"Per sempre", di Alessandro di Robilant

Di Robilant si lascia prendere un po' troppo la mano dalla drammaticità della storia e dalla problematicità della psiche umana (per la cui analisi si serve di un terzo personaggio, uno psicoterapeuta, come espediente narrativo che lega le due visioni della stessa storia d'amore) perdendo così in lucidità

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Una passione travolgente ed un amore interrotto bruscamente, anche se in realtà mai pienamente consumato, mandano in frantumi l'esistenza di un avviato penalista di grido con moglie e figli già grandi. Sarà un inguaribile graffio nell'anima a portare il personaggio, interpretato da un sempre carismatico Giancarlo Giannini, attraverso una discesa tragica, dolorosa ma umanissima insieme verso un inferno psicologico caratterizzato da una consequenziale perdita di vitalità e vita. Da un soggetto di Maurizio Costanzo, che torna al cinema dopo la riuscitissima esperienza di Una giornata particolare, la pellicola filma i piccoli avvenimenti che costituiscono una storia d'amore per arrivare fino al tragico finale e tornare indietro ripercorrendo i momenti salienti visti e vissuti dall'anima algida di Francesca Neri, dapprima spietata amante quindi innamorata pentita. De Robilant, in passato anche autore di Il giudice ragazzino, si lascia prendere un po' troppo la mano dalla drammaticità della storia  e dalla problematicità della psiche umana (per la cui analisi si serve di un terzo personaggio, uno psicoterapeuta, come espediente narrativo che lega le due visioni della stessa storia d'amore). Perde così in lucidità caratterizzando il film da momenti estremamente dilatati che vorrebbero far penetrare la visione dello spettatore fin dentro le anime ferite dei protagonisti ma che invece si risolvono in un continui flashback e cambi di location, con gli attori che disperdono la loro espressività in primi piani caratterizzati da ricolmi sguardi che non sempre risultano giustificati. La sceneggiatura, del resto, vacilla in differenti occasioni non curando abbastanza la contraddittorietà dei vissuti dei personaggi e le loro successive azioni ed il finale aperto e indefinito non redime l'atmosfera "astratta" che si respira durante tutto il film.

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Per sempre si arresta ad una visione superficiale del sentimento amoroso e della sua sofferenza non trasmettendo il giusto coinvolgimento che la tematica potenzialmente potrebbe sviluppare. 


 


Regia: Alessandro Di Robilat
Sceneggiatura: Maurizio Costanzo, Laura Sabatino
Fotografia: Maurizio Calvesi
Montaggio: Roberto Missiroli
Musiche: Pivio & Aldo De Scalzi
Scenografia: Osvaldo Desideri, Ewa Maria Dejna
Costumi: Carolina Olcese
Interpreti: Giancarlo Giannini (Giovanni), Francesca Neri (Sara), Emilio Solfrizzi (Doddoli),  Alberto Di Stasio (Caizzi), Daniela Scarlatti (dott.ssa Calzola), Gea Lionello (Luisa), Elisabetta Pellini (Sabrina), Sabina Vannucchi (moglie di Giovanni)
Produzione: Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive. In coll. Con Raicinema
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 96'
Origine: Italia, 2003
 

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