostalgica che di nuovo ha ben poco, proponendo situazioni tipiche del genere in un contesto contemporaneo

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Stefano (Luca Argentero), terapista di coppia, si è appena trasferito in una nuova casa: il matrimonio con sua moglie è giunto al termine. La sua dirimpettaia, Claudia (Sarah Felberbaum), è una mamma single nonché uno spietato avvocato divorzista che disprezza la categoria degli uomini, e dei mariti. Grazie all’aiuto di un piccolo e timido cupido, l’opposizione iniziale tra i due lascerà spazio all’amore.

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Di tanto in tanto la commedia italiana non entra nel tunnel della commedia all’italiana ma sceglie la strada più illuminata e meno frequentata del cinema classico americano. Max Croci, che ha diretto una serie di corti, documentari e web series, esordisce nel lungometraggio con una commedia sentimentale che senza alte pretese si avvicina ai grandi nomi del passato (Hawks, Wilder, Cukor) proponendo situazioni tipiche del genere in un contesto urbano contemporaneo – una Roma a tratti magica e caleidoscopica. Anche i protagonisti trasudano un’eleganza d’altri tempi, complici le musiche e la scelta di un abbigliamento particolarmente curato che riflette una disposizione d’animo quanto mai rara oggi, l’onestà: se Argentero si cala in maniera naturale nella parte del bravo ragazzo, la Felberbaum fatica a trovare la sua dimensione, di madre e di donna.

Il meccanismo insomma, a parte qualche piccola forzatura, funziona. Ed è proprio qui uno dei limiti del film, in quest’operazione nostalgica che di nuovo ha ben poco: uno dei collegamenti al presente è ad esempio il tema del bullismo che però viene presto accantonato per mantenere la storia su un tono romantico. Ci si aspetta allora una svolta drammatica, di quelle che ti fanno commuovere all’eccesso quando arrivi al lieto fine – lei che capisce di appartenere a lui e lo bacia sotto la pioggia (cit.). Invece Poli opposti ha forse paura di osare, di far traballare i cuori e sbatterti le emozioni in faccia; a livello narrativo non lavora a fondo sui contrasti per generare nello spettatore un’attrazione che vada al di là del semplice physique du rôle attoriale. Ed è un’occasione persa vista la performance credibile di Argentero che conferma di avere un talento purtroppo asservito spesso a progetti di scarso impatto artistico.

Regia: Max Croci
Interpreti: Luca Argentero, Sarah Felberbaum, Giampaolo Morelli, Tommaso Ragno, Grazia Schiavo, Anna Safroncik, Elena Di Cioccio
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 85’
Origine: Italia, 2015

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