"Porky college: un duro per amico" di Granz Henman

Terzo film ispirato a “Io e lui” di Moravia, “Porky College” aggiunge ad “American Pie” soltanto lo sbracamento corporale del ciclo delle insegnanti e dei primi 'Pierino-movies'.

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Chiarimento preliminare: Porky College: un "duro" per amico è una produzione tedesca che non ha nulla a che fare con il ciclo Porky's. E nemmeno con il filone della college comedy, poiché il setting è decisamente liceale. Dal mattino in cui insieme al sole sorge il primo alzabandiera, la vita del giovane Ryan (Tobias Schenke) è sconvolta da una lotta senza tregua per affermare la propria volontà su quella, assai più mordace, del suo ciarliero organo sessuale Hulla Chuppa (un ringraziamento ai doppiatori italiani per aver sorvolato). Il suo amore per la bionda-tettona-casta-fino-a-un-certo-punto di turno è ostacolato dalla voracità onnivora di Hulla quanto dall'indomabile fede onanistica dell'amico Redbull (Axel Stein) ciccio simpatico con tendenze al travestitismo; prima del cessate il fuoco finale si passa per il consueto e completo campionario di tentazioni fraek, dalla gerontofilia all'animal passando per la mitica macchina masturbatrice svedese e lo shit-loving, combinati tra loro a piacimento e con una spruzzatina di secrezioni mucose. Se i distributori italiani sono riusciti a riesumare questo film, già altamente improbabile ai tempi della sua uscita nel lontano 2002, possiamo temere prima dell'autunno qualsiasi colpo basso, perfino un nuovo film di Alberto Bevilacqua. Nulla di nuovo rispetto ai primi due American Pie (il terzo è uscito successivamente), anche se lo sbracamento sull'effettaccio corporale ricorda più da vicino il ciclo italiano delle insegnanti e i primi Pierino-movies. Pare comunque che i tedeschi amino svisceratamente Alberto Moravia, in particolare il romanzo Io e lui, se dopo la prima omonima trasposizione cinematografica firmata da Luciano Salce (con Lando Buzzanca, 1973) ne sono seguite due germaniche: la prima è Lei, io & lui di Doris Doerrie con Griffin Dunne (1989), la seconda è proprio questo Knallharte Jungs. È vero che gli uomini si affidano spesso e volentieri alla poco illuminata guida del loro pene? Il regista e sceneggiatore Granz Henman pensa di sì, e a giudicare dal suo film proprio non ci sentiamo di contraddirlo.

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Titolo originale: Knallharte Jungs


Regia: Granz Henman


Interpreti: Tobias Schenke, Axel Stein, Diana Amft, Rebecca Mosselmann


Distribuzione: Mediafilm


Durata: 85'


Origine: Germania, 2002

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