#Oscars2017 – Readymade. Su Trappist 1 vince Arrival

A 40 anni luce da noi sette pianeti simili alla Terra si sono messi d’accordo per arginare l’ondata nostalgica di La La Land. SEGUI LA DIRETTA DA TRAPPIST1 SUI SOCIAL DI SENTIERISELVAGGI STANOTTE

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Il tempo lineare non esiste. E forse nemmeno quello circolare. La sua percezione è soggettiva, cambia a seconda degli individui. E dei sistemi solari. Su Trappist 1 sono stati scoperti sette pianeti simili alla Terra che si sono messi d’accordo per tutelare i diritti degli alieni e arginare l’ondata nostalgica e narcisista di La La Land. “E’ un film reazionario” dice persino qualche eptapodo, giurato anonimo dell’Academy di Trappist – il quale però ha negato di votare per il film che parla della sua “gente” – Arrival chiaramente – rilanciando concetti che abbiamo sentito anche da noi: “I film migliori non li hanno candidati! Che fine hanno fatto Jackie, Silence, Allied e Sully? Possibile che lì a Hollywood riusciate a ripetere ogni anno gli stessi errori?

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Il presidente dell’Academy Cheryl Bone Isaacs non ha commentato. Dopo i casini dello scorso anno, con il boicottaggio di registi e attori di colore in protesta alle loro esclusioni, questo 2017 è un anno all blacks o quasi. Per lei va bene così. Il melodramma afroamericano Moonlight qualche premio lo porterà a casa e ci potrebbe persino essere l’eventualità che ben tre attori neri su quattro arrivino a vincere l’ambita statuetta. Più forse il documentario di Raoul Peck I’m not your Negro. Roba da non crederci. Sidney Poitier da qualche fatiscente villa di Beverly Hills penserà che è finita un’epoca e che senza la discriminazione di un tempo la sua mansuetudine verrà presto dimenticata.

Nel resto delle categorie i giurati americani voteranno tutti per La La Land, anche perché il musical è l’unica droga rimasta per non pensare a Donald Trump. Vincerà molto, vincerà forte. Lo hanno capito tutti. Anche su Trappist 1. Ed è a questo punto che è scoppiata la bomba.

A quaranta anni luce da noi in segno di protesta hanno annunciato con alcune ore di anticipo i loro vincitori. Sono scelte che faranno discutere e si attende a breve una crisi interplanetaria che coinvolgerà registi, critici, filosofi e sociologi. Evidentemente su Trappist hanno deciso di tutelare bene i loro interessi e di premiare quasi solamente eptapodi e attori bianchi. “Nel voler fare gli anticonformisti e gli anti La La Land alla fine ci hanno fatto ripiombare nell’oscurantismo degli anni 50” ha detto Spike Lee, impegnato a realizzare un documentario su Bernie Sanders. Resta il fatto che dall’altra parte dello spazio si è allertato un contropotere, che sta mettendo in discussione gli equilibri dell’intero Universo. Ci attendono tempi duri.

 

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(Su Trappist è tutto uguale alla Terra ed è tutto diverso. Gli alieni e gli umani vivono a braccetto ormai da molti anni. Stanno bene insieme, ma per divergenze estetiche e sessuali non riescono a produrre film. Vedono via satellite solo quelli del Pianeta Terra. E li premiano ogni anno con gli Oscar di Trappist. Chissà se dopo quest’anno le cose cambieranno…)

 

Ecco l’elenco dei vincitori su Trappist 1

Miglior film: Arrival

Miglior regia: Mel Gibson (Hacksaw Ridge)

Miglior attore: Casey Affleck (Manchester by the Sea)

Miglior attrice: Natalie Portman (Jackie)

Miglior attore non protagonista: Jeff Bridges (Hell or Hight Water)

Miglior attrice non protagonista: Michelle Williams (Manchester by the sea)

Miglior sceneggiatura originale: Mike Mills (20th Century Women)

Miglior sceneggiatura non originale: Eric Heisserer (Arrival)

Miglior fotografia: Silence

Miglior scenografia: Arrival

Miglior sonoro: Arrival

Miglior montaggio sonoro: Arrival

Miglior montaggio: Arrival

Miglior colonna sonora: Mica Levi (Jackie)

Migliori costumi: Jackie

Miglior film straniero: non assegnato

Miglior canzone: non assegnato

Miglior documentario: O.J. – Made in America


In diretta da Trappist 1 per tutta la notte degli #Oscars2017

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