Quarta edizione di "Penombre, cinema muto e seduzioni sonore" nei Musei umbri.

Al via sabato 27 dicembre la quarta edizione di Penombre, cinema muto e seduzioni sonore nei Musei umbri, ideato e organizzato dall'assessorato alle politiche culturali della Provincia di Perugia.

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Un programma, quello di quest‚anno, assolutamente originale, che permetterà di gustare film fra loro molto diversi e avrà come scenario, secondo il format della rassegna, alcuni tra i musei più caratteristici dell'Umbria che faranno da palcoscenico alle proiezioni.


La rassegna è un omaggio agli uomini forti del cinema muto italiano, agli eroi del cinema storico-mitologico. Personaggi polisemici, tra classicità e modernità, corpi attoriali funzionali ad avventure mirabolanti ed intrecci fantasiosi. Nel nucleo tematico della rassegna si innestano due fuoriprogramma: la proiezione di una biografia filmata di San Francesco, "Il poverello di Assisi" e una selezione di documentari, muti ancorché realizzati in epoca sonora, prodotti nell'ambito dell'attività cinematografica, risalenti alla seconda metà degli anni trenta, del GUF di Perugia.


La manifestazione si snoda lungo l'evoluzione del genere peplum-muscolare, da "Marcantonio e Cleopatra" (1913) di Enrico Guazzoni a "Maciste all' inferno" (1927) di Guido Brignone. Passando per la tappa obbligata di "Cabiria" (1914), per il quale D'Annunzio, autore delle didascalie, coniò il personaggio di Maciste, impersonato per la prima volta dall'ex scaricatore di porto Bartolomeo Pagano.


Il genere che agli esordi prende forma nell'ambientazione classica ben presto diventa fantastorico e si piega ad ambientazioni finanche contemporanee: è il caso di "Sansone acrobata del kolossal" (1920) di Adriano Giovannetti e "Maciste all'inferno" (1927) di Guido Brignone,fantasia colorata, che colpì il giovanissimo Federico Fellini, folgorato sulla via del cinema. Il genere consegnò al nostro cinema autentici divi, incontrastati mattatori, come Pagano, il Maciste per eccellenza, talmente noto da interpretare se stesso o meglio il proprio personaggio nel raro "Maciste" (1915), dove deve salvare una ragazza in pericolo che a lui si rivolge dopo averlo visto operare sullo schermo.


I film muti, proiettati in copie 35mm, verranno sonorizzato dal vivo da musicisti alla maniera di quanto avveniva del in quei lontani anni, cercando contaminazioni inventive e mai ridondanti. Il primo giorno della manifestazione, sabato 27 dicembre presso la pinacoteca comunale di Assisi, verrà presentato il libro "Cinema muto italiano-I film "dal vero" 1895-1914" di Aldo Bernardini, uno dei massimi studiosi di cinema muto del nostro paese.


Tra i musei tradizionali è stato anche inserito un luogo, scrigno di memorie narrate, che è stato un cinema, un teatro o meglio un teatrino, come oggi è chiamata la Chiesa inferiore di Sant'Antonio di Monteleone di Spoleto, creando così un‚estensione verso un punto di aggregazione non strettamente museale.


Il ciclo di proiezioni, tutte ad ingresso gratuito, parte sabato 27 dicembre alla Pinacoteca comunale di Assisi con Il poverello di Assisi seguirà la presentazione del volume Cinema muto italiano. I film dal vero 1895-1914 di Aldo Bernardini presente all'incontro, venerdì 2 gennaio all'Antiquarium di Cannara (frazione di Collemancio) con Marcantonio e Cleopatra, sabato 3 gennaio al Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte di Marsciano (frazione di Compignano) con Cabiria, domenica 4 gennaio alla Chiesa Inferiore di Sant'Antonio-Teatrino di Monteleone di Spoleto con Quo vadis?, lunedì 5 gennaio al Museo civico di Nocera Umbra con Sansone acrobata del kolossal, martedì 6 gennaio al Museo di Santa Croce di Umbertide con Maciste, sabato 10 gennaio al Centro di Documentazione sull'Isola Maggiore di Tuoro, Isola Maggiore con Maciste all'inferno e si conclude domenica 11 gennaio alla Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia con la proiezione di Documentari del GUF relativi a Perugia negli anni Trenta.

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