PREMIO SUZZARA 2008

Con “NUOVE SINESTESIE”, questo il titolo del Premio Suzzara 2008 e della omonima mostra che rimarrà aperta al pubblico dal 21 settembre al 2 novembre 2008, il Premio Suzzara prosegue il suo progetto informativo nei confronti della realtà artistica contemporanea

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PREMIO SUZZARA 2008
46° edizione
“NUOVE SINESTESIE”
 
Assegnazione “Premio Suzzara”
Domenica 21 settembre 2008 – ore 11.00
Galleria del Premio Suzzara
Piazza Luppi 10 – Suzzara (MN)
 
MOSTRA
“NUOVE SINESTESIE”
21 settembre – 2 novembre 2008
 
Galleria del Premio Suzzara
Piazza Luppi 10 – Suzzara (MN)
 
Informazioni al pubblico: 0376-531109
 
 
Dopo le due ultime edizioni dedicate rispettivamente alla scultura e alla pittura, la 46° edizione del Premio Suzzara, curato da Claudio Cerritelli con la collaborazione di Bruno Bandini e Luigi Sansone, propone una riflessione sui linguaggi creativi dell’attualità considerati dal punto di vista di una concezione sinestetica dell’arte come interazione tra diverse percezioni sensoriali.
 
Con “NUOVE SINESTESIE”, questo il titolo del Premio Suzzara 2008 e della omonima mostra che rimarrà aperta al pubblico dal 21 settembre al 2 novembre 2008, il Premio Suzzara – nato nel 1948 per volontà di Dino Villani e Cesare Zavattini, e che ha visto nel corso della sua storia partecipare artisti quali  Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Renato Guttuso, Aligi Sassu – prosegue il suo progetto informativo nei confronti della realtà artistica contemporanea, sia come continuità con lo sperimentalismo linguistico del secondo ‘900 sia come apertura verso nuove forme di comunicazione visuale.
 
In tal senso, la rassegna propone esempi di ricerca di diverse generazioni di artisti che si avvalgono di molteplici modalità espressive, dalla pittura alla scultura, dall’istallazione all’arte ambientale, dall’uso della fotografia all’immagine digitale. Viene inoltre proposto un omaggio all’artista Lamberto Pignotti che, oltre a firmare la copertina del catalogo, proporrà una selezione di opere del lungo percorso di ricerca, legato fin dagli anni Sessanta alle problematiche pratico-teoriche del concetto di “sinestesia”.
Il Premio, come da tradizione, prevede l’acquisizione delle due opere vincitrici da parte del Comune di Suzzara, che andranno a far parte della “Collezione del Premio Suzzara”, ad oggi la più importante raccolta di opere esistente in Italia in grado di documentare una vicenda artistica, Realista o Neorealista, che insieme al cinema e alla letteratura, ha contrassegnato per un lungo periodo la cultura del nostro Paese.
Gli artisti vincitori riceveranno un assegno del valore di € 5.000.
Inoltre durante la premiazione, a significare la saldatura tra il lavoro culturale e il lavoro del contadino, verranno “donati” metaforicamente un cavallo e un puledro.
 
Il catalogo, oltre alla documentazione fotografica di opere dei partecipanti al Premio, comprende testi critici dei curatori in cui saranno affrontate le tematiche legate al concetto di sinestesia, dal futurismo fino all’attualità.
 
 
Informazioni Stampa
Studio de Angelis | 02 324377 338 7272846 | info@deangelispress.it
 
 
Artisti partecipanti
 
 
Gianmaria Colognese (pittura-scultura-architettura)
 
Francesco Correggia (pittura, performance, video)
 
Flavio Ermini e Giovanna Fra (poesia-pittura)
 
Raffaella Formenti (istallazione polimaterica dimensione ambiente)
 
Franco Mazzucchelli (scultura-ambiente gonfiabile PVC)
 
Nanni Menetti (oggetto-musica-parola)
 
Alessandro Merlanti (pittura-fotografia-suono)
 
Albano Morandi ( istallazione- oggetto- musica)
 
Pietro Mussini (ambiente di led luminosi)
 
Franco Napoli (colore-luce-suono) 
 
Gruppo “PieMme 6”:
Eristeo Banali, Franco Bassignani, Ferdinando Capisani, Giorgio Celli, Francesco Dalmaschio, Gianluigi Troletti (parola, materia, colore)
 
Mattia Ruggeri (fotografia-luce-scrittura)
 
Michelangelo Salvatore (oggetti, suoni, sensori luminosi)
 
 
La prima edizione del Premio Suzzara è del 1948. Promosso dal Comune di Suzzara su iniziativa dell’allora Sindaco Tebe Mignoni venne, per così dire, “inventato” da Dino Villani e Cesare Zavattini, che scriverà anche la presentazione nel catalogo a corredo della mostra. L’importanza dei curatori, Villani e Zavattini, l’originalità dell’iniziativa, lo scambio simbolico tra i prodotti dell’arte e quelli del lavoro, fece aderire alla giuria della prima edizione galleristi dell’importanza di Stefano Cairola e Ettore Gianferrari, un intellettuale quale era Enrico Somaré, scrittori e giornalisti come Raffaele Carrieri, Orio Vergani, Guido Mazzali e Arturo Tofanelli. Tra gli artisti partecipanti ricordiamo Renato Biroli, Domenico Cantatore, Carlo Carrà, Michele e Tommaso Cascella, Umberto Lilloni, Fiorenzo Tomea, Giulio Turcato, Emilio Greco, Agenore Fabbri, Giovanni Omiccioli, per citarne solo alcuni che oggi ritroviamo in quasi tutti i musei d’Europa e del mondo. Nel 1949 si aggiunsero nomi dell’importanza di Pio Semeghini, Arturo Tosi, Ottone Rosai, Umberto Boccioni, con un noto “Paesaggio industriale”, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Salvatore Scarpitta, Enrico Baj e la giuria si strutturò con delle commissioni di preselezione.
A Roma la Commissione che si riunì presso la Galleria del Secolo era costituita da Ugo Capocchini, Primo Conti, Luigi Bartolini; a Torino c’erano Luigi Carluccio ed il poeta Alfonso Gatto. La giuria a Suzzara si arricchì di Mario Penelope e Raffaele De Grada. Orio Vergani scrisse la presentazione al catalogo. Risulta evidente come il Premio Suzzara abbia attecchito e si sia radicato immediatamente nel sistema artistico culturale italiano coinvolgendo alte personalità della cultura e dell’arte. Il rischio del localismo e del provincialismo fu superato attraverso l’originalità del “Suzzara” e con il sicuro apporto di figure come C. Zavattini, A. Gatto o con la presenza di artisti quali C. Carrà, R. Birolli, U. Boccioni, E. Vedova, ecc…
Il tema del lavoro. La singolarità della formula, il clima culturale di instancabile dibattito in cui viveva il Paese negli anni della ricostruzione, la profonda saldatura tra lavoro culturale e mondo del lavoro sono solo alcuni degli aspetti che hanno concorso a determinare il rapido successo, l’importanza da tutti riconosciuta al suo primo apparire del Premio Suzzara. Il neorealismo aveva ormai segnato e connotato internazionalmente quasi tutti gli aspetti della cultura italiana di quegli anni. Per quanto riguarda le arti visive, alla base vi era l’idea assai diffusa di un cambiamento, nel senso di avvicinamento, del rapporto tra arte e pubblico. Di questa “urgenza” di rapporto inedito Suzzara divenne caso tipico, l’esempio più importante al quale fecero riferimento, negli anni successivi, altre realtà come Vado Ligure, Capo D’ Orlando, Francavilla al Mare, Termoli, Lissone, Gallarate, per citarne alcune. E’ importante notare come quasi tutti questi Premi sorti tra la fine degli anni ’40 e gli anni ’50 diedero vita ad un tessuto di Galleria Civiche, Musei e Spazi per l’Arte Contemporanea che costituiscono ancora oggi uno dei caratteri distintivi della realtà artistica rispetto a quella di altri Paesi.
Lo “scambio simbolico” tra i prodotti dell’arte e quelli del lavorocostituiva una forma di premio – acquisto mediante la quale le opere venivano acquisite al patrimonio pubblico. In questo modo ad ogni edizione divenivano – e divengono anche oggi – di proprietà del Comune di Suzzara, della Città, un certo numero di opere. Ciò ha permesso di costituire la collezione che oggi è il più importante nucleo di opere esistente in Italia in grado di documentare una vicenda artistica, quella Realista o Neorealista, che insieme al cinema e alla letteratura, ha contrassegnato per un lungo periodo la cultura del nostro Paese.
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