Petit Paysan – Un Eroe Singolare, di Hubert Charuel

Più che dallo spirito thriller, il film di Charuel è animato da un moto d’amore. Scevro da consigli alimentari, Petit Paysan mostra con rispetto la bellezza di un certo modo di essere agricoltori

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

C’è ancora un modo giusto di essere agricoltori e allevatori? L’amore e la lealtà verso i propri animali possono costituire l’ingrediente principale di questa pratica?

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Pierre (Swann Arlaud) è un giovane allevatore, estremamente devoto al suo lavoro, tanto da sfiorare l’ossessione. Improvvisamente il futuro dell’azienda familiare è messo in pericolo da un’epidemia vaccina che si diffonde per la Francia, finendo per colpire le sue vacche. Opera prima del giovane Hubert Charuel, Petit Paysan (piccolo agricoltore) è stato presentato alla Semaine de la Critique di Cannes e ha già collezionato diversi premi al Festival di Angoulême e al Festival France Odeon di Firenze.

Pur avendo elementi thriller, Petit Paysan è più un omaggio agli eroi contadini e al contempo uno spaccato di vita triste, vicino alla storia di un amore distrutto dalla perdita. Pierre si sveglia una mattina, ha appena sognato di camminare fra grosse vacche che si accalcano e riempiono la sua stanza. Fa colazione nell’alba campestre, guarda fuori verso ciò che ha di più caro, la sua terra, e  incrocia lo sguardo con quello di una mucca. E lì l’amore, e già sappiamo che la tragedia sarà inevitabile, anche se Pierre è disposto a tutto pur di evitarla, raggiungendo livelli di follia e seguendo intuizioni allucinanti, in cui il film esprime i suoi accenni al thriller psicologico.

Figlio di agricoltori Hubert Charuel gira la sua opera prima nella fattoria inattiva della famiglia. L’idea del film nasce da un ricordo infantile, una frase della madre agricoltrice in reazione alle notizie sull’epidemia della mucca pazza: “Se uccidono tutte le mie mucche mi suicido“. Le mucche di Pierre muoiono, l’epidemia si diffonde silenziosa e inarrestabile, la avvertiamo sul dorso delle vacche accasciate, mentre si ammalano e perdono sangue. Salvare gli animali dal principio di cautela (lo sterminio per precauzione) significa soprattutto salvare se stesso, la propria famiglia, significa continuare a fare l’unica cosa che si sa fare, vivere della dignità dei prodotti della natura. La fattoria Charuel è inattiva perchè il regista francese non ha seguito la tradizione famigliare, ma, come a farsi perdonare, ha deciso di girare un film, infilandoci anche madre, padre e nonno. Una dichiarazione di amore, un segno di devozione che si sofferma sui gesti delle mani, sulla ciclicità del lavoro, ma anche sugli eventi: la macchina da presa insiste sulla nascita del vitello, per certi versi insostenibile da guardare, ma anche affascinante nella sua crudezza senza doppi fini.

Uno dei grandi meriti di  Charuel è quello di eludere ogni tipo di intento o messaggio morale: il regista non impartisce insegnamenti alimentari, ma si limita a mostrare la serietà e la bellezza di un certo modo di essere agricoltori, lontani dalla produzione massiccia e sfruttatrice, e molto più vicini alla pratica antica di coltivare la terra e di prendere dall’animale tutto ciò che l’animale può donare. Sottolineare la tradizionalità del lavoro, connessa ad un’attitudine naturale umana e al contempo storica: questo  è l’intento più riuscito di Petit Paysan, opera prima piena d’amore e vero regalo alla  famiglia del regista. Nel disegno della lealtà contadina, si avverte la buona impronta di Charuel, molto più che nel suo accennato e inesploso, spirito da thriller.

Titolo originale: id

Regia: Hubert Charuel

Interpreti: Swann Arlaud, Sara Giraudeau, Isabelle Chandelier, Jean-Paul Charuel, Marc Barbé

Origine: Francia, 2017

Distribuione: No.Mad Entertainment

Durata: 90′

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array