Omaggio a Renato Nicolini

Renato Nicolini

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(articolo pensato come foto del giorno 04/08/14)

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A due anni dalla scomparsa di Renato Nicolini, è doveroso soffermarsi sul ricordo della sua persona. Assessore alla Cultura del Comune di Roma nel periodo 1976–1985 , sotto la giunta comunista di Giulio Carlo Argan, fu una figura centrale nel processo di rinnovamento dell'identità culturale della capitale. Il suo contributo più significativo fu la creazione dell' ”Estate Romana”, manifestazione dove, attraverso la riappropriazione degli spazi comuni della città, veniva fornita al grande pubblico una vasta gamma di spettacoli culturali. Iniziata il 25 agosto 1977 nella basilica di Massenzio con la proiezione del film Senso di Luchino Visconti, l'iniziativa del Comune ebbe subito un grandissimo successo e l'affluenza del pubblico crebbe vertiginosamente in poco tempo, facendo allargare la manifestazione sia nell'offerta (che non si limitò al solo cinema: nacquero così manifestazioni teatrali, letterarie e musicali) che negli spazi ad essa dedicati. L'intuizione di Nicolini, che rese possibile il passaggio da evento locale a vero e proprio fenomeno nazionale replicato in numerose città, fu il sapiente ripensamento dei concetti di pubblico, cultura e fruizione di essa. L'intervento dell'architetto romano fu una vera e propria rivoluzione sociale che aprì le porte alla cultura di massa, abbattendo qualsiasi distinzione tra sfere “alte” e “basse” del sapere: l'arte divenne, per la prima volta, riconosciuta come patrimonio di tutti, e il suo luogo lo spazio condiviso della città. L' ”Estate Romana”, inoltre, creò necessariamente un nuovo dibattito politico attorno alla nuova categoria dell'effimero, facendo divenire il legame tra eventi culturali ed enti locali uno dei fattori centrali dell'analisi sociale: i nuovi bisogni culturali espressi dalla massa, non potevano più essere ignorati.Nicolini Renato
Chiusa la stagione di Massenzio, Nicolini continuò sempre il suo impegno culturale attraverso l'attiva partecipazione politica, militando dal 1992 non più nel PCI ma nel partito Democratico della Sinistra. Sebbene ricoprì il ruolo di assessore culturale anche a Napoli, dal 1994 al 1997 sotto la giunta Bassolino, la sua immagine rimarrà per sempre indissolubilmente legata a Roma, la sua città natale. Significativo, a tal proposito, la sua apparizione (da unico protagonista) nel documentario Tanti futuri possibili di Gianfranco Rosi, vincitore all'ultimo festival di Roma con il suo Sacro GRA. Il corto,dalla durata di poco più di 30 minuti, reperibile tra gli extra del dvd di Sacro GRA, vede Nicolini all'interno di un camion che viaggia senza sosta lungo il GRA di Roma. Con il sedile in senso opposto a quello di marcia, Nicolini si pone tra la mdp e l'incessante (eterno?) scorrere del traffico romano. Per l'ultima volta si interroga sulla sua città, in continua trasformazione ma sempre uguale. Il pensiero a ruota libera di un grande innovatore, tra derive misticheggianti e aneddoti quotidiani, diviene il più sincero testamento di un'attività giovane, mai veramente finita: il continuo interrogarsi sul futuro, quale esso sia, non di un individuo, ma di una collettività intera immersa nei confini di una città senza tempo e senza spazio.

 

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