"PRIMO PIANO SULL'AUTORE"
RASSEGNA DEL CINEMA ITALIANO
XXVIII EDIZIONE
ASSISI 2 – 7 novembre
ASSISI ospita la Mostra “15 fotografi per Anna Magnani” e ENRICO LUCHERINI – L'arte della comunicazione
Sarà dedicata quest’anno a Enrico Lucherini di "PRIMO PIANO SULL'AUTORE", la storica manifestazione, diretta da Franco Mariotti, organizzata dall'Associazione Culturale Amarcord in collaborazione con l'Associazione Culturale Zabriskie Point, che avrà luogo ad Assisi dal 2 al 7 novembre.
La storica manifestazione, giunta ormai alla sua XXVIII edizione, avrà quest’anno come ospite d’onore il press agent di fama internazionale ENRICO LUCHERINI che ha promosso in maniera spesso geniale centinaia di titoli collaborando con i maggiori registi e attori del nostro tempo.
Domenica 1 novembre alle ore 17, presso la sala delle Logge alla presenza del Sindaco di Assisi Claudio Ricci, dell’Assessore alla Cultura e Turismo Leonardo Paoletti e del Direttore Artistico di “Primo Piano sull’Autore” Franco Mariotti.
Diretto da Franco Mariotti, “Primo piano sull’autore” pone da sempre l’accento su quelle figure che contribuiscono in modo determinante alla realizzazione e alla riuscita di un film. In programma alcuni dei film curati da Enrico Lucherini durante la sua lunghissima carriera tra cui “Il bell’Antonio” di Mauro Bolognini, “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, “Opera” di Dario Argento, “Accattone” di Pier Paolo Pasolini, “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “C’era una volta il west” di Sergio Leone e “Baaria” di Giuseppe Tornatore.
Oltre alle proiezioni sono previsti un incontro con gli studenti dell’Università per stranieri di Perugia e un convegno dal titolo “ENRICO LUCHERINI: l’arte della comunicazione” al quale parteciperanno critici e personaggi di rilievo del mondo del cinema.
Per il secondo anno consecutivo si terrà, inoltre, la rassegna “La rivincita dei generi”, dedicata alle opere prima e seconde di giovani autori italiani in cui verranno presentate pellicole divise per generi: dal cinema di impegno sociale e civile al cinema horror passando per il melodramma.
Nella serata finale verrà assegnato, come ogni anno, il Premio Domenico Meccoli "ScriverediCinema" giunto alla XVIII edizione, a coloro che si sono distinti durante l’anno nella scrittura cinematografica, mentre Enrico Lucherini riceverà la Targa Onorifica della Città di Assisi.
L'evento ha al suo interno la Mostra “15 fotografi per Anna Magnani” a cura dell’Associazione Culturale Amarcord in collaborazione col Centro Sperimentale di Cinematografia, che verrà presentata
Nella mostra, curata da Sergio Toffetti, con catalogo pubblicato dal Centro Sperimentale e resa possibile dal supporto della Provincia di Roma e della Camera di Commercio di Roma, il volto e le capacità interpretative di Anna Magnani e il viaggio nella sua filmografia sono affidati agli scatti di 15 tra i più grandi fotografi di scena del cinema italiano – Angelo Frontoni, Osvaldo Civirani, Vincenzo Palmarini, Aurelio ed Ettore Pesce, Raymond Voinquel, Paul Ronald, Rosario Assenza, Francesco Alessi, G.B. Poletto, Nicola Arresto, Franco Vitale, Vittorio Mazza, Divo Cavicchioli, Bruno Bruni -, presenti sui set di tutti i registi, i maggiori, che hanno voluto lavorare con Anna: Alessandrini, Gallone, Mattoli, Camerini, Zampa, Castellani, Rossellini, Visconti, Renoir, Kramer, Monicelli, Pasolini, Fellini. Alcuni tra i titoli di questi set: Avanti a lui tremava tutta Roma (1946), L'onorevole Angelina (1947), Assunta Spina (1948), Una voce umana (1948), Bellissima (1951), La carrozza d'oro (1952), Siamo donne (1953), Nella città l'inferno (1958), Risate di gioia (1960), Mamma Roma (1962), Roma (1972).
Fare il fotografo di scena sui set di Anna Magnani rappresentava una sfida particolarmente impegnativa, perché si trattava non soltanto di catturare nell'istante l'intensità espressiva di uno sguardo o di un gesto, ma di tenere le immagini "aperte", per ricreare, in un attimo, quella sensazione che "la Magnani" riusciva (e riesce) a dare sullo schermo, la sua capacità di plasmare interamente lo spazio attorno al suo corpo. Perché "la Magnani" aveva bisogno di occupare la scena, di attirare l'attenzione con un gesto, una mossa, un vezzo. Gesti che sempre alludevano al fatto che nella vita il comico e il tragico si intrecciano saldamente.
«Ma cos'è questo presentarmi a ogni costo come un'Elettra chiusa, solitaria e delusa? Come ve lo devo spiega' che so' allegra, che c'ho la ruzza, che rido, che essere la Magnani mi diverte da mori', e gongolo tutta se la gente mi riconosce per strada, se il vigile urbano mi dice, continuando a dirigere il traffico: "Ciao Nannare'"? Insomma: è la stessa storia di quando la gente si meraviglia perché la mia casa è piena di buongusto e di libri. Ma quante volte ve lo devo spiega' che non sono stata raccattata per strada, che ho fatto fino alla seconda liceo, che ho studiato pianoforte otto anni, che ho frequentato l'Accademia di Santa Cecilia?». Si descriveva così, non tanto per prendere le distanze dai suoi personaggi popolareschi, quanto per ricordare che un'attrice "interpreta" anche quando sembra "rivivere". Ed è forse questo il "segreto" che Anna Magnani rivela con queste parole: di essere un'attrice così grande che abbiamo sempre creduto – e continuiamo a credere – che i suoi personaggi siano veri.
Le foto esposte provengono dalla collezione dell’archivio fotografico della Cineteca Nazionale (CSC). L'allestimento è a cura della Fototeca.
La mostra, a ingresso gratuito, verrà allestita presso la Sala delle Logge in Piazza del Comune dal 1 all’8 novembre 2009.
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