"Principe azzurro cercasi", di Garry Marshall

Atteso seguito delle peripezie regali della dolce Mia, spensierata teenager destinata al trono del principato di Genovia. E' il ritorno di un Garry Marshall in piena forma che filma il seguito del fortunato "Pretty Princess", con grazia assoluta, ma soprattutto con estrema perizia grazie ad un cast di attori davvero molto affiatati.

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C'è tutta una piccola schiera di spettatori, non sempre teenagers, che aspettano il seguito delle disneyane avventure dell'impacciata Mia (Anne Hathaway) alle prese con la sua personale quanto fantastica ascesa al trono di Genovia. Ecco quindi il sequel di quel fortunato Pretty Princess che Marshall aveva diretto nel 2001. Un film che non scontenta nessuno, costruito solidamente più che sul modello dei teen-movie, su quello della commedia classica coi personaggi creati da Meg Cabot. E nell'affrontare la sceneggiatura, nel realizzare riprese e scenografie degne di un vero e proprio principato, il regista e la sua troupe si dimostrano fermamente decisi nel rincorrere quanto più di perfetto e ambizioso la produttrice Disney possa loro mettere a disposizione.   

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Mia è cresciuta, e dopo essersi finalmente laureata si sente pronta per fare assolvere i suoi obblighi da principessa. Purtroppo però i guai iniziano quando alcuni cortigiani si rendono conto che, per una severa e antica legge, la ragazza potrà salire sul trono solo se accompagnata da un consorte. Inizia così l'affannosa e improvvisata ricerca di un principe azzurro. Una corsa contro il tempo che però non condizionerà le scelte di Mia, decisa ancor prima che di diventare regina ad innamorarsi dell'uomo giusto. A dispetto dei pronostici, la cosa sarà più difficile del previsto…


Il regista di Pretty Woman (1990) riesce a fare molto, ispirato più che mai dalla sceneggiatura di Shonda Rhimes, aiutato dalle scenografie da vera e propria fiaba di Albert Brenner. Siamo davanti a un prodotto di alto profilo che riscatta le aspirazioni e i risultati dei passati Disney movie, in un epoca in cui il mercato dell'animato sembra essere monopolizzato dalla Pixar e dalla DreamWorks. Garry Marshall si fa fautore di un cinema realizzato prima di tutto col cuore e con la possibilità di optare per delle personalissime scelte che nobilitano il tutto, facendone un lavoro interessante al di la della fascia di età per cui, prevedibilmente, è destinato. E' un film che difficilmente non coinvolge, addirittura così lineare da offrire la possibilità di goderselo senza per forza aver visto il precedente, anche se saranno sicuramente in molti dopo la proiezione a voler recuperare Pretty Princess per l'home video. Anne Hathaway è a suo completo agio, reggendo la scena in un modo così naturale da far sovvenire alla memoria le interpretazioni "regali" di Romy Schneider. Davvero toccante il momento in cui Julie Andrews, a otto anni di distanza da una tormentata operazione alla gola, ritorna a cantare.   


 


Titolo originale: The Princess Diaries 2: Royal Engagement


Regia: Garry Marshall


Interpreti: Anne Hathaway, Julie Andrews, Hector Elizondo, John Rhys-Davies, Heather Matarazzo, Chris Pine, Kathleen Marshall.


Distribuzione: Buena Vista International Italia


Durata: 115'


Origine: Usa, 2004. 

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