"Passato prossimo", di Maria Sole Tognazzi

Il film di Maria Sole Tognazzi unisce la tecnica narrativa del Verdone di "Compagni di scuola" e "Ma che colpa abbiamo noi" con i trentenni in crisi di L'ultimo bacio. Fa di una villa fuori porta e di un gruppo di borghesi la sineddoche del mondo, fatto di attori in erba e sfigati con professione. In cui noi non c'entriamo.

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Tragedie di uomini ridicoli. Non è piacevole citare una grande interpretazione dell'AlterUgo per parlare del primo film di Maria Sole Tognazzi, sua ultima figlia, che (come proietta nel personaggio di Edoardo) sentirà sicuramente il peso del nome/logo sulle spalle.

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D'altra parte La tragedia di un uomo ridicolo fa parte di quel passato prossimo (e non) del cinema italiano in cui la "borghesia" era quantomeno "piccola piccola", se non appunto ridicola, senza arrivare alle "tesi" di Pasolini, Ferreri (ancora Ugo…), Bellocchio e gli "altri" Bertolucci (Prima della rivoluzione, ma anche Ultimo Tango… Giuseppe, a suo modo, in alcuni casi)… Tognazzi è stato un (immenso) interprete di un cinema che, sul versante "popolare" o "impegnato", era comunque antiborghese.


Ora sembra che la "rivoluzione" tanto agognata sia giunta a compimento: non solo la "borghesia" (ancora virgolettata, ma ci capiamo) non è più attaccata, ma si pone anche come sineddoche. Da Muccino a Verdone, qui non a caso.


Il film della Maria Sole unisce la tecnica narrativa del Verdone di Compagni di scuola e Ma che colpa abbiamo noi con i trentenni in crisi di L'ultimo bacio, porta in una villa in campagna Claudia, Andrea, Carola ed Edoardo, ognuno con un "dramma" da risolvere, tutti "carini" (come dice Claudia/Cortellesi di Alberto/Gianmarco Tognazzi/che è spesso fuori per lavoro, come tutti i moderni). I problemi? Lavoro, salute, sesso, famiglia tutto racchiuso nella "Casa", dove convergono tutti gli altri personaggi e tutte le storie plausibili di tre aspiranti attori, un cane e un veterinario con lo stesso nome (e la stessa funzione di alleviare pene), un professionista e una padrona di casa laureanda di lungo corso divisa tra il passato prossimo (Edoardo) e il nulla presente/futuro (Alberto).


Questo è tutto il mondo, questo è tutto lo spazio e tutto il tempo di Passato prossimo. La casa diventa il pianeta intorno al quale tutto ruota, in cui il tempo si riunisce e si divide totalmente in passato-presente-futuro visibili come lo spazio nelle varie stanze-giardini-piscine.


Il medio e l'acre della quotidianità, l'eterno presente, a conferma della possibilità di alcuni di avere un nome ad indicare continuità, al massimo una tradizione; ma non un passato, che implica la memoria e la coscienza.


 


Regia: Maria Sole Tognazzi
Sceneggiatura: Daniele Prato, Maria Sole Tognazzi
Fotografia: Giulio Pietromarchi
Montaggio: Walter Fasano, Pierluigi Leonardi
Musiche: Andrea Guerra
Scenografia: Enzo De Camillis
Costumi: Francesca Casciello
Interpreti: Paola Cortellesi (Claudia), Valentina Cervi (Carola), Claudio Santamaria (Andrea), Ignazio Oliva (Edoardo), Gianmarco Tognazzi (Alberto), Claudio Goè (Gianmaria), Alessia Barela (Monica), Francesca Figus (Francesca), Pierfrancesco Favino (Filippo)
Produzione: Medusa Film/Seal Production
Distribuzione: Medusa
Durata: 90'
Origine: Italia, 2003

 

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