RaiPlay omaggia Woody Allen
Su Rai Movie, un lungo omaggio all’autore di Io e Annie, Manhattan e Midnight in Paris. Dai primi di dicembre, fino alla fine di gennaio
Da venerdì 6 dicembre a venerdì 24 gennaio, Rai Movie dedica un ciclo di imperdibili appuntamenti, alla figura e al cinema di Woody Allen, interamente disponibile su RaiPlay, fino al termine del ciclo stesso. Il film d’apertura è Amore e guerra, rilettura parodistica e sottilmente malinconica di Guerra e Pace di Tolstoj. Film che spinge Allen ad allontanarsi momentaneamente dagli Stati Uniti, rintracciando prima in Francia e poi in Ungheria, la dimensione narrativa e scenica più adeguata, per un racconto dall’evidente matrice citazionista, che passa per Ingmar Bergman e sconfina poi verso il cinema dei Monty Python e Mel Brooks.
Segue Io e Annie, ossia la nascita dell’indimenticabile Alvy Singer e di uno dei momenti di comicità più spudorati, sia in riferimento alla comicità yiddish, che alla natura intima dell’amore, rappresentata qui dalla Annie di Diane Keaton. Allen passa nuovamente attraverso Ingmar Bergman, ritrovando Fellini e non solo. Nel corso della terza serata poi, Interiors. Il cinema di Woody Allen mai così distante dalla commedia, poiché sorprendentemente nero, drammatico e senza via di fuga. La risata non è contemplata e la riflessione si fa tesa e reale, rispetto all’incapacità di aiutare gli altri, poiché tutto ciò che conta è l’individualismo e così la ferocia della rivalità, perfino all’interno delle dinamiche matrimoniali.
Il 27 dicembre è la volta di Manhattan. Uno dei titoli più noti e celebrati della filmografia di Allen. Romantic comedy sulla crisi identitaria di un intellettuale di mezza età, che si fa ben presto, se non immediatamente, smisurata dichiarazione d’amore per tutto ciò che New York da sempre rappresenta, tanto per l’uomo Allen, quanto per il regista. A seguire Una commedia sexy in una notte di mezza estate, brillante parabola su di un idillio di confinamento e allontanamento volontario e armonioso dalla società, che passa ancora una volta per il cinema di Bergman e in quest’occasione perfino Jean Renoir.
Le ultime tre serate del ciclo sono dedicate invece ad Hanna e le sue sorelle, Settembre e Un’altra donna. Quest’ultimo lo si potrebbe considerare, a detta dello stesso regista, il suo diciottesimo lungometraggio Bergmaniano, seppur filtrato dalla solita comicità di tensione e satira, propria della filmografia di Allen. Come detto, un ciclo da non perdere.