Oscar 2021: ispirazioni e punti di forza del favorito Nomadland

Verso la metà di marzo sono state diffuse le candidature per la cerimonia degli Oscar 2021: molti titoli sono saltati all’occhio per la loro originalità, per gli attori protagonisti e non e, inutile negarlo, anche per i risultati già ottenuti durante i Golden Globe, altra premiazione celebre e molto spesso ritenuta una “previsione”, o meglio una proiezione, di quelli che poi saranno i risultati degli Oscar. Tra i favoriti di quest’anno ci sono senza dubbio “Mank” di David Fincher, pellicola sulla vita dello sceneggiatore hollywodiano Herman J. Mankiewicz che ha ottenuto ben 10 tra le più importanti candidature, ma anche “Nomadland” della regista Chloé Zhao, interpretato da Frances McDormand e ambientato in un Far West contemporaneo che però non cessa di affascinare il grande pubblico. In attesa della premiazione, ecco i motivi per cui il Far West continua a “funzionare” dal punto di vista cinematografico ancora oggi, senza tralasciare le ispirazioni che fornisce anche agli altri settori del mondo dell’intrattenimento e dei viaggi.


Il Far West per il piccolo e grande schermo: da Sergio Leone a “Westworld”

Chloé Zhao, regista cinese al suo terzo lungometraggio, aveva già fatto parlare di sé con il film precedente, “The Rider – il sogno di un cowboy”, storia drammatica che segue le avventure di un moderno cowboy tra rodei e colpi di scena dell’ultimo minuto. Ma la fama del mondo western non è ferma esclusivamente al settore del cinema: nonostante i capolavori spaghetti-western di Sergio Leone siano indimenticabili, il Far West si è infatti imposto da tempo nell’immaginario comune di diverse generazioni, e continua anche al giorno d’oggi a rappresentare un’ispirazione molto apprezzata in diversi ambiti. Rimanendo in tema di prodotti video, anche per quelli destinati ai piccoli schermi e allo streaming risulta impossibile non nominare alcuni esempi di impatto. Una delle serie televisive più amate dal pubblico e ambientata nel West è sicuramente “La signora del West”, ancora oggi trasmessa dalla RAI e andata in onda per la prima volta dal 1993 al 1998, con Jane Seymour nei panni di un medico inarrestabile nello “scettico” villaggio di Colorado Springs, in Colorado. Quanto invece a un prodotto più contemporaneo, è innegabile l’impatto di una delle serie più discusse degli ultimi anni e di altissimo livello “Westworld”, ambientata in un “Far West fantascientifico” in cui umani e androidi si confrontano con intricate vicende etiche. “Westworld” è in onda dal 2016 e ha già vinto premi di ogni genere, dai Critics’ Choice Television Award agli Emmy: una serie di riconoscimenti decisamente notevole per un tema solo apparentemente “già visto”.

Il western nell’immaginario comune: intrattenimento e viaggi

Anche per quanto riguarda l’intrattenimento gli spunti legati al Far West non mancano mai: basti pensare alla slot machine “The Bounty” disponibile grazie al casinò online Betway e ispirata alle avventure del Far West, tra duelli e poker, uno dei giochi da casinò più famosi che non manca praticamente mai non solo nei casino online ma anche in almeno una scena delle pellicole ambientate negli Stati Uniti “di una volta”. Infine, come non citare uno dei modi più autentici per sperimentare in prima persona il fascino del Far West: grazie ad agenzie di viaggio come Eden Viaggi, specializzata in tour in tutto il mondo, è infatti possibile attraversare tutte le tappe più importanti del vecchio West, dal Nevada allo Utah, passando per la celebre Monument Valley e il Grand Canyon, senza dimenticare attrazioni contemporanee come l’immancabile tappa a Las Vegas, città dedicata al gioco famosa in tutto il mondo, e Los Angeles, per ripartire in direzione Italia con voli diretti.

“Nomadland”: tutte le chance della pellicola favorita

Tornando al cinema, perciò, non stupisce come ancora nel 2021 un tema come quello del passato degli Stati Uniti d’America, dagli spazi infiniti e dalle possibilità altrettanto vaste, sia ancora trainante anche dal punto di vista narrativo. “Nomadland” mette in mostra un argomento delicato e sfaccettato come il senso di comunità tra “nomadi moderni” lontani dalle convenzioni trattandolo con sensibilità e attenzione, soprattutto per ciò che riguarda l’interiorità dei personaggi, sfruttando le lande del Nevada e degli altri stati in cui si muove la protagonista come sfondo per riflessioni ben più complesse della sola trama. La cerimonia di premiazione degli Oscar si terrà tra il 25 e il 26 aprile 2021, e nonostante l’agguerrita concorrenza “Nomadland” si prefigura come un film destinato a entrare nella storia del cinema, anche per l’interpretazione di McDormand, già premiata come “Miglior attrice protagonista” per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (2017) e volto perfetto della moderna alienazione statunitense, di memoria hopperiana e carveriana.

La sfida è dunque aperta: riuscirà un western contemporaneo dal sapore introspettivo a battere candidati quotati come “Mank” e “Il processo ai Chicago 7”? Entrambi sono già stati trasmessi sulla piattaforma destinata allo streaming digitale Netflix e sono in lista per i premi più gettonati, dalla statuetta per il miglior film a quella per la miglior regia: come si suol dire in questi casi, che vinca il migliore!

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