"Quella sera dorata", di James Ivory
Tratto dal romanzo di Peter Cameron, il film dimostra come il cinema del regista ha perso ormai quel poco smalto che gli era rimasto e dissolto anche quel discutibile ma comunque compatto e, in certi casi, vibrante accademismo del passato pur sentendosi sempre il peso della scrittura letteraria di Ruth Prawer Jhabvala. Dal Festival di Roma 2009

Ci sarebbe potuto essere un affascinante senso di decadenza sul luogo in The City of Your Final Destination. La casa di Ochios Rios poteva avere la stessa funzione della dimora di Casa Howard o Quel che resta del giorno un luogo che ha ormai addosso le ragnatele del passato ed è impermeabile al presente. Sono soltanto però deboli tracce, che si riversano su simboli insistiti (la gondola, la palude) e che denotano una stanchezza così evidente e una piattezza persistente che fanno passare in secondo piano alcuni giochi di sguardi tra Omar ed Arden (una viva Charlotte Gainsborg che riesce a far emergere il suo personaggio malgrado sia sacrificata) o la bella prova di Alexandra Maria Lara (Un'altra giovinezza, Control) nei panni dell'insopportabile fidanzata del protagonista. Vedendo tutta la parte iniziale, prima del viaggio di Omar in Uruguay dove c'è quel volontario isolamento di Surviving Picasso (con Anthony Hopkins che sembra replicare il personaggio del pittore con la figura del fratello di Lund), potevano esserci delle tracce del cinema di Robert Benton. Ma Ivory rinnegherebbe se stesso se andasse in sottrazione. E ovviamente, con il suo fedele sceneggiatore, neanche stavolta ovviamente può cambiare marcia.
Titolo Originale: The City of your Final Destination
Regia: James Ivory
Interpreti: Laura Linney, Anthony Hopkins, Charlotte Gainsbourg, Hiroyuki Sanada, Omar Metwally
Distribuzione: Teodora
Durata: 118'
Origine: GB, 2009