"Presa mortale", di John Bonito
Prima di trasformarsi in un rocambolesco, pirotecnico ed abbastanza noioso inseguimento di 60 minuti, dove la superstar del wrestling John Cena ha modo di mostrarsi soprattutto come pesantissimo corpo in continua caduta libera, il film vanta una prima mezz'ora da videoclip sorprendentemente divertente. E con un Robert 'T-1000' Patrick strepitoso.
Più che il regista, veterano delle riprese di trasmissioni tv di wrestling, di questo The Marine uscito in patria ad ottobre e giunto in Italia agli albori dell'estate per convincere in sala i giovanissimi ora che la scuola è finita, a contare è il produttore: quel Joel Simon che ci ha regalato lo storico Hard to Kill con Steven Seagal; Steel, uno dei tentativi sul grande schermo del gigante del basket Shaquille O'Neal, e in tempi più recenti il bizzarro Collezionista di occhi, horror con la superstar del wrestling Kane. In questo momento, pare che Simon sia impegnato nella produzione dell'agognato ritorno dietro la macchina da presa nientemeno che di John Milius, futuro regista di Jornada del Muerto, starring Triple H, gigante vip del mondo della lotta libera americana. Presa Mortale è allora in tutto e per tutto un progetto tipico di Joel Simon: prendere uno degli idoli più in voga dall'attuale scena WWE, il 30enne colosso John Cena che va per la maggiore tra i giovanissimi, che ne indossano i gadgets e le t-shirts, ne imitano i modi di dire celebri e il modo di vestire, e che magari avranno pure comprato il suo disco rap, e infilarlo in mezzo ad una vicenda puramente "B" che decenni fa non sarebbe dispiaciuta a Van Damme o a Schwarzy: la procace moglie dell'ex macchina-da-guerra-perfettamente-addestrata John Triton, la bionda Kelly Carlson nota per il ruolo di Kimberly in Nip/Tuck di Ryan Murphy, viene presa come ostaggio da una banda di folli rapinatori di banche in fuga dalla Polizia dopo un furto di diamanti attraverso le paludi australiane. Saranno ovviamente sgominati dalla furia dirompente di Cena/Triton, soldato inarrestabile e fermamente deciso a salvare la donna tutto da solo. Prima di trasformarsi in un rocambolesco, pirotecnico ed abbastanza noioso inseguimento di 60 minuti, dove John Cena ha modo di mostrarsi soprattutto come pesantissimo corpo in continua caduta libera, che si serve proprio dell'enormità della propria statuaria mole per avere la meglio sui cattivi, piuttosto che della sua abilità nella lotta, il film vanta una prima mezz'ora sorprendentemente divertente – girata e montata con stile ultraclippato, una sorta di zapping movie a metà tra uno Bruckheimer taroccato e uno degli ultimi film di James Foley. Rome, il boss dei rapinatori, è il Robert Patrick già androide malvagio in Terminator 2, poi per sempre impresso nei nostri ricordi come il grande John Doggett della serie di Chris Carter X-Files, qui irresistibile in un ruolo tutto sopra le righe, tra smorfie ed ammiccamenti, che ricorda il lavoro fatto da Lance Henriksen per il suo villain in Senza Tregua di John Woo. Incipit strepitoso: durante il conflitto in Iraq, Cena salva tre marines prigionieri dalla decapitazione che un gruppo malvagissimo di talebani stava proprio per filmare con la videocamerina. Il lottatore irrompe improvviso nel covo, e sgomina i terroristi a colpi di pugni: la realtà della WWE penetra nella realtà della guerra, e viceversa – come se ormai non ci sia più differenza tra le immagini televisive di uno spettacolo atletico che incolla allo schermo milioni di telespettatori, e le riprese di un conflitto spaventosamente cruento e sanguinoso come quello iracheno. E forse magari, davvero non ce n'è.
Titolo originale: The Marine
Regia: John Bonito
Interpreti: John Cena, Robert Patrick, Kelly Carlson, Anthony Ray Parker, Abigail Bianca
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: