Quando, di Walter Veltroni

Con i tratti della commedia il film cerca di stabilire una distanza tra quello che siamo e come eravamo, evitando note nostalgiche, proiettato al futuro, ma non va oltre la superficie.

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L’accostamento più facile per Quando è naturalmente quello con Good Bye Lenin! di Wolfgang Becker. Lì una donna si sveglia dopo otto mesi e scopre che il mondo dove viveva non esisteva più dopo il crollo del muro di Berlino. In questo adattamento di Veltroni, tratto dal romanzo omonimo dello stesso regista, il protagonista Giovanni interpretato da Neri Marcorè esce dal coma dopo 31 anni, e non esiste letteralmente più la sua vita. Gli idoli sono morti insieme agli ideali. All’epoca era un compagno, manifestava per cambiare, lottava contro le ingiustizie, giocava a fare all’amore. Ed era finito a terra il 13 Giugno 1984 mentre partecipava al rito collettivo di cordoglio seguito alla scomparsa di Berlinguer, colpito in testa da una bandiera rossa con tanto di falce e martello, un tema particolarmente caro a Veltroni e già raccontato nel documentario Quando c’era Berlinguer.

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Dopo un lungo oblio l’avventura ricomincia, ma con dei nuovi amici. Una suora (Valeria Solarino), ed un ragazzo colpito da mutismo selettivo (Fabrizio Ciavoni), chiave simbolica per rappresentare una svolta radicale ed inaspettata, considerato il preambolo ribelle. Il riferimento storico passa attraverso le mutazioni avvenute nell’area di sinistra prima di finire nel metaverso bonificato del Partito Democratico (di cui Veltroni è stato primo segretario), dove con la benedizione della croce si sono ritrovate le loro anime moderate e divise di un tempo andato, quasi a smentire il motto non moriremo tutti democristiani di Luigi Pintor, declinato beffardamente dal popolo in accezione positiva. Incapaci di interpretare i segni e trovare soluzioni immediate in un universo supersonico, dunque ridotte al silenzio.

Nella storia di supporto Flavia (Olivia Corsini), la fidanzatina e complice caotica dell’epoca, rimasta incinta nei giorni dell’incidente, è ormai una donna, sposata con il miglior amico di Giovanni, interpretato da Gianmarco Tognazzi, che completa un cast ricco e molto centrato). Anche qui degli antagonisti che furono non v’è più traccia, nel presente sono una coppia di professionisti affermati di Roma senza velleità rivoluzionarie. Ed una figlia, frutto del passato che si rifiutano di elaborare. L’uso della metafora esposta e reiterata in questa sottotrama familiare, che si completa con un padre morto di infarto ed una mamma caduta preda di demenza senile, riflette un presente frutto di un compromesso con il destino.

La strada maestra è la stessa che ha guidato il regista durante la sua carriera politica, il tono pacato, l’armonia in mezzo alla catastrofe, l’atteggiamento testardo di sperare, l’apertura. Manca l’approfondimento, l’analisi si riduce ad una constatazione di una realtà altra, e la maturità qualcosa con cui fare i conti. Più che un’assoluzione, una drammatica ammissione di colpa ma anche la certezza di essere tasselli insignificanti di un gioco più grande di noi. Il film, ancorato a questo iniziale concetto di perdita, non vuole andare oltre. Finisce in un crocevia e decide di sedersi ad aspettare. Si comporta come fosse una fotografia, cattura un attimo, poi con un’ellisse quello dopo e dal loro sfregamento ottiene delle risposte, ignaro di dover cercare delle nuove domande nei momenti di stasi. Strutturato su una dimensione biografica, contempla un ritratto intimo e sposta sul collettivo l’allucinazione proibita di una generazione aliena, lo sguardo malinconico ed il volto rigato di lacrime. La fatalità resta una giustificazione troppo debole quando non si è impegnati a sfidarla.

Regia: Walter Veltroni
Interpreti: Neri Marcorè, Valeria Solarino, Fabrizio Ciavoni, Olivia Corsini, Gianmarco Tognazzi, Dharma Mangia Woods, Ninni Bruschetta, Anita Zagaria, Elena Di Cioccio, Carlotta Gamba, Luca Vannuccini, Massimiliano Bruno, Michele Foresta, Stefano Fresi, Andrea Salerno, Luca Vendruscolo, Pierluigi Battista, Renato De Angelis
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 105′
Origine: Italia, 2023

2.5
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Il voto dei lettori
2.76 (29 voti)
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