Omar Mukhtar – Il leone del deserto, dov'è finito il film?

Una nota di Giuseppe Gariazzo sulla prima proiezione televisiva, del  kolossal storico-politico che il siriano Mustapha Akkad realizzò nel 1981 sulle nefandezze del fascismo e della colonizzazione italiana in Libia. Mai distribuito in Italia per una censura durata quasi trent'anni. E mandato in onda da Sky in un formato sbagliato! – VIDEO

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Omar Mukhtar – Il leone del deserto, il kolossal storico-politico che il siriano Mustapha Akkad realizzò nel 1981 sulle nefandezze del fascismo e della colonizzazione italiana in Libia, continua a non trovare pace in Italia. Mai distribuito in Italia per una censura durata quasi trent'anni, sembrava che il suo confino italiano fosse terminato. Con la prima visione televisiva (giovedì 11 giugno 2009) su Sky Classics. Non è così. Scrivo mentre il film sta andando in onda. In un formato sbagliato. Girato in cinemascope (formato rispettato da qualsiasi altra versione non italiana), è stato ridotto a un formato quadrato, tipico del cinema classico (ben evidente fin da alcuni titoli di testa, che non rientravano nel quadro). Un francobollo per un film dal respiro immenso. E poi, nei giorni precedenti, servizi televisivi pur realizzati sul film in occasione della visita di Gheddafi a Roma da ottime trasmissioni e testate (mi è capitato di vedere Linea Notte di Rai Tre e Rai News 24), ma anche il manifesto nell'articolo che annunciava il passaggio del film in tv, hanno ricordato che finora Omar Mukhtar aveva avuto in Italia solo un passaggio quasi clandestino al Festival Riminicinema del 1988. Eppure il film, in quella magnifica edizione del festival riminese e nella zona franca che i festival rappresentano, clandestino non era. Arrivai a Rimini giusto in tempo per vederlo, annunciato sul programma e inserito nel catalogo.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

 

 

 La storia del film – da CINEMAFRICA

Il leone del deserto su Sky Classics 

Sarà trasmesso l'11 giugno alle ore 21 su Sky Cinema Classics (canale 315 di Sky) il kolossal anticolonialista del regista siriano Mustapha Akkad, Omar Mukhtar – Lion of the Desert (Il leone del deserto, 1981). Nato ad Aleppo nel 1930, Akkad si era formato negli Stati Uniti e Il leone del deserto, che racconta gli ultimi anni del leader beduino della resistenza anti-italiana giustiziato dai fascisti nel 1931, per ironia della sorte è destinato a rimanere l’ultimo film da regista di Akkad, morto nel 2005 in un attentato ad Amman.
Quel po’ di notorietà che ha in Italia, Il leone del deserto lo deve soprattutto al clima di ostracismo che lo ha accompagnato fin dall’inizio. Uscito in prima mondiale a New York nell’aprile 1981, il film viene distribuito in diversi paesi europei, ma non in Italia, dove l’allora Sottosegretario agli Esteri Raffaele Costa lo definisce lesivo dell’onore dell’esercito. Di più, col pretesto che il film non ha ottenuto il nullaosta di censura, ne viene costantemente impedita la proiezione. Sei anni dopo la Digos bloccò una proiezione a Trento. Nel 2003 Giuliano Urbani, ministro della cultura del governo Berlusconi, davanti all’ennesima interrogazione parlamentare che chiedeva la revoca della censura e la messa in onda sulla Rai, non concesse il nulla osta. Così le rare occasioni in cui il film è stato mostrato, nella versione originale inglese – come a Riminicinema nel 1988 o al Festival dei Popoli nel 2002 – hanno assunto il sapore dell’evento. Grazie al circuito homevideo, in anni recenti Omar Mukhtar è stato riscoperto in numerosi cineforum e in rete ne circola addirittura una versione sottotitolata amatorialmente in italiano: è dunque un evento eccezionale da non perdere la programmazione di oggi di Il leone del deserto su Sky Classics.
Per non dimenticare. Anche perché il povero Omar, appuntato bellamente in foto sul bavero della giacca del colonnello Gheddafi, si starà rigirando nella tomba…

[Maria Coletti]

 

 

REGIA: Moustapha Akkad
SOGGETTO E SCENEGGIATURA:
H.A.L. Craig
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA:
Jack Hyldiard
MUSICA:
Maurice Jarre
MONTAGGIO:
John Shirley
SCENOGRAFIA:
Syd Cain, Mario Garbuglia
COSTUMISTA:
Piero Cicoletti
PRODUZIONE:
Moustapha Akkad
DURATA:
166'
 
 PERSONAGGI E INTERPRETI:
Anthony Quinn (Omar al-Mukhtar), Oliver Reed (gen. Rodolfo Graziani), Rod Steiger (Benito Mussolini), Irene Papas (Mabrouka), John Gielgud (Sharif el-Gariani), Raf Vallone (col. Diodiece), Gastone Moschin (Tomelli), Claudio Gora (presidente della Corte), Stefano Patrizi (lt. Sandrini), Mario Feliciani (Lobitto), Lino Capolicchio (cap. Bedendo), Andrew Keir (Salem), Franco Fantasia, Rodolfo Bigotti, Adolfo Lastretti, Luciano Bartoli, Luciano Catenacci, Pietro Tordi, Gianfranco Barra.

IL TRAILER

 .

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative