OMBRE ELETTRICHE – Il secondo sguardo dei Pang: "The Eye 2"

I fratelli Pang tornano sul luogo del delitto, per dare un successore al loro apprezzato horror The Eye. Lo spunto di partenza è banale, ma in The Eye 2 c'è più sostanza e la prima mezz'ora inchioda sulla poltrona. Molto brava la protagonista Shu Qi.

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Visto il successo di The Eye – che a sorpresa è stato esportato anche in gran parte delle sale cinematografiche occidentali, ottenendo risultati lusinghieri -, era impensabile non ipotizzare la messa in cantiere pressoché immediata di un sequel. The Eye 2 , sempre diretto dai gemelli Oxide e Danny Pang, hongkonghesi di nascita e thailandesi d'adozione, arriva a due anni di distanza dal fratello minore e prova a muoversi sugli stessi binari di maturità spirituale da horror del nuovo millennio, spaventoso ma al tempo stesso con un messaggio ben preciso di cui si fa latore. Nel primo il tema portante era la cangiante mutevolezza della percezione sensoriale, in questo le ambizioni salgono di livello e parlano di consapevolezza della ciclicità karmika, di reincarnazione, di fiducia, concepimento, tradimento. Una meravigliosa Shu Qi – attrice le cui quotazioni sono stranamente in ribasso: ormai, a dispetto di un talento cristallino, figura solo in horror (il deludente Visible Secret di Ann Hui, il tripartito Haunted Office) e coproduzioni con la Cina continentale (il recente The Foliage di Lu Yue) -, allucinata vittima drammaticamente a suo agio in ogni film di tensione cui prende parte, sostituisce la dimissionaria Angelica Lee (che in parallelo esce al cinema con un prodotto dello stesso genere, Koma di Law Chi Leung) e praticamente abbandonata a se stessa affronta i temibili fantasmi di due città – Bangkok, anche se per poco, e Hong Kong, location principale – alla ricerca di una risposta a una domanda talmente evasiva da risultare finanche poco interessante.

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I fratelli Pang, ormai illustri autori panasiatici, supportati dallo stesso team produttivo (che fa capo alla major Applause Pictures), continuano a dimostrare un'innegabile perizia tecnica a fronte di un soggetto stiracchiato, che vive alla giornata, rifacendosi a modelli illustri (in particolar modo l'orribile sudcoreano Unborn but Forgotten, di cui è fortunatamente nettamente superiore) e illuminando di un buio scintillante le tetre notti metropolitane. Il vero quesito è se i due registi siano pronti per assumersi un ruolo, auto-impostosi, di alfieri di un cinema innovativo, (post)moderno, globale e contemporaneamente particolare, aggiornato alle mode del momento ma superiore alla facciata di cassetta; oppure siano semplici esecutori dal bagaglio professionale invidiabile e con limitata originalità da spargere, poco per volta, in ciascun film. Fatto sta che The Eye 2, nella sua semplicità, funziona (molto più del prototipo), fa paura, tiene sulla poltrona per almeno un'ora con il fiato sospeso, tra colpi di scena prevedibili ma funzionali, musiche ad effett(acci)o, geniali lampi di fotografia, grafica digitale usata in maniera non disdicevole e un accumulo costante di tensione. Manca però la zampata finale – leggi: un epilogo didascalico, spiegato troppo in fretta, dalle atmosfere malinconiche, presumibilmente influenzato dal co-produttore Peter Chan (non a caso siamo dalle parti del suo episodio Going Home in Three) – che permetta al prodotto exploitation l'ultima metamorfosi, la fusione totale tra perfezione formale, budget elevato, aspirazioni colto-commerciali, recitazione di livello e finezze narrative. Discretamente assortito il cast, con la presenza di volti nuovi – l'emergente Eugenia Yuan (premiata per il succitato Three con un Hong Kong Film Award), che anche qui non proferisce parola; l'attore thai Jesdaporn Pholdee – e veterani – Phillip Kwok, martial arts director di grande esperienza – come guest star.

CREDITI


The Eye 2


Hong Kong / Thailandia, 2004


regia: Danny Pang, Oxide Pang


soggetto: Lawrence Cheng, Jojo Hui


sceneggiatura: Jojo Hui


fotografia: Decha Srimantra


musica: Payont Term Sit


montaggio: Danny Pang, Oxide Pang


cast: Shu Qi, Eugenia Yuan, Phillip Kwok, Jesdaporn Pholdee, Rayson Tan


 


LINKS


http://www.eye2themovie.com/  [sito ufficiale] – inglese


http://www.ihmagazine.it/articoli/no1436.html  [recensione] – italiano


http://straitstimes.asia1.com.sg/showbiz/reviews/0,5348,240900,00.html  [recensione] – inglese


http://www.lovehkfilm.com/reviews/eye_2.htm  [recensione] – inglese


 


DOVE ACQUISTARE


The Eye 2 è uscito in DVD e vcd a Hong Kong, edito dalla Mega Star. Il dvd, con elegante custodia cartonata, presente il film in lingua originale (cantonese, Dolby Digital e DTS) con sottotitoli in inglese rimovibili. Si tratta di un'edizione particolarmente ricca di contenuti speciali: ci sono infatti due trailer, le note bio-filmografiche di protagonista, registi e produttore, finale alternativo (senza sottotitoli) e un breve making of (con sottotitoli). Il DVD – ntsc, regione 0, anamorfico – è di ottima qualità e rispetta con cura le scelte cromatiche dei registi. Si può trovare da http://global.yesasia.com o http://www.charmes.de .

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    Un commento

    • In realtà non è vero che Shu Qi sia in ribasso in oriente e che compaia solo in horror, ci sono svariati film di vario tipo che ha fatto dopo The Eye 2, basta un rapido sguardo a una filmografia (completa).