"Quattro minuti", di Chris Kraus

Sesso perverso, violenza dietro le sbarre, torture nazisti, evasioni dal carcere femminile: come in un filmaccio della serie 'Femmine in gabbia', ma con un'attenzione particolare per i sentimenti e le emozioni che ne fanno un'opera soporifera, affidata all'ennesima vicenda del tipo 'vecchia-gloria-insegna-a-giovane-genio-problematico-come-farsi-valere'

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Femmine in gabbia: alla maniera del film d'esordio di Jonathan Demme (1974, prodotto da Roger Corman), in un carcere femminile si intrecciano le perverse storie delle detenute e dei loro carcerieri – ma questa volta l'ex-nazista non è la direttrice psicopatica né il medico sadico reduce dal Vietnam, come nello straordinario filmaccio di Demme che sfruttava il successo delle storie lesbo di violenza in penitenziario prodotte dalla cormaniana New World (e che anche in Italia ha avuto i suoi picchi di genialità, come Confessioni di un'evasa da un carcere femminile, Detenute violente, Violenza in un carcere femminile, Emmanuele reportage da un carcere femminile…), bensì Gertrud (Monica Bleibtreu), l'insegnante di pianoforte che dà lezioni alle carcerate. E questa volta la lesbica è lei! Ha infatti avuto un'unica storia d'amore in lager quando era infermiera del Reich (eh sì, materia perversa sul fuoco di Chris Kraus…) con una bionda deportata comunista, che è finita impiccata. Decenni dopo, ritrova in Jenny (Hannah Herzsprung), detenuta con la passione per il piano r'n'b, la voglia di vivere e la determinatezza della ragazza amata in passato. Decide allora di seguire i progressi della ragazza allo strumento sino a farla partecipare alle varie fasi di una competizione nazionale, riuscendo nell'impresa di farla arrivare a suonare alla finale di nascosto, organizzando una breve evasione di Jenny per permetterle di esibirsi. Sesso perverso, violenza dietro le sbarre, torture nazisti, evasioni: il materiale è proprio quello di uno degli estremi prodotti del sottogenere a cui appartiene il primo film di Demme, ma Chris Kraus preferisce ahinoi occuparsi dei sentimenti, delle emozioni, realizzando un'opera soporifera affidata ad una luce patinata e a dialoghi già sentiti della serie 'vecchia-gloria-insegna-a-giovane-genio-problematico-come-farsi-valere'. Questa sorta di Scoprendo Jenny termina con un'esibizione della ragazza in teatro che invece di suonare Schumann si mette a improvvisare ritmi hip hop e a danzare con il suo corpo intorno al pianoforte. Gertrud in lacrime, applausi della platea, i poliziotti che hanno circondato la sala immobili ad ammirare la troppa bellezza della scena (!). Poi, finita la performance, grazie a dio se la portano via.

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Titolo originale: Vier Minuten


Regia: Chris Kraus


Interpreti: Monica Bliebtreu, Hannah Herzsprung, Sven Pippig, Richy Muller, Jasmin Tabatabai


Distribuzione: Lady Film
Durata: 112'


Origine: Germania, 2006

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