PESARHORRORFEST: Nelle onde del terrore

Si è svolta dal 24 al 28 agosto la seconda edizione del PesarHorrorFest, manifestazione importante, genuina e positiva, che tra omaggi a grandi autori (Sergio Martino), opere di registi emergenti (Bianchini, Zuccon, Raccuglia, Greco), incontri letterari e cortometraggi amatoriali ha dato vita a 5 affascinanti e variegati giorni di terrore.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------


Si è svolta dal 24 al 28 agosto, nella bellissima e suadente cornice scenografica all'aperto degli Orti Giuli, la seconda edizione del PesarHorrorFest, manifestazione ancora giovane ma già capace di ritagliarsi un importante ruolo nella scena festivaliera italica dedicata precipuamente all'horror, ideale primo anello di un trittico che proseguirà nell'autunno con gli appuntamenti di Ravenna e Livorno.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Programma variegato e interessante, quello pesarese: innanzitutto Sergio Martino, maestro indiscusso del cinema di genere, di cui sono stati presentati 4 film fondamentali nello scolpire le fondamenta del thriller-horror all'italiana, e cioè Lo Strano Vizio della Signora Ward, Tutti i Colori del Buio, Il tuo Vizio è una Stanza Chiusa e solo Io ne ho la chiave, e il magnifico e irrinunciabile I Corpi Presentano Tracce di Violenza Carnale. Un autore che ha fatto della composità stilistica il suo marchio di fabbrica, attraversando trasversalmente tutti i generi in oltre 30 anni di carriera, dal thriller erotico al poliziesco, dalla commedia alla fiction televisiva. Un omaggio sentito e opportuno, impreziosito dalla presenza del regista, che in un'affollata conferenza ha ricordato quei magnifici anni '70 (la decade di cui fanno parte i 4 film qui proiettati).


Il festival ha inoltre saputo porsi come vetrina interessante anche e soprattutto per autori emergenti e di consistente valore. Lorenzo Bianchini, già autore di Custodes Bestiae, vincitore del ToHorror Festival 2004, ha presentato in anteprima assoluta il suo nuovo e riuscito lavoro, Film Sporco, grottesca avventura di 4 spacciatori in una scorsesiana notte senza fine. Girato con pochi mezzi, con limiti ben precisi per stessa ammissione dell'autore, lascia comunque un'impressione sicuramente positiva. Ivan Zuccon, personaggio più che conosciuto nell'ambiente dell'horror anche a livello internazionale, ha offerto sempre in anteprima i primi 40 minuti dell'imminente Bad Brains, e nella stessa serata (protrattasi fin quasi all'alba) sono stati proiettati suoi primi 3 lungometraggi, tutti tratti dai racconti di Lovecraft: L'altrove, Maelstrom-Il Figlio dell'Altrove e La Casa Sfuggita. Un regista di talento che meriterebbe di essere finalmente preso in considerazione dai distributori anche per le sale italiane di (presunta) serie A.


Restando dalle parti di Lovecraft, grande evento è stato Road To L., documentario di Roberto Greco e Federico Leggio che ricostruisce le tappe di un supposto viaggio compiuto in vita dallo scrittore nel Polesine. Sviluppando il precedente docu-cortometraggio H.P.Lovecraft – Ipotesi di un Viaggio in Italia, e mescolando ricostruzione storica e spizzichi di fiction, i due autori hanno creato un lavoro completo e ottimamente riuscito, filologicamente eccezionale e realmente inquietante. Road to L uscirà nelle sale italiane il 28 ottobre, e verrà proiettato in molteplici festival in giro per il mondo, da Malaga alla Finlandia, dagli States alla Transilvania. Ne risentiremo parlare, ampiamente.


Altri momenti interessanti del festival sono stati il lungometraggio d'esordio di Alex G. Raccuglia, Skarr (viaggio lisergico in un mondo fantastico metabolizzato negli effetti allucinogeni di una nuova e potente droga, film molto apprezzabile nella sua sincera passione e nella sperimentazione tecnica di buon impatto visivo risultante di 3 anni di lavoro), il passaggio agli Orti Giuli del peraltro non entusiasmante horror psicologico americano Willard il Paranoico, e la chiusura dedicata al cult movie A Venezia…Un Dicembre Rosso Shocking di Nicolas Roeg con un grande Donald Sutherland e con scene di sesso audaci (per i tempi) e filmate con estrema classe.


Inoltre incontri letterari con "la regina dell'horror italiano" Alda Teodorani e con Riccardo Strada e Stefano Massaron, la gita al Museo dell'Orrore di Fabriano, e il concorso cortometraggi, 10 in tutto, di altalenante livello, spesso limitati da un'eccessiva e ridondante ricerca spasmodica della celebralità visiva e narrativa a discapito di una perduta semplicità realizzativa che forse avrebbe giovato ad alcuni dei lavori proiettati. La giuria, presieduta dal critico di Nocturno Davide Pulici, ha premiato con menzioni speciali Krank di Sergio Santilli e il bellissimo corto d'animazione Romeo & Juliet di Gianni Poggi, con il premio per il miglior soggetto Riflessi di Stefano Salvatori (che però non è ascrivibile nel genere amatoriale, avendo sfruttato possibilità economiche evidentemente superiori, e che quindi forse andava messo fuori concorso), e con il primo premio il discutibile e derivativo Portraits di Claudio Dezi.


Vincitore morale, a giudizio di chi scrive, il notevolissimo La Donna del Mare di Raffaele Bleve, opera altamente ben costruita, che ricorda le atmosfere rarefatte e surreali di Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, virata tra introspezione psicologica, tensione palpabile che scava tra le pieghe insondabili dell'animo umano, e una vendetta perpetrata nel tempo alla ricerca della doppia personalità nascosta in ogni uomo.


Pur con qualche pecca (gli orari delle proiezioni, spesso troppo in là nella notte e quindi francamente inaccessibili, e la scelta quantitativa e qualitativa dei corti selezionati), il festival di Pesaro ha regalato momenti di buon cinema risultando soddisfacente sia per il pubblico che per gli addetti ai lavori. Un plauso agli organizzatori, Ivan Italiani (occhiaie lunghe fino al mento e camminata zombesca a mettere in luce la beata sofferenza fisica di queste estenuanti giornate), Mauro F. Giorgio e Michele Rossi, che con fondi praticamente ridotti a zero e tra le mille difficoltà sono riusciti, con tutto l'impegno possibile e immaginabile, a realizzare 5 giorni piacevoli, genuini, nel segno prima di tutto dell'amore per il cinema. Un grazie a loro, nella speranza che questo festival non debba scomparire per colpa dell'incuria e della superficialità delle istituzioni. Sarebbe un delitto rosso sangue.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative