RASSEGNA DEL CINEMA DELL'AMERICA LATINA
Tutti i martedì al cinema Caravaggio di Roma a cominciare dal 5 ottobre 2004
Tutti i martedì il cinema Caravaggio abbraccia l'America Latina
Via Paisiello, 24/I Zon
Martedì 5 ottobre
Ore: 18:30
Sem Terra
Documentario di Cèsar Meneghetti, Brasile, 2001, 13' (Sarà presente il regista).
V.O. Portoghese/Italiano; sott. Italiano.
Il corto più toccante narrato in coppia da una scrittrice italiana e un "videoartista" brasiliano. Un racconto a due voci, ispirato liberamente a una storia vera, narrata da due donne che, senza rancore, si sono divise lo stesso amore per lo stesso uomo…
Ore: 18:44
El Portón de los sueños (Il portone dei sogni)
Diretto da Hugo Gamarra, Paraguay, 1999; 90'
V.O. Spagnolo, Sott.Italiano
Augusto Roa Bastos, vincitore del Premio Cervantes nel 1989, ritorna dall'esilio e realizza un viaggio fisico e onirico nel contempo, attraverso i luoghi della sua gioventù, alla ricerca dei personaggi che ha trasferito nei suoi racconti, spinto dalla voglia di scrivere il suo ultimo romanzo, Contravida.
Il film fu girato in luoghi naturali: è un mix che unisce documentario e finzione, rappresenta un'avventura poetica che rivela l'universo mitico dell'autore e l'attuale realtà del Paraguay… da noi purtroppo poco conosciuta.
Ore: 20:30
Fome de amor: (Fame d'amore)
Dir. Nelson Pereira dos Santos, Brasile, 1968, B/N, 76'
V.O. Portoghese, Sott. Italiano e Inglese
E' liberamente adattato dal romanzo (Histórias para se ouvir de noite) di Guillerme de Fuigueiredo. E' il film preferito da Nelson… scopriamo perché…
Ore: 22:30
La Ciénaga
Dir: Lucrecia Martel, Argentina, 2001, 102'
V.O. Spagnolo, sott. Italiano
Una "ciénaga" è un terreno pantanoso, una trappola mortale per gli animali, un suolo molle in cui se qualcuno osa mettere un piede dentro, rischia di immergersi irrimediabilmente. La Ciénaga è situata in un paese del nordest argentino immaginato da Lucrecia Martel. Una palude, nelle vicinanze di questo villaggio, è uno degli elementi drammatici più importanti, uno dei debuts più risonanti del cinema argentino degli ultimi anni.
Uno dei motivi predominanti nel film è il ristagno. Come l'acqua di uno stagno, le azioni dei personaggi sembrano non andare in nessuna direzione. Il calore e l'umidità del mese di febbraio stancano i personaggi e aumentano la loro inattività. Nella fattoria La Mandrágora abita Mecha (Graciela Borges), una donna cinquantenne che ha quattro figli e la cui preoccupazione è quella di ottenere ghiaccio per rinfrescare i suoi drinks. Poco distante da lì, in un paese, vive sua cugina Tali (Mercedes Morán), anche lei madre di quattro figli.
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