Rafi Pitts per Jafar Panahi: lettera aperta a Mahmoud Ahmadinejad
Il regista iraniano indice uno sciopero
Tra le iniziative di supporto a Jafar Panahi da tutto il mondo, le petizioni e le proteste per l'assurda condanna che lo costringe a 6 anni di prigione a 20 di silenzio come regista e come uomo, spicca la lettera aperta scritta dal regista iraniano Rafi Pitts (Zemestan, Shekarchi) in appoggio a Panahi e Mohammad Rasoulof, l'altro regista imprigionato con lui all'epoca delle manifestazioni contro il regime di Ahmadinejad.
Rafi Pitts chiede a tutti coloro che lavorano nel mondo del cinema, a prescindere da paese, religione o credo politico, di sostenere Panahi e Rasolouf astenendosi dal loro lavoro per due ore tra le 15:00 e le 17:00 (ora locale di Teheran) dell'11 febbraio 2011, data in cui cade il 32° anniversario della Rivoluzione Iraniana.
Pitts si rivolge poi direttamente a Mamoud Ahmadinejad, Presidente della Repubblica islamica dell'Iran, ,ricordandogli che l'intero Paese è a conoscenza delle violenze perpetrate per ottenere la vittoria alle elezioni, chiedendogli retoricamente se è un crimine per Panahi e Rasolouf realizzare un altro film, mettere in discussione la realtà, rispecchiare quello che accade nella società. Termina chiedendogli se teme qualunque punto di vista possa contrastare il suo, e in tal caso lo invita a domandarsi perchè ci sia stata una Rivoluzione iraniana. (m.p.)
La lettera aperta di Rafi Pitts