#PerSo2018 – La voce delle immagini

Se tre film in cncorso al PerSo: Hale county this morning, this evening, Réver sous le capitalisme e Entre la ola y la roca

--------------------------------------------------------------
CORSO SCENEGGIATURA CINEMA E TV, in presenza o online, NUOVA DATA DAL 27 MARZO
--------------------------------------------------------------

Cosa hanno in comune Réver sous le capitalisme, Entre la ola y la roca e Hale county this morning, this evening? I tre documentari in concorso al PerSo 2018, pur essendo ambientati in differenti parti del mondo (Belgio, Galizia, fino ad arrivare alla lontana Alabama) sono sicuramente collegati da un discorso che coinvolge il  Capitale (che sfrutta il più debole e genera l’esistenza di una scala razziale) ma soffermandosi esclusivamente sulla forma documentario, protagonista del festival perugino, il discorso si fa ancora più interessante. Perché tutto potrebbe essere legato semplicemente al rapporto immagine-parola, per esempio pensando alla modalità dell’intervista che spesso compare nei racconti del reale, limitando il potere dell’immagine che serve così bene quello della realtà. In questo Entre la ola y a roca di Manuel Logar si accorda perfettamente a questo format tipico del documentario, che spezza le immagini della sua storia con assidue interviste ai suoi protagonisti.

--------------------------------------------------------------
IL NUOVO #SENTIERISELVAGGI21ST N.17 È ARRIVATO! in offerta a soli 13 euro

--------------------------------------------------------------

La vicenda è quella dei pescatori della Galizia che rischiano la loro vita per pescare i Percebes, pregiati crostacei dalla carne tenera e saporita. Seguendo il volere del tempo e delle stagioni il mestiere dei Perceberos rifiuta la serializzazione dell’industria forte di una visione tradizionale della pesca, quella che obbliga l’essere umano ad aspettare la giusta onda e il giusto cielo, legandolo indissolubilmente alla morte. Uno strano lavoro non del tutto classificabile, un lavoro di ladri da regolarizzare dice un raccoglitore, ma che al contempo diventa indegno quando si cerca di metterlo a norma, di sottometterlo a decisioni che non siano quelle del mare e del suo ritmo. L’onda e la roccia, la natura grande protagonista crudele e cieca, ma che dà da vivere regalando generosa frutti che non puoi mai definire tuoi ma bensì sempre di tutti.  Il documentario di Logar descrive un oceano predominante e dipinge gli esseri umani come minuscoli animali non troppo diversi da quei Percebes sconquassati dai capricci delle onde…ed è proprio di fronte alle immagini della pesca che vien spontaneo pensare a come sarebbero bastate quelle onde e quella schiuma per raccontare la realtà dei raccoglitori. Limitando al minimo o forse addirittura eliminando interviste e parole, lasciando spazio al potere delle immagini ma anche al suono del mare.

Le parole hanno invece tutta un’altra valenza in Réver sous le capitalisme di Sophie Bruneau dove il piano verbale ha un unico scopo e cioè quello di raccontare i veri protagonisti di questi 63 minuti: non gli esseri umani, non i luoghi in cui questi ultimi occupano la maggior parte del loro tempo lavorando, ma bensì i sogni che sono generati senza sosta da quelle ore di lavoro . La regista francese si sofferma sull’impersonalità di quei luoghi di lavoro, senza addentrarcisi ma riprendendoli dall’esterno nella loro fredda impersonalità: le finestre tirate a lucido del palazzo di una multinazionale, il parcheggio di un supermercato immobile nel gelo invernale… e lì le parole a fare da sfondo alle immagini, quelle di una cassiera che racconta il suo sogno ricorrente, il beep del registratore di cassa che non smette di suonare, gridando che il lavoro è finalmente ben eseguito, che si sta incassando sempre e sempre di più. Così ci arriva in pieno stomaco l’idea di un sistema che lavora nell’inconscio molto più di quello che si può immaginare; le parole sono al servizio di immagini oniriche, sottolineate a loro volta dalla ripresa di quei luoghi che ospitano chi nel mondo viene visto come mero strumento.

Dalle parole ancelle del sogno ecco che arriviamo a Hale county this morning, this evening di RaMell Ross dove il contenuto verbale è ridotto al minimo o meglio non è estorto dal regista ma libero di fruire a seconda del volere di chi è ripreso, a cui non viene richiesto di raccontare nulla. Niente ostacoli alle immagini, i protagonisti di questo spaccato di Stati Uniti vivono e sognano, dimentichi, per quanto possibile, di essere manipolati da una macchina da presa. La realtà, sola la realtà, parla attraverso l’immagine che la trasforma immediatamente in testimonianza. Il documentario di RaMell Ross nasce per altro da sguardi ancor più scarni, privi di movimento, ossia da un reportage fotografico del regista sui giocatori di basket di una piccola comunità afroamericana dell’Alabama. L’immagine cinematografica  di RaMell Ross si staglia contro quella stereotipata, l’immagine di una certa estetica razzista del buon nero (esplicativo l’attore bianco dipinto che compare all’improvviso) e quella di una peggiore retorica buonista, che troppo spesso è anche quella del bianco che riprende il nero. Qui parla solo quello che vediamo, immagini che ci trasportano in un Sud degli Stati Uniti che ci sembra estremamente sincero. Non c’è costruzione, certo c’è un filo narrativo, ma tutto si può ridurre a quell’ultima mezz’ora fatta solo di immagini ad intermittenza, di canti nei cortili, di nenie nelle chiese in cui si urla e ci si strazia per il Signore. Ed è solo la realtà a parlare, esortata dalla macchina da presa. Forse i tre documentari del PerSo hanno poco in comune, forse come accade nei festival siamo noi spettatori a trovare di volta in volta il filo…Ma è bello vederli in quest’ordine di piacevole riduzione, di progressivo ammutolirsi delle parole e di approdo al silenzio o per meglio dire, alla voce forte e chiara dell’immagine.

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative