Rassegna De Bernardi

Dal 29 febbraio all'1 marzo 2008, al Cinema Trevi di Roma

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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29 febbraio – 1 marzo
Mostri, miti, miracoli. L’errare sfinito di Tonino De Bernardi
«Tonino filma il suo divenire, in proiezione è processo interiore che si traduce sullo schermo in unità armoniche, la pellicola-film come rappresentazione grafica-dinamica nelle dimensioni: spazio, esterno, interno, quantità-peso, tempo si percorrono tra sé in lui nella coordinata continua spaziotemporale, canale, accesso, tramite alla comunicazione intercosmica nel Cosmo. Sentirsi vedere, udire note, suoni di un fiore, di fiori che sbocciano. Attento quando Tonino ti chiama, non lo farà singolarmente per nome; non ti conosce perché conosce tutti, anzi ti ha già conosciuto in un’altra vita. Verbo o sonoro accompagna le immagini. Oh! lo generano per vibrazioni focalizzate di iperbole universali, si diffonde su scale variabili per dinamiche bio-elettromagnetiche. Oh! sono le trombe degli arcangeli quelle che suona Tonino, basta aprirsi per udire, Tonino continua a suonarle, già ne conosce il codice. Lo spartito di Tonino è la meraviglia di suonarle, capacità-percezione di sentire cioè vivere.
E la vita scorre dinamica, fusione di energia-amore, essenza, struttura, materia polarizzata come somaortocromatico, Tonino matrice natura ora sullo schermo o nel suo moltiplicarsi si rivela per unità armoniche atto d’amore verso sé; Tonino un sempre aprirsi, un fiore che si schiude agli altri perciò non ti cerca, disponibile a chiunque lo accoglie lo riceve, ti ha sempre cercato!
Forme, quantità, spessore che passano nello scorrere a 18fts, la voce o la sua musicalità nel ritmo, il diffondersi di note di tromba, organo…lui-loro continuano a guardarti, si ascoltano ti amano, volti, occhi di angeli guru, appare Mariella nuda, senti che si sente vestita e tu hai bisogno di coprirti…
Oh meraviglia! appare un altro schermo in alto e al centro dei due proiettati, così si forma un triangolo con 10 vertici, oppure sono tre rettangoli o tre quadrati ma anche tre scalini, si accede al gradino più alto indifferentemente da destra o sinistra. Tonino conosce il mondo, il Cosmo, già i suoi film in proiezione si rivelano, sono carta geografica Terra-Cosmo, mappe di energia in equilibrio per gravità o nella sua assenza, dinamiche galattiche di forze mutanti, di stelle, pianeti, sistemi solari.
Un tutto che nasce, si fonda, muta per cosmosconvolgimenti, tempeste magnetiche, radiazioni, cronache del sentimento e del sogno; un tutto immerso in gocce, gemma, acqua marina, sommerso da spermalinfa; un tutto già nato vita perché nel germe limpida essenza di amore, amore in progressione, l’accrescersi condizione liberata in Tonino per rimanere amore nel contatto comsmico, nel continuo presente riconoscersi materia, frazione, particella cosmica; fino all’atto supremo: ritornare alle stelle, unirsi-essere come nel tutto simultaneo».
 
 
Estratto da Tonino è nei suoi film o lo schermo-teatro delle emozioni, testo ineditodi Pierfrancesco Bargellini
Programma a cura di Fulvio Baglivi, il quale sarà presente a tutti gli incontri insieme a Tonino De Bernardi.
 
venerdì 29
ore 17.00
Appassionate (1999)
Regia, soggetto: Tonino De Bernardi; sceneggiatura: Tonino De Bernardi, Mario Sesti; fotografia: Tommaso Borgstrom; montaggio: Fiorella Giovannelli Amico; Suono: Claudio Chiossi, Silvia Moraes; musica: Gianluca Costamagna; interpreti: Anna Bonaiuto, Galatea Ranzi, Iaia Forte, Carlo Cecchi, Roberto De Francesco, Lou Castel; origine: Italia; produzione: Asp; durata: 95’
«Le storie, che introducono nel catalogo delle passioni tradizionali delle canzoni napoletane varianti più complesse, sono scandite da un sipario rosso per dire come tutto sia teatro, rappresentazione, melodramma. Interpretato da un gran gruppo di attori (altra testimonianza della stima che circonda il regista), e anche da Giulietta e da Veronica De Bernardi, a suo modo riuscito, il film finisce per diventare il diario di un viaggio in quell’Altrove della Passione che può essere Napoli» (Tornabuoni).
 
ore 18.45
Incontro con Stefano Francia di Celle e Enrico Ghezzi
Nel corso dell’incontro saranno proiettati Modi di essere: eroine ed eroi (1988, 8’) e Dalle Lontane Province (1986, 7’) in collaborazione con Fuori Orario (Rai Tre)
 
a seguire
Accoltellati (2006)
Regia, fotografia, produzione: Tonino De Bernardi; soggetto: Tonino De Bernardi da frasi di Jorge Luis Borges;montaggio: Piero Lassandro; interpreti: Rossella Dassu, Giulietta de Bernardi, Antonio Candella, Teresa Candella, Ada Candella, Fulvio Baglivi; origine: Italia; produzione: Lontane Province Film; durata: 85’
«Accoltellati è a conti fatti un film di corteggiamenti e inseguimenti: dei personaggi coi personaggi, delle inquadrature coi personaggi, delle inquadrature con le cose, delle cose coi personaggi, dei personaggi con le cose: ma questa volta il regista torinese si spinge ancora più in là, e con uno dei suoi caratteristici atti di estremo coraggio e di altrettanto estrema dolcezza, inserisce nel montaggio finale frammenti di dialoghi con amici e conoscenti, che chiamandolo per nome dietro alla videocamera raccontano stralci della propria vita e dei propri sentimenti. […] Venire su con le lame appuntite, i coltelli bene in vista, le armi pronte e puntate, e preferibilmente non a punta smussata – come la videocamera-coltello di una delle
 
ultime inquadrature, che insegue la donna incinta mentre scappa via: è la grande lezione del cinema senza compromessi, scomodo e accoltellatore di Tonino De Bernardi» (Sergio Sozzo).
 
ore 21.00
Incontro con Pia Epremian, Roberto Silvestri, Adamo Vergine, con proiezione dei film Dissolvimento (P. Epremian, 1969) e Ciao Ciao (A. Vergine, 1967) presentati da Tonino De Bernardi
 
a seguire
La favolosa storia (1967-1968)
Film composto da Il vaso etrusco (1967), Il bestiario (1967-1968) proiezione per 4 schermi, Il sogno di Costantino (1968) proiezione per 3 schermi; origine: Italia; durata: 75’
«La favolosa storia è un trittico che comprende: Il vaso etrusco, “ritratto a quattro, data una situazione. Si parte e si fa il cammino assieme, con i quattro dentro il contenitore, e si incontrava la vita la morte il sorriso gli affetti la festa, ma con molto sentimento”; Il bestiario, per proiezione su quattro schermi sovrapposti in parte a modo di croce sbilenca e “avendo primieramente ogni petalo colore e profumo singoli ma di poi risultando corolla di rosa e mughetto e giglio e fiordaliso e olezzante carciofo”; Il sogno di Costantino per tre proiettori e per la Messa da Requiem di Cherubini: la morte e la resurrezione, la carne, il teatro, il travestimento, la sacra rappresentazione, la trasfigurazione, l’occhio che vede, il passato, fermare il momento, la luce, l’archetipo mascherato, l’amplesso mistico con la natura matrigna (T. De Bernardi)».
Proiezione video da 8mm, telecinema a cura della Cineteca Nazionale
 
sabato 1 marzo
ore 17.00
Lei (2002)
Regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia: Tonino De Bernardi; montaggio: Pietro Lassandro; suono: Giuseppe D’Amato; musica: Tuxedomoon; scenografia: Lino Fiorito; costumi: Mariella Navale; interpreti: Iaia Forte, Sandro Lombardi, Joana Curvo, Carla Bottino, Giulietta De Bernardi, Teresa Villaverde; origine: Italia; produttore: Andrea De Liberato, Tonino De Bernardi; produzione: Poetiche Cinematografiche, Lontane Province Film; durata: 105’
«La polifonia di figure femminili era già presente in Donne, un mio filmato di 12 ore realizzato in Super8 nel 1983. Ma Lei è più amaro, meno fiducioso. Segna l’apertura di una nuova direzione nel mio cinema ma ne è anche una summa perché racchiude l'attitudine documentaristica con cui mi inchino a ciò che il mondo mi dà, e i mondi
 
 
della finzione. Sono partito dalle immagini di Joanna girate in Brasile e da quelle di mia figlia Giulietta incinta. Tra loro ho sentito una forte affinità: due donne che non si conoscevano ma condividevano un percorso di ricerca e di autonomia. Il montaggio finale offre una serie di frammenti di esistenze, parabole che si intrecciano dall’inizio alla fine» (De Bernardi).
 
ore 18.45
Incontro con Fiorella Giovannelli Amico, Donatello Fumarola, Piero Lassandro, Alberto Momo
 
a seguire
Tutto quello che hai (1998)
Regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia: Tonino De Bernardi; collaborazione alla sceneggiatura: Giulietta De Bernardi; aiuto regia: Alberto Momo, Mariella Navale;montaggio: Fiorella Giovannelli Amico; interpreti: Giulietta De Bernardi, Antonella Boschetto, Veronica De Bernardi, Mario Cristina, Alberto Momo, Marco Mantelli; produzione: Axelotil; origine: Italia; durata: 103’
«Il film è girato in Italia (ed Olanda) sulle Alpi del Piemonte, nella Val Pellice, dove vivono i Valdesi, un’antica comunità di eretici (divenuti poi protestanti) che furono perseguitati a lungo nella storia dei Cattolici. Il film si ispira anche a loro, ma solo indirettamente. Tutto quello che hai intende rappresentare due estremi, la realtà del documento e quella della fiction: la narrazione si sviluppa tra questi due estremi. I personaggi della fiction sono ispirati da antiche storie, pur vivendo nel presente. Essi sono interpretati da giovani attori che fanno sia cinema che teatro. Il film racconta la storia di Giovanna e di altre giovani donne che un tempo, forse, furono condannate come streghe; i maschi invece sono divisi tra vita ed ascetismo, come gli antichi predicatori del 1200, francescani e no. Tuttavia i personaggi vivono nell’ambiguità di un loro essere sospesi tra presente e passato» (De Bernardi).
 
ore 21.00
Incontro con Tommaso Borgstrom, Giulietta De Bernardi, Piero Lassandro, Alberto Momo, Mariella Navale, Cristina Piccino, con proiezione di Chiamatemi Fedra (9’) ed Euridice (5’) episodi estratti da Piccoli orrori (1994)
 
a seguire
Medée Miracle (2007)
Regia, soggetto, sceneggiatura: Tonino De Bernardi; fotografia: Tommaso Borgstrom; montaggio: Pietro Lassandro; Suono: Samuel Mittelman; musica: Crazy Love cantata da I. Huppert con arrangiamenti di Warren Ellis e Véronique Bouteille; interpreti: Isabelle Huppert, Giulietta De Bernardi, Tommaso Ragno, Eugenia
 
 
Capizzano, Maria De Medeiros, Lou Castel; origine: Italia/Francia; produzione: Les Films du Camélia, Stella Films, Lontane Province Film, in coproduzione con ARTE France Cinema; durata: 83’
«Medée Miracle è una storia d’amore, e come molte storie d’amore è anche la storia di un ossessione. L’ossessione di Tonino, ma mi verrebbe da dire del suo cinema, come se il suo cinema fosse l’orizzonte immaginifico – ma sensibile, come l’ebbrezza o il dolore – dell’interminabile illusione che fa da motore alla sua vita – in cinema, per lui più che una trance, più che una droga. La sua ossessione, dicevo, per un’attrice, forse la più importante attrice europea, Isabelle Huppert. […] Che con una disponibilità e un coraggio non comuni si è immersa nella galassia toniniana offrendo il suo volto a una Medea di una nudità sconvolgente (e chiunque sia stato presente sul set non dimenticherà facilmente la sua luce)» (Alberto Momo).
Proiezione in collaborazione con Umedia (Francia), Microcinema e Batik film festival (Perugia)
 
 
 
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