Omaggio a Marina Piperno e Luigi Faccini

3-9 maggio 2010

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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3-9 maggio 2010

Cinema Massimo – via Verdi, 18, Torino

 

 
con un incontro con la coppia che, insieme a Don Andrea Gallo, dialogherà e introdurrà il pubblico alla

L’amata & l’assassino. Omaggio a Marina Piperno e Luigi Faccini

 

di Alberto Barbera, Stefano Della Casa, Piero Spila

 

Gli addetti ai lavori si chiedono spesso cos’è il produttore e quale ruolo ricopra. Un’altra domanda
che circola frequentemente è quale debba essere il coefficiente di coraggio di cui un regista ha
bisogno per fare film che escano dagli schemi. Su questi temi ci si accapiglia in convegni,
assemblee e dibattiti. C’è chi, invece, cerca di risolvere le questioni per via pratica: una via che
passa per la capacità di mettersi in gioco. È il caso di Marina Piperno & Luigi Faccini.
La loro condizione appare caratterizzata da una ammirevole continuità realizzativa, diretta
conseguenza di un cinema consapevolmente fondato sul rigore e la ricerca, l’investigazione del
presente e il recupero della memoria, la dittatura dolce dello stile e l’eticità della messa in scena,
tutti elementi che fanno a pugni con la logica del profitto oggi imperante. Mai fine a se stesso il
cinema di Luigi Faccini & Marina Piperno è pieno di sfide e stimoli. Attento alla realtà dei
personaggi incrociati, per lo più autentici, e alle situazioni vissute e raccontate, il loro cinema ha
intercettato ripetutamente la vita sociale e culturale dell’Italia, riflettendola con emozione,
commentandola con passione. In tempi di degrado morale e derive sociali forse addirittura
irreversibili è fondamentale misurarsi con un cinema come il loro, che vuol dire riflettere su un
modo di vivere e intendere il lavoro creativo per molti aspetti unico (ma mai isolato),
orgogliosamente minoritario (ma non rinunciatario). Mentre nello scenario audiovisivo in auge tutto
tende ad assomigliare sempre più a se stesso e dunque ad annunciare la sua fine, diventa ancora
più preziosa la presenza di un cinema che non insegue le mode, che non intende adescare e
stupire lo spettatore, ma semmai cerca di farlo pensare, cercando un terreno di incontro, a volte
inatteso e addirittura impervio, e quindi suscitare emozioni vere e profonde. Un discorso d’autore, il
loro, coerente e necessario, che film dopo film continua a ricordare il passato facendo però
riferimento alla cronaca del presente, ribadendo le radici e i valori che contano, indicando e
denunciando i malesseri del tempo difficile che viviamo. La loro opera più recente,
donna amata e di un assassino gentile
unico al mondo”, come dice Morando Morandini; “cinema dell’eresia”, come lo chiama Pino
Bertelli), un atto d’amore e insieme il diario di bordo di chi inventa cinema e nel cinema ripone
l’antica speranza della modificazione e del divenire. Un film che non cessa di provocare veri e
propri sussulti morali di fronte a quello che sta accadendo nel nostro paese. In una stagione cupa
in cui gli uomini sembrano incamminarsi all’indietro, ci sono autori, c’è un cinema, c’è un esercizio
del pensiero che si sforzano di tenere viva una coscienza critica per chi oggi è stanco e sfiduciato,
soprattutto “per quelli che verranno”. Un progetto cinematografico importante, per chiunque abbia
a cuore le sorti del cinema italiano. E, di riflesso, del nostro Paese.

Storia di una(2009), è, in questo senso, un vero film evento proiezione del loro film

Per questa serata ingresso libero.
L’omaggio a
collaborazione con il
studio con il regista a cura del prof. Franco Prono. Per l’occasione è stato pubblicato il volume
l’assassino, malizia e innocenza del cinema

Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con il DAMS dell’Università di Torino, rende omaggioMarina Piperno e al regista Luigi Faccini, complici e compagni di vita da più di trent’anni,L’amata & l’assassino, che avrà luogo al Cinema Massimo dal 3 al 9.lunedì 3 maggio 2010 alle ore 20.30 nella sala Tre del Cinema MassimoStoria di una donna amata e di un assassino gentile – cap. IV.Per tutti gli altri appuntamenti ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.Marina Piperno e Luigi Faccini è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato inDAMS dell’Università di Torino che propone, nei giorni della rassegna, tre seminari diL’amata &(Edizioni Ippogrifo Liguria, www.pipernofaccini.it).

“E’ sempre meno facile vivere in un paese che conosce sommariamente la propria Storia, e che, perfino,
arriva a negarla, magari per riscriverla. Noi due, nati prima, che consideriamo la Storia fonte stessa della
nostra identità, con il film Storia di una donna amata e di un assassino gentile, e con questo libro che ne
accompagna i passi, abbiamo preso di petto il nostro passato e l’abbiamo accuratamente setacciato, senza
smettere di praticare la quotidianità, le affettività, piccole e grandi, l’attenzione al mondo sensibile che ci
circonda, la ricerca culturale e la riflessione politica, proiettandoci quindi nel futuro. A che scopo? Per
scambiare cognizioni con quelli che, nati nel nostro tempo o nati dopo, hanno differenti percezioni ed
esperienze. Per non dissipare nulla di quello che ognuno ha vissuto. Per crescere insieme. Crediamo che
l’arte della modificazione sia ancora praticabile con il cinema. Ancor più con i mezzi digitali, che liberano
energie altrimenti soffocate dal “peso” e dal “costo” del cinema consueto”.
l’assassino, malizia e innocenza del cinema,
Luigi Faccini

(Brano tratto da L’amata &di Marina Piperno & Luigi M. Faccini, Edizioni Ippogrifo Liguria).

Storia di una donna amata e di un assassino gentile – cap. IV

(Italia 2009, 62’, col.)
Viaggio al centro di una bella mente, in questo film Marina Piperno è una donna e nello stesso tempo un
sogno. Una donna reale che scrive al computer, cucina e invita a cena, pulisce, dipinge, viaggia, e nello
stesso tempo è il sogno del cinema come avrebbe potuto e dovuto essere. La sua bella faccia espressiva
prima racconta delle sue origini ebraiche, borghesi e romane, le leggi razziali, la persecuzione, i nascondigli
salvifici, la guerra e la liberazione portata dalle truppe angloamericane, poi, dopo i primi capitoli
autobiografici e le fascinazioni provocate in lei dal cinema americano, esplora la verità del cinema da lei
prodotto: un documento d’amore per la libertà, di sofferenza e lotta per la giustizia su tutta la terra. La
poetica della

camera stylo portata alle estreme conseguenze. (Alessandro Bernardi)

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Museo Nazionale del Cinema

Resp. Ufficio Stampa: Veronica Geraci

tel. 011 8138509 – cell. 335 1341195 – email: geraci@museocinema.it

 

L’amata & l’assassino. Omaggio a Marina Piperno e Luigi Faccini
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