Piccolo America: dalla “occupazione” del Campidoglio alla partenza del Cinema in Piazza

Valerio Carocci si è presentato venerdì scorso al Palazzo Senatorio per chiedere garanzie finanziare per le arene estive. La reazione di Anec, gli ultimi aggiornamenti, le cifre del finanziamento

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Come emerge infatti dal comunicato stampa stilato sabato 27 maggio dal Piccolo Cinema America, il Presidente della Fondazione Valerio Carocci si è presentato al Palazzo Senatorio lo scorso venerdì 26 maggio per chiedere garanzie al Sindaco Roberto Gualtieri in merito al budget necessario a finanziare il progetto estivo “Il Cinema in Piazza”.

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Secondo la ricostruzione della Fondazione Piccolo America, l’investimento finanziario destinato al progetto, di circa 700.000 euro, è sempre stato sostenuto dal Ministero della Cultura e da Regione Lazio. A seguito però della mancata pubblicazione degli avvisi pubblici relativi alle attività culturali estive, la Fondazione avrebbe reso noto al Campidoglio il rischio della cancellazione della manifestazione che si svolge a San Cosimato, Cervelletta e Monte Ciocci. Comunicazione di fronte alla quale Roberto Gualtieri, in data 31 marzo, si sarebbe impegnato a “garantire continuità” al progetto.

Dopo aver confermato che una proposta di delibera per una compartecipazione finanziaria sarebbe stata portata in Giunta il 23 maggio, riferisce la Fondazione, il Campidoglio avrebbe tuttavia mancato al proprio impegno e la delibera avrebbe subito prima uno slittamento a giovedì 25 maggio, per poi risultare nemmeno calendarizzata all’ordine del giorno. Ragioni che hanno spinto Valerio Carocci ad occupare il palazzo Senatorio per sette ore, per “una lunga riunione” con il Sindaco, il Capo di Gabinetto e il Capo Segreteria. Così da ottenere il rinnovo dell’impegno per la realizzazione della nona edizione di “Il Cinema in Piazza”.

La vicenda relativa alla lunga contrattazione avvenuta in Campidoglio non si è esaurita però nel dettagliato comunicato della Fondazione Piccolo America. Le azioni di Valerio Carocci – che  ha tenuto a far sapere che la Fondazione si è fatta carico “di anticipare tutte le spese senza certezza di sostegno economico da parte degli Enti Pubblici”, sottolineando di non poter contare sui fondi, circa 2 milioni e mezzo di euro, destinati all’offerta per acquistare il Cinema America – non sono infatti sfuggite ad ANEC Lazio, UECI, ATIP ed UTR. All’interno di un comunicato stampa datato 29 maggio, Le Associazioni di Categoria, che rappresentano tutti i Cinema e Teatri privati, hanno infatti garbatamente rimarcato di aver più volte avanzato richieste di incontri con Gualtieri per discutere delle difficili condizioni in cui versano le imprese associate. Auspicando, considerata l’apprezzabile “sensibilità dimostrata dal Sindaco” che quanto avvenuto con Valerio Carocci non rimanga un episodio isolato.

Un dialogo a distanza che velatamente riporta a vecchi dissapori, dopo che un’aspra battaglia legale tra Cinema America e associazioni cinematografiche regionali si era conclusa con una sentenza del Tar che, nel settembre 2021, confermava “l’esistenza di un boicottaggio trasversale contro le arene gratuite” in riferimento alle stagioni estive 2018, 2019 e 2020 (respingendo così i ricorsi di ANICA, ANEC Nazionale e ANEC Lazio all’Antitrust). Un dialogo a distanza che lungi dal mettere un punto alla questione, sembra piuttosto rimandarla. In attesa del prossimo comunicato stampa.

Nel frattempo però la situazione relativa al finanziamento sembra essersi definitivamente sbloccata. Come infatti riportato anche da Repubblica, la Fondazione Piccolo America ha comunicato di aver ottenuto fondi dal Comune per una cifra di circa 250mila euro e, in data 31 maggio, ha diramato il programma completo di “Il Cinema in Piazza”, che avrà luogo a partire da oggi 2 giugno fino al 16 luglio nelle tre arene di piazza San Cosimato, del Casale della Cervelletta e di Monte Ciocci. La questione ha causato immediate reazioni contrariate nel panorama politico, specialmente tra i partiti di maggioranza, e, con ogni probabilità, continuerà a fare discutere anche nelle prossime settimane.

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