OMBRE ELETTRICHE – Le litanie dell'amore: attesa e disillusione in Cina

L'ultimo film di Huo Jianqi, “A Time to Love”, catapulta due giovani volti ormai noti, Vicky Zhao e Lu Yi, in una storia tra l'amarezza della rinuncia, la prevaricazione delle famiglie e il dramma di Romeo e Giulietta. Di sottofondo, l'inquietudine della rivoluzione culturale.

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Lo sguardo di Huo Jianqi sulla realtà cinese appare bifronte. Da un lato la tradizione dei suoi esordi e di Postmen in the Mountains (1999), storia di una famiglia di postini -cane compreso- e della loro quotidianità montana; dall'altro la sincretica modernità di A Love of Blueness (2000), thriller sentimentale che prova a coniugare indagini, performance e teatro di strada. Questa duplicità si placa in Life Show (2002), film imperfetto che stempera le qualità visive nel ritratto vivido della gestrice di un ristorante, ma riemerge istintivamente nel melodramma rurale Nuan (2003). È proprio con A Time to Love che la tensione pare trovare un difficile, momentaneo equilibrio. Ambientato negli anni seguenti alla rivoluzione culturale, rispecchia la tormentata relazione tra i coetanei Hou Jia e Qu Ran, cresciuti insieme fin da bambini, innegabilmente attratti l'uno dall'altra, eppure destinati alla diffidenza reciproca a causa un segreto che mina i rapporti tra le rispettive famiglie. Di sapore letterario (come in questo caso, spesso il suo cinema trae ispirazione da racconti o romanzi), l'ultimo film di Huo Jianqi rimane sibillinamente sospeso tra l'empatia verso i personaggi e la ritrattistica pittorica dell'ambiente circostante, riuscendo nel difficile compito di raccontare un periodo, uno stato mentale permanente, con accurate sfumature di emozioni e colori. La storia risulta certo esigua, evanescente, considerate le quasi due ore di montaggio finale. Le mancanze a livello d'intreccio, persino troppo semplice nel presentare i due protagonisti, sono però sostenute da una consapevolezza formale che finalmente supera i tentativi precedenti, senza scadere nel dubbio gusto (come invece accadeva ai dialoghi meccanici di A Love of Blueness). A Time to Love procede per minuziose stratificazioni di particolari, come i bambini che si rincorrono nella soffitta o i bisticci tra le ombre dei due spasimanti ormai grandi, fino ad ammaliare. La fotografia decisa e l'alchimia tra gli attori fanno il resto, nonostante gli evitabili richiami a Shakespeare tentino in tutti i modi di affossare la resa drammatica. Nei suoi evidenti limiti, non ultima una retorica paternalista di fondo, A Time to Love riesce comunque a presentare i dubbi e le anomalie di un amore sospeso, che si rincorre nelle spire del tempo come il ricordo – o la colpa. Perché non può sbocciare fino a quando non avrà risolto il dilemma dei padri, passando attraverso stadi (i primi sguardi, l'innamoramento, la rinuncia, l'odio, la riappacificazione) che hanno il sapore della maturazione, e della comprensione.

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FILMOGRAFIA


paese: Cina


anno: 2005


regia: Huo Jianqi


sceneggiatura: Zhang Renjie, Si Wu


cast: Vicky Zhao (Qu Ran), Lu Yi (Hou Jia)


 


DOVE ACQUISTARE


A Time to Love è disponibile in dvd nell'economica edizione cinese: formato anamorfico dell'immagine, audio mandarino, sottotitoli in inglese, solo il trailer come extra.


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