Panasonic “clona” il suo fondatore
L’azienda ha “resuscitato” con l’intelligenza artificiale il proprio leader morto nel 1989, per trasmettere ai dipendenti la sua eredità manageriale
La tecnologia continua a fare passi in avanti, ma fino a dove può spingersi ancora? La nuova invenzione tanto incredibile quanto inquietante arriva dal Giappone, precisamente dall’azienda della Panasonic Holdings. Attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è stato creato, infatti, il clone del fondatore Konosuke Matsushita, morto nel 1989.
L’idea di “far tornare in vita” Matsushita, con lo sviluppo di un clone digitale, ha come obiettivo primario quello di aiutare i dipendenti nelle faccende quotidiane di lavoro. Egli è oggi fonte di ispirazione per l’azienda, tanto da utilizzarlo ancora come punto di riferimento. Ma i manager che hanno collaborato con lui stanno man mano diminuendo nel tempo, tanto da far pensare a una possibile scomparsa della sua eredità manageriale. Per questo motivo nel progetto sono state realizzate le scelte che lo stesso fondatore avrebbe compiuto. Per fare ciò sono state analizzate oltre 3.000 registrazioni vocali del fondatore, scritti, conferenze, discorsi e interviste per replicare la sua voce e i suoi ragionamenti. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’istituto Matsuo, affiliato all’Università di Tokyo, permettendo la creazione di un software davvero sofisticato, destinato a divenire più complesso in futuro. Infatti, l’azienda starebbe pensando ora a un modello di clone ancora più affinato.
L’uomo, nato nel 1894, aveva lavorato in un negozio di biciclette ma ben presto il suo desiderio di espandere il suo lato imprenditoriale lo portò a fondare, nel 1917, la Matsushita Electric, quella che oggi conosciamo come Panasonic. L’azienda si proponeva di produrre elettrodomestici di qualità destinati al mercato internazionale con prezzi davvero economici, discostandosi dalla concezione di elettrodomestico come bene di lusso. Dopo un periodo di crisi, segnato dall’abbandono della moglie e dei collaboratori e la chiusura di 32 sedi a seguito della guerra, nel 1946 si rimette in piedi, lanciando nel 1955 negli Stati Uniti il marchio Panasonic. Questa serie di eventi hanno fatto sì che Matsushita conquistasse nel tempo il titolo di miglior imprenditore giapponese, tanto da essere noto come il “Dio del management”, ed essere diventato per molti giapponesi un esempio e un simbolo di resilienza e motivazione.