QUALCOSA NELL'ARIA – Lola Créton e Clément Métayer

Lola Créton e Clément Métayer in Qualcosa nell'aria
Incontrati a settembre alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia, i due giovani protagonisti dell'ultimo film di Olivier Assayas Qualcosa nell'aria raccontano a Sentieri Selvaggi il lavoro con il regista sul set del film, il tragitto che li ha portati a interpretare i due personaggi di Gilles e Christine e progetti e ambizioni nel mondo del cinema

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Come vi ha contattato Olivier e che tipo di provino vi ha fatto? Come avete lavorato sui personaggi?

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Clément Métayer: andavo al liceo e una volta mentre aspettavo degli amici fuori da scuola una donna mi ha dato una brochure del progetto in cui c’era scritto che cercavano degli attori per il nuovo film di Olivier Assayas. Avevo già visto alcuni suoi film come L’eau froide e Clean. Amavo molto il suo lavoro e mi sono detto “Perché no? Ci provo”. Al provino sono andato con la massima spontaneità. Mi ha chiesto di raccontare la mia vita davanti alla telecamera ed è quello che ho fatto. Dopo c’era un testo da imparare e bisognava recitare vicino a qualcun altro. Poi mi ha dato la sceneggiatura e mi ha proposto il lavoro.

Era la prima volta per te davanti alla mdp?

Clément Métayer: in realtà non era proprio la mia prima scena, perché avevo già partecipato a un cortometraggio e sono anche abituato a mettermi in scena, a filmarmi, quindi non era tanto la presenza della macchina da presa a impressionarmi ma tutta l’equipe che c’era intorno, il fatto che c’era un testo da leggere e imparare. È stato uno sforzo molto forte ma anche bello. Ci ho preso gusto e vorrei continuare su questa strada.

Lola Créton:
per quanto riguarda me, sono piuttosto io che mi sono proposta. Sapevo che Olivier stava per fare un film e cercava una ragazza della mia età per il ruolo di Christine. Io avevo già lavorato con Mia Hansen-Love e forse inizialmente era un po’ esitante a prendermi proprio per il fatto che avevo già girato con lei in una storia d’amore. Allora ho insistito. Al casting ho interpretato soltanto una scena perché già mi conosceva e dopo…eccomi qui.

Che differenze ci sono tra il modo di girare di Mia Hansen-Love e quello di Olivier?

Lola Créton: lei fa più ciak mentre lui lascia molta libertà, ci lasciava fare direttamente delle composizioni e poi riprendeva il tutto, trovando a poco a poco la forma più giusta. Ora sto per iniziare a girare il prossimo film di Claire Denis, ancora un altro modo di intendere il lavoro sul set.

Hai visto immagini o foto di film degli anni ’70?

Lola Créton: dei documentari in tv e poi la musica del periodo, anche alla radio. Ma non ho fatto delle ricerche specifiche sull’epoca, un po’ perché Olivier in qualche modo ci aveva spiegato nel dettaglio cosa succedeva a quei tempi, un po’ perché era giusto che trovassimo il nostro punto di vista su quei fatti.

Il prossimo progetto?

Clément Métayer: non lo so ancora, per ora ho un agente. Faccio comunque diverse cose contemporaneamente: suono in gruppo musicale, disegno e faccio anche un corso preparatorio per entrare l’anno prossimo in una grande scuola d’arte. Più avanti mi piacerebbe essere anche un regista ma al momento, è una delle tante attività non la priorità.

 

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