Omaggio ad Antonio Centa

Il 17 marzo alla Sala Trevi, sarà presentato il nuovo documentario IL PERDENTE GENTILUOMO 

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OMAGGIO AD ANTONIO CENTA
ALLA SALA TREVI DI ROMA IL 17 MARZO
 
Sarà presentato il nuovo documentario IL PERDENTE GENTILUOMO
di Gloria De Antoni e Oreste De Fornari
 
Antonio Centa, nato in Friuli, a Maniago, nel 1907, fu uno degli astri dello star system italiano nel periodo dei “telefoni bianchi”. Interprete di una galleria di personaggi cinematografici tra i più incisivi del decennio 1936-1946, lavorò con registi del calibro di Genina, Camerini, Blasetti, Dino Risi, e a fianco di attori come Anna Magnani, Lea Massari, Alberto Sordi, Alida Valli.
A lui è dedicato Il perdente gentiluomo: vita e arte di Antonio Centa (2009) di Gloria De Antoni e Oreste De Fornari, prodotto dalla Cineteca del Friuli. Già vincitore del premio del pubblico “Zone di cinema” all’ultima edizione del Trieste Film Festival, il documentario sarà proposto a Roma, alla Sala Trevi il 17 marzo prossimo alle ore 20.40. Seguirà un incontro con gli autori, il direttore della Cineteca del Friuli Livio Jacob e il conservatore della Cineteca Nazionale Sergio Toffetti.
La presentazione di questo nuovo lavoro è diventata l’occasione per un omaggio più ampio. A partire dalle ore 17, saranno proiettati a cura della Cineteca Nazionale tre lungometraggi con Antonio Centa: Lo squadrone bianco di Augusto Genina, che lo lanciò nel 1936; Un colpo di pistola (1942) di Renato Castellani, tratto da un racconto di Aleksandr Pushkin; e Assunta Spina (1948) di Mario Mattòli, con Anna Magnani.
Il perdente gentiluomo si muove su più binari. Con il supporto di brani dai film interpretati da Centa, Oreste De Fornari ripercorre la filmografia dell’attore attraverso generi, autori e ideologie. Gloria De Antoni si incarica invece di raccogliere le memorie di chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui. Tra i testimoni ascoltati, Mario Monicelli (giovanissimo aiuto regista de Lo squadrone bianco), che rievoca gli anni americani di Centa, quando era assistente personale di Primo Carnera e l’avventura cinematografica doveva ancora incominciare; Dino Risi, che lo aveva diretto in Una vita difficile, e che qui ritroviamo in una testimonianza rilasciata poco prima della scomparsa; Suso Cecchi D’Amico e Georgia Moll, “figlia” di Centa in Laura nuda.
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